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      9 Febbraio 2013 alle 10:18 - Views: 785 #32840

      Ciao Luca,

      Grazie per il link. Si conosco il parco. Sicuramente prevedo di andare a fare un piccolo reportage a Cannero. Penso facciano anche quest’anno la festa degli agrumi. L’anno scorso sono andato è stato molto bello. A mio avviso, Cannero è un esempio da seguire per molte zone dei laghi insubrici.

      Buona giornata,

      Gabriel

      In risposta a Papaya a Linosa
      GabrielPosts: 300
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        7 Febbraio 2013 alle 10:13 - Views: 923 #32815

        quote:


        Ciao Gabriel,
        grazie per il link, però non è chiaro se si tratta di valori di temperatura constatati personalmente o ripresi da qualche sito. Ho trovato un sito che riporta le medie mensili sul lago (ultimo grafico), compatibili con la crescita, anche se non al meglio, di una palma da cocco (notare le massime):
        http://www.zoover.co.uk/burma-myanmar/burma-myanmar/inle-lake/weather

        Pietro Puccio
        Palermo
        Zona climatica 9b (USDA)
        Temperato subtropicale (Koppen)

        Scritto Da – pietropuccio on 06 Febbraio 2013 19:39:57


        Ciao Pietro,

        grazie mille per queste precisazioni. Vista la affidabilità del forumista francese, i valori di temperatura indicati sono probabilmente da intendersi come valori minimi assoluti possibili, e non come valori medi. Se così fosse, la notizia non sarebbe particolarmente istruttiva, giacchè conosciamo bene Cocos nucifera soggetti addirittura a gelate. In ogni caso chiederò al forumista francese di che tipo erano i valori da lui forniti.

        Ottima giornata,

        Gabriel

        In risposta a Papaya a Linosa
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          6 Febbraio 2013 alle 13:04 - Views: 1041 #32811

          Ciao Pietro!

          Anch’io sono rimasto molto sopreso. La notizia era stata data da un forumista dei Fous de palmiers che abita zone tropicali. In un suo viaggio in Birmania ha scoperto i Cocos del lago Inle ed cita delle temperature minime notturne piuttosto basse. Forse anche a quelle latitudini e altitudini vi possono essere dei microclimi favorevoli e sfavorevoli. Ti mando il link http://fousdepalmiers.fr/html/forum/viewtopic.php?f=70&t=8923&hilit=lac+inle

          Grazie mille per l’apprezzamento della paginetta fb. Gentilissimo!

          Un caro saluto,

          Gabriel

          In risposta a Papaya a Linosa
          GabrielPosts: 300
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            5 Febbraio 2013 alle 13:33 - Views: 1042 #32807

            Buongiorno Luca e a tutti,

            molto interessanti queste immagini ed informazioni. Per quanto riguarda il Cocos nucifera, vi sono esemplari in Birmania ad altitudini di circa 900 m (Lago Inle), in cui da ottobre a febbraio le minime notturne, per i mesi più caldi variano da 6°C a 8°C e per quelli più freddi da 2°C a 4°C. Probabilmente le massime sono molto elevate.

            GabrielPosts: 300
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              5 Febbraio 2013 alle 13:23 - Views: 801 #23168

              Ciao Mau,

              grazie mille per la tua risposta e per aver dato un’occhiata :). Questa paginetta fb, si occupa dei territori insubrici ticinesi (Svizzera) e italiani. Del Lago di Garda non mi occupo, perché c’è già chi lo fa molto egregiamente (Gardapalme), ed anche perché sono troppo lontano da quel lago per poter dare notizie ed immagini fresce di giornata :). Dici bene che non sembra la Svizzera, infatti da un punto di vista di geografia fisica e di clima (ma anche di lingua) queste zone non hanno nulla a che vedere con la Svizzera. Di fatto fanno parte della zona dei laghi.

              Ottima giornata,

              :) Gabriel

              GabrielPosts: 300
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                4 Febbraio 2013 alle 23:02 - Views: 801 #23166

                Grazie Mille Giuliana! Gentilissima! Mi fa piacere che ti piaccia!

