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salve ragazzi
dunque seguendo il principio di Federico ( che ritengo valido ) la piantina non ha accenni di spine sui piccioli , unico mio dubbio ma la brahea armata quando è cosi piccola c’e’ l’ha già ??? ( se cosi fosse è sicuramente una bismarkia.n )
anchio ho avuto precedentemente una bismarkia prima ( molto più grande della piantina ) e ricordo che aveva delle graduazioni sulle foglie rossastre, sulla piantina neanche l’ombra…
tuttavia mi sono andato a guardare foto postate nel forum di bismarkie nobilis piccole, e sia quella di federico che di emanuela sono simili alla mia e non hanno accenni rossastri, mentre quella di daniele si !!
posto le tre foto per una più facile visione:
http://a.imagehost.org/0637/bismarkia_danielesit.jpg
http://h.imagehost.org/0855/bismarkia_di_emanuela.jpg
http://a.imagehost.org/0968/bismarkia_di_federico.jpg
non ho mentre trovato foto di brahea armata di queste dimensioni, sinceramente non so che dire, nel frattempo spero e sono sicuro che risponda il venditore per vedere lui cosa dice.
ps: mi scuso con i proprietari delle foto se le ho prese e rimesse sul forum, qualora non gradito o di fastidio le tolgo immediatamente.
Scritto Da – salvo.a on 11 Agosto 2009 01:15:58
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a me sembra una brahea armata di 2/3 anni,ma la sicilia e piena di brahea armata ,era inutile comprarla dalle canarie,ovvieamete salvo questa era una mia opinione.giuseppe
lo sò che c’e’ ne sono tante in giro, ma mi mancava, e considerato che stava dentro il peso con una aggiunta di 6,00 euro, l’ho messa dentro assieme alle altre, solo per questo..
sinceramente mi preme capire cosa è !!! guardando foto di piantine mi sembra sia dell’una e dell’altra specie, forse ho il primo ibrido al mondo !!! ah ah ah
vediamo se qualche altro si pronuncia..vincerà la maggioranza..
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a me sembra una brahea armata di 2/3 anni,ma la sicilia e piena di brahea armata ,era inutile comprarla dalle canarie,ovvieamete salvo questa era una mia opinione.giuseppe
lo sò che sono tante in giro, ma mi mancava, e considerato che stava dentro il peso con una aggiunta di 6,00 euro, l’ho messa dentro assieme alle altre, solo per questo..
sinceramente mi preme capire cosa è !!! guardando foto di piantine mi sembra sia dell’una e dell’altra specie, forse ho il primo ibrido al mondo !!! ah ah ah
vediamo se qualche altro si pronuncia..vincerà la maggioranza..
segui le istruzioni di horace e metti a dimora i vasetti in un luogo ombrato , ( non metterli sotte sole diretto ) diciamo che mediamente con le nostre temperature in Italia, dovresti innaffiare ogni 5 giorni circa, poi vedi tu come sta messo il terriccio ad acqua.
saluti
come detto sopra intantanto non esistono le zone usda 10 in Italia, secondo come già detto da judenzo, classifica praticamente le coste tirreniche come uguali..
il mio personale giudizio che è una carta tematica grossolana, inaffidabile ed imprecisa, non si può prendere come riferimento.
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in merito al tema della distanza fra loro, mi puoi dare qualche informazione / parere ??
Note le dimensioni in pianta, tutto dipende dallo spazio a disposizione e da come “vedi” tu il giardino in prospettiva.
è quello il problema serio !! cerco forse di fare una magia, cerco d’immaginare il numero maggiori di specie , riuscendo a dare profondità , senza creare una giungla o un ammasso di piante…
per questo chiedo lumi su esperienze di rapporto, che sono gradite da tutti, tu hai una idea di giusto ??? ( il giusto che tu ritieni chiaramente comprendo che è molto sogettivo )
io in sincerità penso ad un rapporto 10 mq / pianta, chiaramente tenendo conto di fattori quali altezza , estensione delle foglia etc..
grazie Pietro delle tue sempre interessanti argomentazioni
saluti
Scritto Da – salvo.a on 07 Agosto 2009 17:36:10
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pare che la Cornovaglia sia considerata zona 10a, infatti pare che in alcune città riescano a crescervi persino le Dypsis lutescens.
ho visto un giardino su un’isola del canale della manica, se non sbaglio Scilly, pieno di Aloe, succulente varie e diverse palme.
