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  • 3 Agosto 2009 alle 10:49 #4750

    E’ l’ultima specie che ho piantato all’esterno questa estate.
    E’ distribuita nella penisola di Capo York, nella parte più settentrionale dell’Australia e quindi in un clima tropicale. Visivamente simile all’A. alexandrae. Le fibre nel mesocarpo del frutto sono organizzate in due strati distinti e questa costituisce una caratteristica unica nel genere.

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    Archontophoenix tuckeri

    Salvo.aPosts: 507
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      3 Agosto 2009 alle 13:36 - Views: 697 #41439

      quote:


      E’ l’ultima specie che ho piantato all’esterno questa estate.
      E’ distribuita nella penisola di Capo York, nella parte più settentrionale dell’Australia e quindi in un clima tropicale. Visivamente simile all’A. alexandrae. Le fibre nel mesocarpo del frutto sono organizzate in due strati distinti e questa costituisce una caratteristica unica nel genere.

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      Archontophoenix tuckeri


      Ciao Sergio

      i miei complimenti per la vastità e particolarità delle arecaceae che hai, ed in particolare dell’acclimamento e tenuta in terra laziale.

      immagino che la pianta l’hai prodotta da seme, volevo chiederti quanti anni ha e mediamente da tue conoscenze , quanto impiega per diventare un esemplare di medie dimensioni (3/4 mt con foglie ).

      saluti
      Salvo

      SergioPosts: 671
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        3 Agosto 2009 alle 16:57 - Views: 506 #41440

        Ciao Salvo,ho prodotto questa pianta da seme quattro anni fa. Generalmente parlando, le specie del genere Archontophoenix dovrebbero essere a crescita rapida se il clima è adatto e se le radici hanno abbondanza di acqua. Uso il condizionale perchè ho fatto esperienza solo con A. cunninghamiana, alexandrae e purpurea.Ho piantato quest’anno all’esterno maxima, myolensis e tuckeri dopo averle tenute in serra fredda. Intanto ti dico che in serra queste ultime hanno sopportato 0°C senza nessun problema e danno e questo è già qualcosa. Bisogna vedere però come si comporteranno fuori il prossimo inverno.
        Per quello che riguarda la velocità di crescita,posso fare riferimento a quella dell’A. cunninghamiana perchè l’ho sperimentata personalmente.Per ottenere, partendo da seme, una cunninghamiana con tronco di circa 1,70 m. ed altezza totale di circa 6 m. misurata da terra all’apice della nuova foglia uscente,al clima costiero di Sabaudia, 100 km. a sud di Roma, ci vogliono 13 anni.Ritengo però che per maxima, myolensis e tuckeri sarà tutto un altro discorso. Saluti,
        Sergio

        Salvo.aPosts: 507
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          3 Agosto 2009 alle 17:29 - Views: 697 #41441

          quote:


          Ciao Salvo,ho prodotto questa pianta da seme quattro anni fa. Generalmente parlando, le specie del genere Archontophoenix dovrebbero essere a crescita rapida se il clima è adatto e se le radici hanno abbondanza di acqua. Uso il condizionale perchè ho fatto esperienza solo con A. cunninghamiana, alexandrae e purpurea.Ho piantato quest’anno all’esterno maxima, myolensis e tuckeri dopo averle tenute in serra fredda. Intanto ti dico che in serra queste ultime hanno sopportato 0°C senza nessun problema e danno e questo è già qualcosa. Bisogna vedere però come si comporteranno fuori il prossimo inverno.
          Per quello che riguarda la velocità di crescita,posso fare riferimento a quella dell’A. cunninghamiana perchè l’ho sperimentata personalmente.Per ottenere, partendo da seme, una cunninghamiana con tronco di circa 1,70 m. ed altezza totale di circa 6 m. misurata da terra all’apice della nuova foglia uscente,al clima costiero di Sabaudia, 100 km. a sud di Roma, ci vogliono 13 anni.Ritengo però che per maxima, myolensis e tuckeri sarà tutto un altro discorso. Saluti,
          Sergio


          grazie le tue risposte sono sempre esaustive ed interessanti.