                :) Gabriel

                GabrielPosts: 300
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                  15 Novembre 2012 alle 17:17 - Views: 746 #22717

                  Ottimo Stefano, belle immagini! Ma a questo punto mostraci il video :).

                  Gabriel

                  GabrielPosts: 300
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                    14 Novembre 2012 alle 14:03 - Views: 856 #32706

                    quote:


                    di generazione svizzero o qualche antenato italiano?


                    Non ho mai avuto antenati italiani. I miei antenati sono nel Canton Ticino dall’inizio dell’800. Sono venuti dalle zone di Como, che all’epoca era sotto il regno lombardo-veneto.

                    Il territorio dell’attuale Canton ticino, fu dal 900 al 110 d.C. Signoria dei Vescovi di Como.
                    Dal 1325 al 1342 fu sotto la sovranità della famiglia milanese dei Visconti.

                    Quando il ducato di Milano fu al massimo della sua estensione, il territorio dell’attuale canton Ticino, la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, la Liguria e la Toscana, facevano parte di uno stesso stato, seppure per pochi anni.

                    Fu solo tra il 1512 e il 1521 che la maggior parte delle zone dell’attuale canton ticino giurarono fedeltà alla confederazione svizzera (allora di 12 cantoni).

                    Passarono quasi tre secoli, perché queste terre, si liberaressero dallo statuto di baliaggio sotto il dominio dei cantoni svizzeri, per essere riconosciute nel 1803, grazie all’atto di mediazione di Napoleone, cantone della Confederazione Svizzera.

                    Tutto questo per dirti, che il Canton Ticino è l’unico cantone svizzero interamente di lingua e cultura italiana (il Canton Grigioni solo in una piccola parte). L’unica lingua ufficiale del cantone è l’italiano.

                    Non deve sorprendere quindi che vi siano dei ticinesi i cui antenati sono sempre stati sull’attuale territorio dell’attuale canton Ticino, che hanno nomi e cognomi, italici, la cui lingua e la cultura sono italiche, ma che non hanno mai fatto parte della nazione italiana così come la conosciamo oggi. In altre parole, il canton ticino è un territorio italico, che per vari motivi, a differenza di territori italiani vicini, fa parte della Confederazione svizzera.

                    Va detto anche che in certi periodi, anche altri territori oggi italiani appartennero alla Svizzera, in pratica tutto il ducato di Milano dal 1512 al 1515.

                    Scritto Da – gabriel on 14 Novembre 2012 14:06:36

                    GabrielPosts: 300
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                      13 Novembre 2012 alle 10:27 - Views: 835 #37159

                      quote:


                      faccio un po’ fatica a rintracciare i luoghi su quella cartina, sembra -9 a Ravenna ma -15 poco a nord della stessa e -7 a Forlì, dove sta la mia jubaea -11, a Lugo -17 ! Come in cima al Cimone!

                      Grazie mille Federico per questo info.

                      Gabriel
                      Federico

                      Ravenna
                      Zona climatica 8a/8b (USDA)
                      Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)


                      GabrielPosts: 300
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                        11 Novembre 2012 alle 18:42 - Views: 835 #37157

                        quote:


                        I dati Arpa probabilmente non sono accurati, fuori dai punti dove hanno misurato.
                        -14 a Ravenna forse si sono avuti fuori città, sul mio terrazzo dove ho diverse piante ho misurato -8 una mattina sulle 9 dopo che la notte non era scesa sotto i -5. Era la minima assoluta. Quest’anno l’unica perdita che ho avuto è stata un aloe polyphylla, che era al riparo dalla neve ma non dal freddo, forse era meglioblasciarlo sotto la neve
                        Dove ho la jubaea è invece in campagna tra Ravenna e Forlì, rispetto al centro di Ravenna, in campo aperto ci sono 2-3 gradi in meno. Qui in terra con leggera protezione ho una Brahea edulis e due sabal palmetto e mexicana, che hanno avuto solo qualche foglia bruciata

                        Federico

                        Ravenna
                        Zona climatica 8a/8b (USDA)
                        Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)


                        Grazie Federico per queste info.

                        Penso che l’importante è che i dati arpa siano siano almeno accurati laddove li hanno misurati.