ciò è possibile grazie alle correnti del golfo che rendono il clima esente dalle gelate; ovviamente palme che necessitano di estati calde non riescono a sopravvivere.Claudio
Goni (CA)
USDA 8b/9a
non sono mai stato in UK , resto molto sorpreso che ci siano zone con un clima cosi mite !!! ma continuo ad essere stranito dal fatto che gli autori parlano di gelate che durano giorni e gli esemplari sopravvivono..
comunque paesaggisticamente le palme non le vedo proprio in inghilterra
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grazie della dritta allora, non lo sapevo. Enzo qualche consiglio per qualche alberello sempreverde da mettere? Mi piace molto la sophora japonica ma perde le foglie d’inverno…Moris
non è proprio un sempre verde, per via del colore delle sue foglie, ma non si spoglia mai, e quando assume dimensioni adulte è un albero da ombra cosi maestoso che secondo me a pochi simili.
parlo del quercus
guarda la foto della chioma del mio, considera che ha circa un 25 anni
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si è parlato tanto di questo in altri post, pronunciandosi anche che zone 10 già sono difficili in Sicilia da trovare
Zone 10 sono impossibili.
Secondo me 🙂 , in italia la zona più mite va dalla bassa calabria tirrenica costiera sino alla costa tirrenica siciliana.Saluti, Enzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare) / zona climatica 9b (USDA)
Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)
preciso che intendevo proprio questo, non esistono zone 10 , neanche in Sicilia, l’ho usato come riferimento sull’argomento classificazione della tabella
concordo pienamente con Judenzo, l’eucalipto quando cresce fà un casino !! come detto non cresce più nulla nelle vicinanze, e poi produce foglie e foglie di sporcizia, apparte le dimensioni che raggiune..infine non lo vedo per nulla ornamentale..lo sconsiglio vivamente
in linea di massima, dando una veloce lettura, mi sembra attendibile, tuttavia noto delle specie catalogate precauzionalmente , mentre altre un po più spinte..
tuttavia mi colpisce che questi dichiarino 9b zone del regno unito, parlando di gelate per più giorni consecutivi !!! il che mi fa pensare ad un aria abbastanza fresca, e anche se non ho motivo di non credere, stento ad immaginare alcune specie in quelle condizioni…
confrontando le loro catalogazione, con letteratura, la zona 10 per loro è diventata una zona 9 b per tante specie.
si è parlato tanto di questo in altri post, pronunciandosi anche che zone 10 già sono difficili in Sicilia da trovare, tuttavia alcune specie vivono in condizioni limite..
per fare un esempio non riesco proprio a vedere una bismarkia nobilis all’aperto tutto l’anno , per giunta senza protezioni, nel nord europa..
Scritto Da – salvo.a on 07 Agosto 2009 13:39:28
complimenti per il risultato ma anche per la costanza e determinazione che hai e dimostri nel creare tutto questo..quando hai iniziato ?
saluti
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qualcuno conosce qualche sito dettagliato su carte climatiche del territorio italiano?
ciao
forse questo tipo di argomenti, dovrebbero andare sulla sezione ” discussioni generali ”, preciso per ordine di noi tutti nel forum , e per futuri post..
non conosco siti specifici, dati interessanti puoi trovarli comunque a questo link:
http://www.meteoam.it/modules.php?name=AtlanteClim2
se ti interessa una zona più specifica penso, che se chiedi ottieni informazioni, di chi più vicino a te..
spero di esserti stato di aiuto
saluti
Scritto Da – salvo.a on 06 Agosto 2009 23:24:57
perdonate l’off topic
Federico, la palma dell’ultima foto, messa all’angolo in fondo al fabbricato, che specie è ???
Scritto Da – salvo.a on 06 Agosto 2009 14:00:44
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Teddy bear palm ha qualche speranza in Italia ? solo per saperlo…
il nome corretto dovrebbe essere dypsis lastelliana, non conosco la pianta e non conosco nessuno che la coltivi o che ne abbia cenni di esistenza in italia, tuttavia considerata la specie è sicuramente penso una palma da usda 10, forse potrebbe avere qualche provabilità di sucesso in Sicilia, ma il mio è solo un pensiero..
sulla foto della seconda pantina, anchio penso che sia una sabal e precisamente una ” domingensis ”.
mentra la prima piantina ho il dubbio ( o speranza ) sia una roystonea regia , o in alternativa una dictysperma album..
qualcuno conosce le piantine ???
