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Ciao, sicuramente lenta e di dimensioni contenute. Riguardo la Syagrus romanziffiana in passato molte etichette erano scambiate, ma io non ho fatto attenzione, comunque questa specie ha cambiato molti nomi, tra cui uno molto simile, Syagrus plumosa.
Pietro
Palermo
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Ciao,
non conosco l’età della pianta perchè non l’ho fatta io da seme, una piantina mi è stata data nel 2005 da Natale Torre, ha sicuramente più di 20 anni.
Pietro
Palermo
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Prima fioritura:
Pietro
Palermo
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Ottimo risultato! Vedo anche una Heliconia schiedeana in fiore 🙂
Pietro
Palermo
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Ciao Roberto, è un piacere rileggerti, molto interessante lo stato della più giovane, evidentemente il posto che hai scelto è ottimale, secondo me potresti osare con palme ancora più tropicali. Hai provato con l’altra Hyophorbe, con la Carpentaria, le Veitchia? Le foglie sono troppo dure per le lumache, sono semplicemente parcheggiate lì sopra in attesa della pioggia o della rugiada :-).
Pietro
Palermo
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Ciao, soprattutto sono molto versatili e danno un tocco di “tropico”, tu non avresti problemi a coltivarle e sarebbero un complemento alla tua splendida collezione di tropicali.
Pietro
Palermo
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Ciao,
in realtà sono semplici, naturalmente dipende dal clima, questa specie è una delle più resistenti, sopporta fino a circa -5 °C, potresti tenerla fuori anche a Torino, ritirandola in ambiente protetto in occasione di ondate di gelo.
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Palermo
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Ciao, bisognerà aspettare ancora, sono possibili ambedue, anche se la forma del calice farebbe pensare più a una nigricans.
Pietro
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Ciao,
molto interessante, speriamo che il freddo di questi giorni non blocchi l’infiorescenza. Ciò che si vede non corrisponde a una bennettii, ma se è una Mucuna, e potrebbe esserlo, non è una specie comune. Tienici aggiornati, grazie 🙂
Pietro
Palermo
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Ciao,
anche la mia ha avuto una crescita lenta nei primi anni, anche a causa della poca acqua in estate, ma considera che man mano che cresce le foglie diventano sempre più grandi e già con solo tre foglie è una palma spettacolare. Mi sembra che sia troppo vicino alla magnolia e purtroppo si ostacoleranno a vicenda.
Pietro
Palermo
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Ottimo! Mi pare di vedere un’altra infiorescenza, se la temperatura non scende drasticamente potrebbe farcela.
Pietro
Palermo
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Ciao,
nel forum ci sono le foto della mia, morta per cause “innaturali” (decapitata durante lavori di ristrutturazione. Con l’arecina ho fatto due prove, la prima con una pianta giovanissima in una zona aperta del giardino, che è morta in modo evidente alla fine dell’inverno, la seconda con una pianta tenuta in serra per 4 anni e con una base di circa 3 cm. Posta a sud con una leggera protezione da nord ha avuto una crescita veloce e scarsi o nulli segni di sofferenza in inverno. Quindi sicuramente è una palma a limite, ma se non si ha fretta e si fa crescere in un locale con un minimo di riscaldamento fino a che non forma una base di qualche cm, si hanno buone possibilità nelle nostre zone più miti, esposta a sud.
Pietro
Palermo
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Mi associo ai complienti, anche per le altre palme, e mi rammarico do non averne cercato i semi a suo tempo.
Pietro
Palermo
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Ciao,
sembrano a buon punto, se le temperature non scendono drasticamente ce la faranno.
Pietro
Palermo
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Molto interessante, io non l’ho mai provata, purtroppo per me ormai è troppo tardi, per l’età più che avanzata 🙂
Pietro
Palermo
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Aspettiamo 🙂
Pietro
Palermo
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Ciao,
grazie per avermi risposto, mi dispiace per le tue perdite, certamente si trattava di piante delicate, a parte l’engleri, che è rusticissima ed è stata sicuramente l’incuria. Comunque tutte le informazioni sono utili, anche quelle negative, spero tu possa ritentare avendo tempo e spazio per tenere le piante più delicate in posizione riparata per i primi anni, questo aumenta notevolmente le possibiltà di successo.
Pietro
Palermo
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E dopo tanti anni e metri di altezza la prima fioritura:
Pietro
Palermo
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Grazie. Purtroppo questo coleottero continua a circolare, anche se si fa notare meno, forse perchè ci sono in giro molte meno palme.