                        Sulla cartina vi sono delle temperatura più compatibili con quelle del tuo terrazzo. Ci sono dei -9°C e -11.7°C ad esempio. Non corrispondono alla zona cittadina?
                        Potresti dirmi a che zona corrispondono? Per me è un po’ difficile orientarmi non conoscendo la città.

                        Scritto Da – Gabriel on 11 Novembre 2012 19:14:46

                        Scritto Da – Gabriel on 11 Novembre 2012 19:16:53

                        GabrielPosts: 300
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                          11 Novembre 2012 alle 11:51 - Views: 793 #37155

                          Grazie Federico.

                          Sono impressionato da alcuni dati. Uno in particolare quello del giorno 15 febbraio 2012, con minima di -13°C e massima di +9°C: 22°C di scarto termico in poche ore.

                          Vedo che la tua Jubea è vicina alla casa, forse questo ha potuto aiutarla un po’.

                          Devo dire che il territorio ravennate è molto interessante quanto alle minime assolute. Ci sono delle differenze incredibili a pochissima distanza.

                          Ecco un link dell’Arpa dell’Emilia Romagna.

                          http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/meteo/agrometeo/le_minime_di_febbraio_2012.pdf

                          La neve non è un problema per la Jubea. Quello che non sopporta sono temperature minime molto basse seguite da giorni di ghiaccio con massime marcatamente basse.

                          Scritto Da – Gabriel on 11 Novembre 2012 11:53:01

                          Scritto Da – Gabriel on 11 Novembre 2012 12:02:19

                          GabrielPosts: 300
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                            10 Novembre 2012 alle 22:28 - Views: 793 #37153

                            quote:


                            Oggi mi sono messo a misurar la, esclusi i residui fogliari il diametro del tronco è di 70 cm, la foglia più alta supera di poco i 3 metri, da un estremo della foglia all’estremo della foglia opposta ci sono 5,3 m
                            Nel febbraio 2012 questa palma ha resistito senza protezioni a due settimane terribili, secondo i dati del vicino aeroporto le minime sono state tra i -7 e i -13,5 C, con cinque giorni sotto i -10 C

                            Federico

                            Ravenna
                            Zona climatica 8a/8b (USDA)
                            Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen) 😮

                            Scritto Da – ffeeddee on 10 Novembre 2012 22:02:03


                            Grazie Federico per queste info. La tua Jubea è molto bella.

                            Vi sono stati giorni di ghiaccio? E se sì a quanto è arrivata la massima?

                            Gabriel

                            GabrielPosts: 300
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                              7 Novembre 2012 alle 8:08 - Views: 901 #22699

                              Sulle Isole di Brissago sul lago Maggiore, c’è una Araucaria heterophylla abbastanza grande. Ha sopportato i -5.4°C dell’ondata di gelo 2012 praticamente indenne. Francamente non la metterei in piena terra in provincia di Trento, a meno che tu non ti trovi sul litorale Gardesano.

                              GabrielPosts: 300
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                                6 Novembre 2012 alle 17:01 - Views: 811 #30532

                                quote:


                                GABRIEL:
                                Adesso mi organizzerò e appena posso inizio a scattare foto. Come ti dicevo con le Opunzie ho molte soddisfazioni,sono riuscito a coltivarle con molto successo,sono sempre specie subtropicali,abbastanza esigenti,quindi riuscire a farle vivere nella pianura Veneta è appagante,io trovo siano piante molto belle,creano un’atmosfera esotica,belle come forme,colori,il verde cupo dei cladodi contro all’arancione intenso dei frutti,che sono molto buoni e zuccherini,anche se con molti semi.Adesso mi + venuta anche la passione dei banani e quindi voglio ottenere dei risultati simili,vedremo….Anche se il nosttro clima risulta essere molto umido,e l’inverno,da metà Novembre a metà Marzo,freddo e inclemente,di contro,per fortuna abbiamo delle Estati molto calde,con almeno un 5 mesi di clima subtropicale,quindi le mostre piante beneficiano di un buon periodo per crescere e fortificarsi.nella mia zona vedo che prosperano molte specie mediterranee,compresi Olivi,lauri,rosmarini,Corbezzoli,Oleandri,quindi con ripari,accortezze e posizioni favorevoli si riesce a fare anche con qualcosa di più….