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Ciao Salvo,
delle piante elencate l’unica che non dovrebbe resistere è la H. lagenicaulis (malgrado le notizie in merito riportate in letteratura, ho fatto più prove, tutte negative). La D. lutescens è al limite e va collocata in un posto riparato esposto a sud.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Ciao Pietro
so purtruppo che la hyophorbe lagenicaulis, non ha grandi speranze, e adesso che tu me lo confermi sono svanite anche i piccoli lumi della stessa.
tuttavia anchio leggendo un po di letteratura avevo riscontrato informazioni, che la danno al limite delle condizioni da noi ma non impossibile, per questo ho voluto fare la prova, che dire la terrò in vaso , fuori da aprile a novembre, e dentro da dicembre a marzo. magari sfrutto la sua lentezza nella crescita per tentare di godermela un pò..
grazie delle info prezioso anche sulla D. lutescens , di cui ne faccio tesoro.
in merito al tema della distanza fra loro, mi puoi dare qualche informazione / parere ??
saluti
salvo
complimenti per l’ennesima volta !! se vedessi il tuo giardino forse sarebbe l’unica cosa che direi ad ogni esemplare, vista la numerosità…
ho visto qualche foto su internet per vedere la pianta quando è adulta nella sua piena vegetazione, sbaglio o ha dei tratti simili all’howea forsteriana ?? è indubbiamente diversa nella foglia che dalle foto sembra molto più piumata ed eretta oltre che più lunga, e neò tronco che mi è parso più spesso…
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Ciao Salvo,ho prodotto questa pianta da seme quattro anni fa. Generalmente parlando, le specie del genere Archontophoenix dovrebbero essere a crescita rapida se il clima è adatto e se le radici hanno abbondanza di acqua. Uso il condizionale perchè ho fatto esperienza solo con A. cunninghamiana, alexandrae e purpurea.Ho piantato quest’anno all’esterno maxima, myolensis e tuckeri dopo averle tenute in serra fredda. Intanto ti dico che in serra queste ultime hanno sopportato 0°C senza nessun problema e danno e questo è già qualcosa. Bisogna vedere però come si comporteranno fuori il prossimo inverno.
Per quello che riguarda la velocità di crescita,posso fare riferimento a quella dell’A. cunninghamiana perchè l’ho sperimentata personalmente.Per ottenere, partendo da seme, una cunninghamiana con tronco di circa 1,70 m. ed altezza totale di circa 6 m. misurata da terra all’apice della nuova foglia uscente,al clima costiero di Sabaudia, 100 km. a sud di Roma, ci vogliono 13 anni.Ritengo però che per maxima, myolensis e tuckeri sarà tutto un altro discorso. Saluti,
Sergio
grazie le tue risposte sono sempre esaustive ed interessanti.
comunque ai fini di scambio di informazioni ,ti posso dire che anchio ho riscontrato una buona resistenza al freddo sul genere archontophoenix ed in particolare sull’unica che ho seminato la alexander , e precisamente semina della tarda primavera 2008, piantine nate dopo 2 mesi circa e ripichettate in vasetto, le ho dimenticate in giardino tutto l’inverno, e sono state totalmente coperte dall’erba in vasetti da 12, preciso che quest’inverno passato è stato qui da me a Palermo molto piovoso ed anche rigido in febbraio, sono sicuro che le piantine hanno visto la grandine rimasta almeno una notte intorno a loro e forse anche sopra, ed inoltre per qualche giorno la minima notturna era sui 3°costantemente, ad inizio stagione ( aprile 2009 ) le ho ritrovate, e con mio stupore oltre al fatto che le avevo dimenticate, ho riscontrato che erano in gran parte vive e vegete, solo con qualche foglia bruciata, alcune mentre morte, devo dire che la cosa mi ha stupito tratandosi di piantine appena nate.
allego giù una foto di una piantina di a.alexander , fatta qualche settimana fà, facente parte di questo lotto descritto.
http://h.imagehost.org/0917/DSCN1407.jpg
aggiungo che le ho pure ripichettate a radice nuda nuovamente quest’anno, per metterle in vasi più grossi, quindi le ho trattate un po male , ma nonostante tutto sono li e le vede crescere a velocità superiore rispetto ad altre specie seminate.
per cronaca intestardendomi anche sui maltrattamenti che si possono fare sul genere, ho messo 5 piantine di dimensioni simili a quella in foto , direttamente sotto il sole diretto per vedere come reagisce la pianta.
saluti
Salvo
Scritto Da – salvo.a on 03 Agosto 2009 17:35:44
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E’ l’ultima specie che ho piantato all’esterno questa estate.