          comunque ai fini di scambio di informazioni ,ti posso dire che anchio ho riscontrato una buona resistenza al freddo sul genere archontophoenix ed in particolare sull’unica che ho seminato la alexander , e precisamente semina della tarda primavera 2008, piantine nate dopo 2 mesi circa e ripichettate in vasetto, le ho dimenticate in giardino tutto l’inverno, e sono state totalmente coperte dall’erba in vasetti da 12, preciso che quest’inverno passato è stato qui da me a Palermo molto piovoso ed anche rigido in febbraio, sono sicuro che le piantine hanno visto la grandine rimasta almeno una notte intorno a loro e forse anche sopra, ed inoltre per qualche giorno la minima notturna era sui 3°costantemente, ad inizio stagione ( aprile 2009 ) le ho ritrovate, e con mio stupore oltre al fatto che le avevo dimenticate, ho riscontrato che erano in gran parte vive e vegete, solo con qualche foglia bruciata, alcune mentre morte, devo dire che la cosa mi ha stupito tratandosi di piantine appena nate.

          allego giù una foto di una piantina di a.alexander , fatta qualche settimana fà, facente parte di questo lotto descritto.

          http://h.imagehost.org/0917/DSCN1407.jpg

          aggiungo che le ho pure ripichettate a radice nuda nuovamente quest’anno, per metterle in vasi più grossi, quindi le ho trattate un po male , ma nonostante tutto sono li e le vede crescere a velocità superiore rispetto ad altre specie seminate.

          per cronaca intestardendomi anche sui maltrattamenti che si possono fare sul genere, ho messo 5 piantine di dimensioni simili a quella in foto , direttamente sotto il sole diretto per vedere come reagisce la pianta.

          saluti
          Salvo

          Scritto Da – salvo.a on 03 Agosto 2009 17:35:44

          SergioPosts: 671
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            3 Agosto 2009 alle 19:59 - Views: 506 #41442

            Salvo, sono belle piantine e promettono molto bene.A Palermo hai la fortuna di avere un microclima particolare, più vicino al subtropicale che al temperato, che ti consente di coltivare senza problemi tutte le specie del genere Archontophoenix (e non solo!). Ciao,
            Sergio

            danielesitPosts: 224
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              4 Agosto 2009 alle 22:05 - Views: 657 #41443

              Ciao a tutti

              volevo farvi vedere anche le mie a.tuckeri.
              hanno passato tutto l’inverno all’aperto senza subire nessun danno.
              le ho appena rinvasate visto la loro crescita rapidissima, ormai le radici uscivano dal vaso per 30cm.
              l’anno scorso in questo periodo le piantine avevano solo 2 foglie ancora del tipo giovanile.

              ps.il vaso è un 32 e l’altezza della palma è di 75cm nel punto piu alto

              ciao daniele

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                4 Agosto 2009 alle 22:12 - Views: 585 #41444

                Complimenti Daniele!
                lo splendido esemplare che si trova dietro alla tuckeri a che specie appartiene?
                è una Howea?

                Claudio
                Goni (CA)
                USDA 8b/9a

                Scritto Da – ficus on 04 Agosto 2009 22:12:51

                danielesitPosts: 224
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                  4 Agosto 2009 alle 22:23 - Views: 657 #41445

                  quote:


                  Complimenti Daniele!
                  lo splendido esemplare che si trova dietro alla tuckeri a che specie appartiene?
                  è una Howea?

                  Claudio
                  Goni (CA)
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                  Scritto Da – ficus on 04 Agosto 2009 22:12:51



                  ciao Claudio

                  si!!, hai visto bene è una howea forsteriana

                  ciao daniele

                  ficusPosts: 201
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                    5 Agosto 2009 alle 0:48 - Views: 585 #41446

                    quand’è che ci mostri tutta la collezione? 😉

                    Claudio
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                    SergioPosts: 671
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                      5 Agosto 2009 alle 13:04 - Views: 506 #41447

                      Ciao Daniele, bellissimo esemplare!E’ confortante sapere che ha passato indenne l’inverno fuori, sono un pò meno pessimista per la mia tuckeri.
                      Ciao,Sergio

                      judenzoPosts: 501
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                        8 Agosto 2009 alle 11:15 - Views: 532 #41448

                        Questa è la mia tuckeri:

                        Enzo
                        Calabria tirrenica meridionale (sul mare) / zona climatica 9b (USDA)
                        Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)

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                          5 Gennaio 2010 alle 11:36 - Views: 512 #41449

                          Aggiornamento:

                          Saluti, Enzo
                          Calabria tirrenica meridionale (sul mare) / zona climatica 9b (USDA)
                          Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)