                                Ottimo Virsing, guarderò con molto interesse le tue foto! Bravissimo, secondo me fai bene a provare tante specie, anche di banani. Il tuo clima estivo, come dici, è caldissimo e l’estate molto lunga e l’inverno non è poi così negativo, anzi.

                                GabrielPosts: 300
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                                  6 Novembre 2012 alle 15:55 - Views: 814 #30529

                                  quote:


                                  Gabriel:I teli in tnt e arelle le uso anche per proteggere d’inverno i miei fichi d’india e vedo che i risultati sono ottimi,infatti sono diventati esemplari alti oltre i 2 metri e,soprattutto quest’anno, hanno fruttificato abbondantemente.Sono cactacee,e originarie da zone tropicali e subtropicali,inoltre sono molto sensibili all’umidità,ancorpiù del freddo,eppure riesco a farle vivere e prosperare da 10 anni e in buona salute,in pianura Padana,in un clima umido.Questo,per tornare ai nostri banani,penso che,paragonarli alle Opunzie,forse non è propio corretto,essendo specie molto diverse,però,per collegarmi a quanto dici tu,sul fatto di assicurarsi che i materiali non si bagnino,se non causano danni alle cactacee,dici che per i banani possa causare facilmente marciumi?E’ importante anche mantenere la zona del pedale all’asciutto,magari ponendo al di sopra dei materiali pacciamanti del nylon,per impedire che il terreno si bagni troppo,oppure si rischia di causare maggior condensa,umidità e ristagni d’acqua? Mi sembra di capire,che i banani,pur essendo piante che amano l’acqua e provenienti da climi umidi e pluviali,se,in presenza di basse temperature,si rischiano attacchi fungini e facili marciumi,la sopravvivenza a basse temperature è quindi maggiore se il freddo,entro certi limiti,è anche secco?


                                  Virsing, interessantissa l’esperienza con i tuoi cactus in pianura padana. Sarebbe bello vederne delle foto e saperne qualche dettaglio in più, magari con un post specifico.
                                  Per quanto riguarda i fusti, penso che siano un po’ più sensibili all’umidità del fico d’India. Non ho mai protetto i miei fusti di banano, non saprei darti indicazioni provenienti da esperienza diretta. Potresti provare ad usare lo stesso sistema che hai usato per l’Opuntia. Quanto al piede se lo pacciami, l’importante e mettere una copertura che permetta alla pacciamatura di non prendere pioggia.

                                  GabrielPosts: 300
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                                    5 Novembre 2012 alle 22:38 - Views: 786 #30526

                                    Penso che per la fruttificazione, a condizione di proteggere il fusto, Milano centro, o altre zone padane siano le più indicate. Brera come sottolinea Luca ha un clima molto interessante. Le minime sono veramente interessanti. Peccato che il soleggiamento non è proprio da capogiro, ma questo non è d’ostacolo per tutte le piante.

                                    GabrielPosts: 300
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                                      5 Novembre 2012 alle 22:19 - Views: 826 #22689

                                      quote:


                                      Ciao,
                                      – Fede, è la stessa specie, a livello vivaistico spesso è chiamata Odontonema strictum;

                                      – Gabriel, bisognerebbe vedere la durata del periodo climaticamente utile, da me a inizio aprile è già in piena vegetazione.

                                      Pietro Puccio
                                      Palermo
                                      Zona climatica 9b (USDA)
                                      Temperato subtropicale (Koppen)


                                      Grazie mille Pietro,

                                      penso che il problema sia che da me verrebbe rasata a zero ogni inverno e quindi ci vorrebbe già un bel po’ prima che si possa minimamente ricostituire.