E’ distribuita nella penisola di Capo York, nella parte più settentrionale dell’Australia e quindi in un clima tropicale. Visivamente simile all’A. alexandrae. Le fibre nel mesocarpo del frutto sono organizzate in due strati distinti e questa costituisce una caratteristica unica nel genere.[
img][/img]
Archontophoenix tuckeri
Ciao Sergio
i miei complimenti per la vastità e particolarità delle arecaceae che hai, ed in particolare dell’acclimamento e tenuta in terra laziale.
immagino che la pianta l’hai prodotta da seme, volevo chiederti quanti anni ha e mediamente da tue conoscenze , quanto impiega per diventare un esemplare di medie dimensioni (3/4 mt con foglie ).
saluti
Salvo
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ciao a tutti volevo farvi una domanda, ho una cycas di 8 anni e come tutti gli anni fa la sua cacciata di foglie nuove verso i primi di luglio ma quest’anno non ne vuole proprio sapere.a voi quando le fa le nuove foglie?è normale che ad oggi ancora nulla?
ciao
te lo stavo indicando, ma mi hai bruciato sul tempo..
saluti
Scritto Da – salvo.a on 02 Agosto 2009 13:30:04
quest’anno ho messo in terra solo una howea forsteriana di qualche anno, in sostituzione di un esemplare di circa 30 anni che era meraviglioso, ma che è andato via per marciume apicale per il caldo infernale di due anni fa a Palermo, e poi qualche fiore , le palme per adesso solo in vaso in attesa di ampliamento giardino ed in attesa sopratutto che siano un po più grandette, ed inoltre arrichite in numero e specie per via di qualche acquisto.
Devo dire che alla fine per me l’importante è che ci siano…
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riguardo le c. revoluta dalla mia mia piccola esperienza in vaso hanno una crescita
stentata ed intermittente e come moltissime altre piante non riescono ad esprimersi nel migliore dei modi,poi qualsiasi eccesso o difetto lo manifestano subito.
Le piante in terra si arrangiano molto di piu,anche io ho avuto delle cicadee che in qualche anno non hanno emesso nuove foglie,ma
mi é successo anche per esempio una revoluta in terra da 7 anni che ad anni alterni mi faccia due giri di foglie l’anno (uno a maggio ed uno a settembre).Diciamo che la pianta assume una certa regolarita con l’eta adulta.
ciaoferuglio alberto
due giri l’anno !!! non voglio contraddirti, ma sei sicuro ??? le cycas r io le ho sempre viste mettere nuove foglie una volta l’anno , e sono anni che le osservo, poi a conferma c’e’ il famoso mito conta i giri e vedi l’età, che penso derivi da questo, anche se sappiamo che non è un metodo che consente di conoscere l’età dell’esemplare, ma ripeto solo una leggenda..
Scritto Da – salvo.a on 02 Agosto 2009 00:31:45
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Variabilità genetica? Forse quelle che sincronizzano sono getti della stessa pianta?
Perché tagli le foglie vecchie? Sono rovinate?
Io ne ho una con 40 cm di tronco che l’anno scorso non ha fatto foglie nuove, sembra stia per partire ora.
Quest’anno sembra che il sole le dia più fastidio, si ingiallisce di più …Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
escludo il fatto che siano getti basali della stessa pianta perchè sono tutte prodotte da seme, non da me.
taglio le foglie perchè sono molto vicine perora in dei vasi a dimora, in un piccolo vivaio che mi sono creato per hobby, e poi mi piacciono con la chioma nuova che inizialmente è verde brillante.