Pietro
Palermo
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Ciao,
molte delle piante del tuo elenco erano già difficili da reperire prima della strage fatta dal punteruolo, ora lo sono ancora meno visto che molti hanno rinunciato a coltivare palme e di conseguenza anche i vivaisti. Questi sono alcuni vivai che conosco e che “potrebbero” avere alcune delle specie richieste:
http://www.piantetropicali.com/
“palme & piante tropicali” di Massimo Sallemi tel. 392 7479228
http://www.vivaitorsanlorenzo.it/
Ti consiglio di fare una ricerca nel forum, potrebbero esserci altre utili indicazioni.
Pietro
Palermo
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A giugno l’Agave ha deciso di concludere il suo ciclo vitale e ad agosto è in piena fioritura:
Pietro
Palermo
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Ciao Thomas,
se ti trovi a passare dal forum ci aggiorni sulla tua Carpentaria?
Grazie
Pietro
Palermo
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Ciao,
se hai modo di osservare da vicino il Brachychiton puoi verificare se è il discolor dal colore della pagina inferiore della foglia che è biancastra, mente la superiore verde scuro.
Pietro
Palermo
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Ciao e ben venuto,
si tratta di Archontophoenix cunninghamiana, se ne è parlato più volte nel forum, sulla costa laziale da Roma in giù resiste abbastanza bene, hai idea delle minime assolute che si raggiungono nel tuo giardino? Considera che per una pianta giovane -3 °C sono una temperatura critica, piante adulte, se ben ricordo, hanno resistito, pur danneggiandosi notevolmente, per qualche ora a -5 °C nel giardino di Sergio (ti consiglio di leggere le sue monografie sulle palme e i suoi interventi nel forum) vicinissimo al mare. Riguardo alle palme in foto, vedo che hanno tagliato prematuramente le foglie (le foglie delle A. terminata la loro funzione seccano in pochi giorni e si staccano da sole), forse per problemi estetici, abitudine da evitare finchè è possibile, foglie rovinate, ma ancora con parti verdi, contribuiscono alla crescita della pianta. Dacci notizie del tuo giardino.
Pietro
Palermo
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Ciao,
sicuramente se ci saranno altre morti inspiegabili farò fare una analisi sia del terreno che dei tessuti delle palme morte e terrò aggiornato il forum.
Grazie per gli auguri!
Pietro
Palermo
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Interessante la documentazione di tutta la procedura.
La passione fa superare gli ostacoli 🙂
Pietro
Palermo
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Pietro Puccio 09.04.05 “…la complessa ed intricata vicenda storica della classificazione del genere e per il ‘viaggio’ alle terre d’origine delle Passiflora…” E’ su questa parte che ho delle domande da porre, in particolare sulla resistenza o meno alle alte temperature delle specie ricadenti nella sezione Tacsonia (domanda per nulla disinteressata, dato che ho dall’autunno scorso una pinnatistipula). Mi interesserebbe sapere se si tratta di notizie di letteratura o di esperienza diretta e se esistono nell’ambito della sezione specie più tolleranti di altre. Ciò può interessare pure chi abita al nord, perché anche in pianura padana si possono avere massime in estate superiori ai 38°C.
Ciao Luca e benvenuto,
posso risponderti relativamente alla pinnatistipula, come già detto da altri questa specie si è dimostrata molto tollerante rispetto alle alte temperature e molto vigorosa (anche troppo). La pianta in foto ha superato senza battere… pinna anche l’ondata di caldo del giugno 2007, quando Palermo ha battuto in solitario il record europeo della minima più alta in 24 ore.
Pietro
Palermo
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Ciao, per la prima occorrerebbe una foto ravvicinata, la seconda è un Brachychiton, forse acerifolius, ma per la certezza occorerebbe una foto dei fiori o dei frutti, dato che le specie di questo genere presentano una notevole variabilità nella forma delle foglie.
Pietro
Palermo
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Ciao,
la foto è di circa un mese fa, continua a crescere velocemente, dal confronto con una foto dello scorso anno è cresciuta di circa 40 cm. Invece la Hyophorbe accanto ha sofferto notevolmente lo scorso inverno, il peggiore da quando è in piena terra, si è defoliata completamente e in estate ha fatto solo una foglia, potrebbe non superare questo inverno. La buona notizia viene dal Carpoxylon, l’avevo messo in piena terra per le dimensioni inadatte alla mia piccola serra, senza alcuna speranza, invece ha superato l’inverno molto meglio della Hyophorbe.
Pietro
Palermo
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Interessante, naturalmente in occasione della mostra “La Zagara”. Riguardo questa specie è stato osservato che esistono due tipologie, una con i piccioli interamente verdi, l’altra bruno rossicci, che presentano una diversa resistenza alle basse temperature, la prima fino a circa -5 °C, la seconda fino a -2 °C.
Pietro
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