                                      GabrielPosts: 300
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                                        5 Novembre 2012 alle 11:26 - Views: 784 #30523

                                        quote:


                                        Certo Gabriel!Sono dello stesso tuo parere,penso che con opportuni ripari e riuscendo a proteggere e preservare il pseudotronco dei banani ,d’inverno,poi, in primavera ,estate e fino a tutto Ottobre,o quasi, i Banani abbiano modo di crescere bene e svilupparsi alla grande,essendo il clima estivo parecchio caldo e in genere,eccetto quest’anno,anche abbastanza umido.Io sto provando con Banano Comune di Sicilia,una Orinoco ed una Haiaray,che è un’ibrido Himalayano,tra Sikkimensis e Rajapuri.Sono cresciute parecchio tutte e 3 quest’estate,si sono fermate solo a fine Ottobre, con i primi cali di temparatura,penso che i rizomi sotterranei abbiano avuto modo di svilupparsi bene e quindi il tutto ben riparato dovrebbe farcela,a superare l’inverno.Quando i rizomi hanno superato i primi 3 anni acquistano la piena resistenza,è nei primi anni che bisogna proteggere bene il terreno ed evitare che subiscano danni da gelate.Le Haiaray e le Dhussray le danno resistenti al rizoma sino a -12 la Orinoco -10 la Sikkimensis -15 che,tra i banani da frutto credo sia il massimo.Il problema è capire,che resistenza hanno i pseudotronchi,premesso che i danni all’apparato fogliare iniziano per tutte le specie,(compresa Basjoo)intorno agli -0 gradi o poco sotto.So che molte Orinoco,anche in zone miti,come in Puglia,sono morte a -3/-4 in occasione di gelate notturne,anche se di breve durata,forse perchè trattavasi di soggetti molto giovani,gli adulti hanno la massima resistenza a differenza dei polloni e le giovani piante.Coprendo il pseudotronco con paglia e teli tnt si dovrebbe riuscire a fargli superare l’inverno,adesso proverò quest’inverno e in primavera vi dirò….Secondo me i pseudotronchi non resistono oltre i -3,forse la Sikkimensis,che dopo la Basjoo sembra essere la più forte,arriverà a -5 e bisogna considerare anche la durata di tali temperature…


                                        Virsing, molto interessanti le tue sperimentazioni con specie raramente coltivate. Spero che ci mostrerai qualche foto di queste meraviglie. Per quanto riguarda la resistenza del fusto, per quanto riguarda sikkimensis e helen’s hybrid non ho mai avuto problemi tranne l’ultimo inverno. Si sono comunque rifatti bene. Non ho mai protetto i fusti. Le piante si trovano in un posto riparato. Quest’anno anche da me l’estate era secca e le piante sono cresciute meno del solito. Personalmente credo che non proteggerò i fusti. La paglia e il tnt possono andar bene, ma occorre trovare un sistema che permetta a questi materiali di non bagnarsi. Forse si può chiudere la parte alta con della plastica. Il fusto della sikkimensis tiene effettivamente sui -4°/-5°C, ed helen’y hybrid un po’ meno. Quello di basjoo anche -7°C. Secondo me se si riesce a mantenere il fusto, in climi caldo umidi come quelli padani, si può sperare in un buon raccolto. Se poi il raccolto non è l’obiettivo, a livello ornamentale si potrebbero provare tantissimi specie di banani anche in Pianura padana.

                                        Ecco alcune delle mie Sikkimensis allo stato attuale. Si sono rifatte bene dopo l’ondata di gelo storica del 2012. Raggiunge i 5 metri.

                                        e due Helen’s hybrid
                                        La prima è alta oltre 2 metri. Era piuttosto giovane ed ha perso il fusto.

                                        Scritto Da – Gabriel on 05 Novembre 2012 11:29:52

                                        GabrielPosts: 300
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                                          4 Novembre 2012 alle 22:29 - Views: 825 #22685

                                          Grazie mille Pietro, la pianta è bellissima. Pensi che in un clima come quello del laghi potrebbe ricostituirsi dopo l’inverno al punto da fiorire? la foto proviene dal tuo meraviglioso Giardino?