Sto cercando , riuscendoci sembrerebbe, di farle inclinare , l’idea è quella di metterle poi in senso opposto formando quindi una ” U ” su un aiula con delle palme.
tornando al ritardo oggetto del post, concordo che sia genetica, ma da cosa dipende e perchè , questa è la mia curiosità !!! considera che normalmente dalle mie parti le vedo fiorire tutte in giugno se esposte al sole, per questo mi incuriosisce capire perchè questa è andata con due mesi di ritardo !!
comunque anche a me è capitato qualche volta di vedere cycas revoluta che per un anno non mettono nuove foglie, l’anno dopo lo mettono altro fattore che non comprendo, e che riconduco a stress della pianta in quanto l’ho riscontrato in seguito a rinvasi.
mi sembra strano che la tua tolleri poco il sole, ho potuto notare che l’esposizone diretta al sole nella cycas revoluta è un fattore di successo nella crescita, di seguito posto due foto, di due esemplari più grandi rispetto a quelle in vaso, dunque la prima che gode di posizione dove prende sole tutto il giorno cresce molto di più, nonostante quando messa in terra era più piccola della seconda che vedi in foto, che è in una posizione quasi ombreggiata, in particolare le differenze le noto sulla circonferenza del tronco e del numero delle foglie che emette ogni anno, inoltre quella in ombra noto ha difficoltà e facilmente ad un anno si riscontrano ingiallimeti delle foglie in alcune parti, come puoi notare.
http://h.imagehost.org/0929/sole.jpg
http://h.imagehost.org/0799/ombra.jpg
Scritto Da – salvo.a on 01 Agosto 2009 19:27:03
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ciao ice
ma li posso separare..
hai qualche foto delle tue…
maxScritto Da – patatrac on 01 Agosto 2009 17:33:29
ciao
concordo con judenzo
puoi bagnare il pane di terra, e separare le piante, cercando di tenere il sustrato che puoi attaccato alle radici, evita la radice nuda, anche se sono piccoline..
comunque io la lascerei cosi, al limite se fra qualche decennio non ti piace puoi fare quello che volevi fare oggi…tagliare !!!!
saluti
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archontophoenix a che temperatura sottozero resiste..max
dipende dalla specie, ti posso parlare della alexander, che con mio grande stupore è rimasta quasi indenne ad un brusco fine inverno qui a Palermo, ed invero ho dimenticato delle piantine da me prodotte da seme in Agosto-Settembre 2008, e che in febbraio 2009 , come detto per dimenticanza, hanno visto grandine e freddo anche a 2° gradi per alcune ore, e sono ancora nello stesso posto vive e vegete, crescendo…comunque la specie più rustica dovrebbe essere la a.cunninghamiana , dai post passati scritti di cui ripeto personalmente non ho esperienza,..ma visti gli autori degli stessi sono sicuramente più che certe le info
Scritto Da – salvo.a on 01 Agosto 2009 00:30:17
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Ciao,
evita di bagnare le foglie e fai un trattamento con un fungicida, prova il mancozeb.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
per cronaca Pietro ti informo che ho fatto il trattamento, ho solo avuto qualche difficoltà a trovare il prodotto, sembra lo abbiano bandito da quello che mi hanno spiegato , fortunatamente ho trovato un tizio che ne aveva una giacenza in magazzino , comunque spero che si risolva il problema..pensi sia opportuno fare un’altro ciclo in settembre o basta solo questo ??
comunque grazie ancora, ti terrò aggiornato.
saluti
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quelle credo che le ritirino in inverno…
ma cominciano ad apparire in grossi vasi. prima erano sconosciute. 20 anni fa anche qui da me nel lazio erano rare.oggi non piu’.
a palermo sono diventate più diffuse del prezzemolo !!! per strada a volte le trovi anche a prezzi da svendita, questa la causa della diffusione…
cmq giusto l’altro ieri ho visto una washintonia robusta in spiaggia, mi spiace che non sono riuscito a fare una foto
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Archontophoenix…? si è anche presente a pochi metri. Bellissima. Purtroppo viene un po danneggiata, non dal gelo, quanto dai venti salmastri. Spero diventi più resistente nel tempo.
penso che hai ragione sulla maggiore resistenza ai venti salmastri con il crescere dell’età..anchio sono molto vicino al mare e noto sulle piante più esposte e più giovani ogni tanto qualche macchia, che non trova riscontro su esemplari della stessa specie più riparati ma fondamentalmente più adulti.
comunque è un peccato rimuoverla, io proverei ancora a salvarla, ha raggiunto una sua dimensione la pianta !!! magari seguirei il consiglio di federico per vedere che succede !!!
Scritto Da – salvo.a on 30 Luglio 2009 23:56:52
educala gradualmente e perbene federico !!!
comunque complimenti per la cura che l’ha messa su alla grande, vedendo le foto..
aspetto le mie adesso e vedremo che arriva, anche se ho preso la taglia più piccola