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azz, se non riconosci una Livistona australis devi fare qualche corso di recupero 😀
sono praticamente infinite 😀
è una specie con grande variabilità, ma nessuno si è mai messo d’impegno per farne delle selezioni, ogni tanto capita di trovare qualche pianta notevole, magari la forma argentea, ho trovato una pianta in un paese qui vicino davvero incredibile, molto più bella di qualsiasi cerifera. Poi ci sono piante a foglie pendule tipo Livistona decipiens, piante con corone molto compatte ma non Vulcano, piante con piccioli lunghissimi (in pieno sole) etc etc
oddio, ti abbiamo detto in due persone che quella ‘cosa’ nera è il naturale tomento dell’Archontophoenix e non la fumaggine e tu vuoi a tutti i costi che ci siano gli afidi sulle palme?
l’archontophoenix ha un naturale tomento sui piccioli, a meno che non si tratti di un incredibile attacco di fumaggine, gli afidi non attaccano le palme poi
quote:
Sono nato e cresciuto a Messina…. I paesaggi piú splendidi sono fuori cittá. I vivai migliori sono a Milazzo. Il cibo e’ indubbiamente divino.
è perchè sei andato via? 🙂 😀
no, non è possibile farla ramificare a comando, non ci sono riusciti neanche i cinesi … finora 😀
è la palma di Huerto del Cura ad Elche
trovi una foto su wikipedia
ti può anche capitare la tripletta con tutti i semi simil-cocco
mi è successo su un Dioon edule molto piccolo, dopo la fioritura si è sdoppiatto in due teste, poi su un Encephalartos longifolius senza fioritura (caudex sui 15cm) all’improvviso ha tirato fuori due corone distinte. Sulle Cycas revoluta maschio ho visto diverse volte esemplari ramificati dopo la fioritura
può anche essere che quella testa si sdoppi
quest’ultima è certamente un Butiagrus ma sulla prima ho qualche perplessità. Se trovi dei semi fai delle foto
le cicatrici sul tronco di quest’ultima sono più tipiche. Dove si trova la pianta?
sono sempre molto scettico quando si parla di palme ibride della tribù Butiinae, perchè avendoci perso un pò la testa per qualche tempo sull’ibridazione artificiale mi son reso conto di quanto sia difficile l’ibrido accidentale tra una Butia e un Syagrus, non parliamo poi di una Butia x Jubaea. Non è la stessa cosa degli ibridi di Phoenix, che sono frequentissimi e favoriti dal fatto che il genere è dioico. Con la Butia le cose sono molto più complicate, perchè il genere è autofertile e monoico, anche se i fiori maschili e femminili sono ricettivi in tempi differenti. In Italia questi ibridi sono una rarità assoluta e (strana?) coincidenza si trovano sempre in posti ‘segnalati’, cioè non nei parcheggi degli ipermercati, non fosse altro che di Jubaea adulte in giro non che ne sono poi molte. Lasciamo stare poi ibridi trigenerici tra Butia, Jubaea e Syagrus o di Butia x Parajubaea.
dalla base delle foglie direi che è la salmiana e non la ferox
preparati a buttare le piante. Per le mi esperienze passate , non con palme ma addirittura con bulbose che potevano stare a lungo nel pacco, pagherai dazi e balzelli vari ma non riceverai un bel nulla. Informati sullo scandalo delle poste di Roserio
si è una stricta
a parte questo serpente acrobata, una foto della pianta si può vedere?
a prima vista è una Jubaea malridotta. Hai mai visto i semi?
P.S. ad Ischia c’è una bella Butia x Jubaea di un certa età, ma non ho fatto foto. L’avevo vista qualche anno fa ma non ricordavo più la strada per arrivarci
sulle piante spontanee è davvero difficile osservare tronchi multipli, ramificati etc, anzi è già tanto se vedete un tronco visibile !
se volete vi metto foto di Chamaerops a 8 teste a ventaglio, a 3, a 4 , a Y a 2 metri d’altezza , on request. Qui a Bisceglie ce ne sono almeno una decina di questi individui, avendo fatto approfondite ricerche in giro in posti inconsueti (ospedale, distributore di benzina 😀 )
Lo scorso anno Calise aveva in esposizione una spettacolare Chamaedorea benziei (C. carchensis), che come palma da vaso è di sicuro effetto, non fosse altro che le sue dimensioni da adulta sono perfettamente compatibili con un vaso 40cm. da considerare anche C. hooperiana, C. tepejilote e C. woodsoniana …. purtroppo non facile da reperire
la germinabilità con semi freschi è molto alta e le piantine hanno una discreta crescita, dopo un pò si forma una pianta carina. E’ una delle poche specie che nasce direttamente con una foglia adulta
quote:
tra gli Encephalartos l’EUGENE MARAISSI, l’HORRIDUS BLUE, il Natalensis, il CUPIDUS
si e dove intendi trovarli? 😀
l’eugene maraisii e il cupidus sono praticamente impossibili da ottenere … salvo mettere mano al portafogli in modo pesante 😡
…e finalmente fiorisce …
… esplode…
l’infiorescenza è sui 30cm di diametro e i fiori sono profumati, sbocciano rosa e si scuriscono il giorno dopo.
Scritto Da – lilio apulo on 05 Giugno 2008 17:09:19
… cresce…. 😀
Scritto Da – lilio apulo on 05 Giugno 2008 17:10:43
si, sembra lei. Non è roba mia no?
Non ricordo se lo avevo scritto da qualche parte, ma la rusticità di torallyi, microcarpa e sunkha è nettamente superiore alla cocoides. Dopo la nevicata di quest’inverno l’ultima cocoides che avevo è morta ed era una pianta con la prima foglia adulta, mentre le altre specie, anche molto più piccole sono sopravvissute egregiamente senza danni apparenti, a parte un pò di soliti puntini. La temperatura minima è stata -3.6°C e la neve è stata sulle piante per circa due giorni
si è un Brachychiton acerifolius nella fase giovanile, le foglie sono molto diverse da quella adulte (eterofillia) un fenomeno molto diffuso sulle piante australiane (Eucalyptus, Acacia, Brachychiton …)
se hai seminato Ravenala ok, quelli sono semenzali di musacee o strelitzie, di palme proprio no
oops gli zombi riemergono 😀
Ieri ripulendo dalle erbacce ho trovato una bella sorpresa 🙂
faccio un aggiornamento settimanale dello sviluppo dell’infiorescenza
Scritto Da – lilio apulo on 05 Giugno 2008 17:10:01
la fulva si, ma non è una specie facile. La drudei le ho viste grandicelle in un giardino privato a Gaeta, comunque tutte quelle specie per me sono poco rustiche.
Non so se ne avete parlato in precedenza, ma la Livistona nitida e decipiens hanno un buona rusticità e sarebbero da provare. Però da piccole anche la chinensis e australis qui soffrono il freddo umido, mentre dopo sono perfettamente rustiche