                                          GabrielPosts: 300
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                                            4 Novembre 2012 alle 15:19 - Views: 781 #30521

                                            quote:


                                            Gabriel sarebbe interessante sapere se le Helen’s Hybryd arrivano anche a fruttificare nelle tue zone…

                                            Moris


                                            Moris, penso che per saperlo occorra aspettare ancora qualche anno. Le mie, nate da seme, stanno raggiungendo una certa dimensione, ma ci vorrà ancora tempo prima che il rizoma possa fare pseudotronchi sufficientemente grandi per produrre. Non sono a conoscenza di altri esmplari di tale specie nella mia zona. Dal mio limitato “osservatorio” mi pare che i banani, stranamente, suscitino ben poche passioni, tra i pochissimi appassionati di esotiche che conosco. Forse perché Basjoo soddisfa già a livello ornamentale, e non si sente il bisogno di investire in altre specie, che ai più sembrano molto simili se non identiche. Dal canto mio, credo invece, che siano esotiche molto interessanti, e che con opportune protezioni del rizoma si possano provare un numero abbastanza elevato di specie molto interessanti.

                                            GabrielPosts: 300
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                                              4 Novembre 2012 alle 10:58 - Views: 827 #32703

                                              quote:


                                              sono grato che non ti ha fatto danni.

                                              sei di origine italiano o svizzero


                                              Sono svizzero, del Canton Ticino, una parte della Svizzera dove la lingua ufficiale è l’italiano.

                                              GabrielPosts: 300
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                                                3 Novembre 2012 alle 10:53 - Views: 884 #22673

                                                Le tue Ensete sono splendide! Complimenti! Ottimo anche il tuo sistema di svernamento.

                                                GabrielPosts: 300
                                                  • 55Topic
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                                                  29 Ottobre 2012 alle 12:23 - Views: 781 #30519

                                                  quote:


                                                  DANIELE:Sono quasi sicuro che a Sondrio e a quell’altitudine,possa prosperare solo la Basjoo,dubito possa essere un’altra specie,la Basjoo è l’unica specie che cresce senza problemi e supera i freddi inverni del Nord e fruttifica regolarmente,solo che i frutticini oltre che molto piccoli non sono edibili,è solo una specie ornamentale.
                                                  Non vedo in nessun posto, al Nord, eccetto la costa Ligure,dove prosperano tutte le specie che vivono anche al Sud Italia,altre specie che non siano le Basjoo.Varrebbe la pena provare nelle zone più miti del Nord,come Lago di Garda,Lago Maggiore o costiera Triestina,dove gli Inverni sono più miti e soprattutto le minime assolute si distanziano di molto,in senso positivo,da tutta la pianura Padana ed anche le altre zone montane e pedemontane.Guarda in questo Febbraio che minime si sono raggiunte,anche di -15 -18 in Pianura Padana ed altre zone montuose,dubito che un Banano Comune di Sicilia o anche un’Orinoco,possano sopravvivere anche al rizoma con tali temperature…


                                                  Nella zona dei laghi può prosperare anche la sikkimensis ed helen’s hybrid senza protezione e senza perdere il fusto. Penso che la velutina potrebbe fare bene ed anche fruttificare. Penso tuttavia che moltissime specie potrebbero essere provate con protezione del rizoma. Grazie alle estati calde e piovose potrebbero ricrescere bene. Secondo me in certe zone della pianura padana d’estate così calda e umida ( quest’anno c’erano minime di 29°C) si potrebbero provare molte specie con protezione del rizoma. Ad esempio in una città come Milano secondo me si possono fare delle cose sorprendenti, proteggendo d’inverno e sfruttando il caldo subtropicale della stagione calda.

                                                  GabrielPosts: 300
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                                                    28 Ottobre 2012 alle 11:44 - Views: 826 #32701

                                                    Esotico, sono d’accordo che le piante possono reagire diversamente in certe condizioni climatiche a parità di temperatura. Quello che voglio dire è che il windchill per fortuna non esiste per le piante. Stanotte ho avuto delle raffiche di vento a 100 km/h con pioggia e temperature di 7°C. Se il windchill (in questo caso -3°C) avesse lo stesso effetto di una temperatura effettiva, avrei avuto molti danni, invece non ne ho avuti nemmeno sui Coleus che sono piante tropicali.

                                                    GabrielPosts: 300
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                                                      27 Ottobre 2012 alle 21:51 - Views: 826 #32699

                                                      quote:


                                                      Molto interessante gabriel. questo penso che il fatto che e protetto dal windchill dalle alpi. se veniva inondato da windchill freddo e pioggia fredda non sopravivevo. la mia la prima ondata di vento forte gelido kaput


                                                      Esotico, le alpi non proteggono dal windchill, ma dal vento gelido. Ripeto che per vento gelido intendo il vento che soffia aria che al termometro (e non alla sensazione umana) ha una temperatura uguale o inferiore a 0°C. Questo tipo di vento da noi non esiste. Ciò non esclude che il windchill posso corrispondere a temperature inferiori a 0°C. Una cosa è la temperatura, altra cosa è la sensazione di freddo o di caldo provata dall’uomo.

                                                      GabrielPosts: 300
                                                        • 55Topic
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                                                        27 Ottobre 2012 alle 21:20 - Views: 826 #32697

                                                        Sulle Isole di Brissago sul Lago Maggiore, una Cyphomandra ha superato l’inverno scorso con una temperatura di -5.4°C perdendo le foglie, ma riprendendosi in primavera.

                                                        GabrielPosts: 300
                                                          • 55Topic
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                                                          26 Ottobre 2012 alle 12:37 - Views: 1337 #22664

                                                          Grazie mille Antonio per i generosi complimenti :).

                                                          Vi metto il link di un documento che tratta della diffusione spontanea di alcune specie di Opuntia,nel Canton Vallese, cantone svizzero, situato all’interno della Catena alpina (e non sul versante sud, come il canton Ticino). Il clima del vallese è caratterizzato inverni molto freddi (-15°/-20°C) e piuttosto secchi. L’estate è molto secca e conosce massime elevatissime (quest’anno 37°C) e minime piuttosto basse. Possono esserci scarti termici anche di 15°C,20°C e più, tra massime e minime. La pluviometria annuale è molto scarsa con 500 mm.
                                                          Il testo del documento purtroppo è in francese.

                                                          http://doc.rero.ch/lm.php?url=1000,43,19,20110714104548-DD/BCV_N_112_125_2007_029.pdf

                                                          In risposta a Le mie Opuntie
                                                          GabrielPosts: 300
                                                            • 55Topic
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                                                            26 Ottobre 2012 alle 11:26 - Views: 779 #22563

                                                            La tua collezione è veramente impressionante. Grazie per tutte queste foto, che mi danno la possibilità di fare chiarezza rispetto a certe specie.

                                                            GabrielPosts: 300
                                                              • 55Topic
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                                                              26 Ottobre 2012 alle 11:22 - Views: 986 #19366

                                                              Grazie mille Fede76 e Sal73 per le belle foto.
                                                              Fede, l’Echinopsis che mostri è magnifico ed impressionante. Tra le altre cose, mi impressiona la velocità di crescita. Certamente nel tuo clima, con una estate lunghissima, temperature elevatissime, ed elevatissimo soleggiamento, i cactus si sentono a casa.
                                                              È pur sempre interessante che 1000 km in linea d’aria più a nord e lontano dal mare, possa crescere senza danno da vari decenni un bell’esemplare di Echinopsis, seppure aiutato da una parete ed un avantetto. La parete penso che aiuti soprattutto per le massime invernali. Per quanto riguarda le minime, nella zona sono rarissime le temperature molto basse. Esse avvengono solo in casi di ondate di gelo eccezionali, come il 56, l’85 o il 2012. Normalmente le gelate sono di scarsa intensità e durata. Questo per dire che queste temperature basse venendo da sud, la parete a sud non ha nessun effetto di aumento della temperatura minima. Il vantaggio di tale parete si palesa invece con il soleggiamento. In tali casi le temperature possono salire velocemente. La foto ritrae l’Echinopsis d’inverno. Si puô quindi vedere che non si sgonfia e rimane ornamentale tutto l’anno. In ogni caso, come dici, penso che il clima molto secco e soleggiato, con periodi frequenti di favonio (che rende la terra polvere) sia di grande aiuto.

                                                              GabrielPosts: 300
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                                                                25 Ottobre 2012 alle 14:38 - Views: 987 #19360

                                                                Buongiorno Stefano, pare sia un terscheckii. Può essere?