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ciao Santa, ti pare che se c’era un minimo di speranza al meridione non ne avresti vista almeno qualcuna coltivata protetta in qualche giardino privato????
Ciao Pietro, complimenti come sempre!! Se ti mando una busta già pronta pre affrancata mi invieresti dei semi di questa pianta?
Ringraziandoti anticipatamente i miei saluti Daniele.
ehila’ mi state facendo “”innamorare”” della specie, io, che sono restio a coltivare piante che non danno subito risultati… questi esemplari sono un trionfo per gli occhi e per l’olfatto, complimenti ancora!!
ho trovato anche la varietà variegata, molto simile alla yucca elephantipes variegata, ma la crescità sta adesso perdendo il caratterisitico bordo chiaro… deve stare al sole??
Qui ho tagliato dei rami di una vecchia pianta in vaso, non più recuperabile per farne nuove piante…
Saluti, sono riuscito a far le foto ma ho dimenticato di fotografare la vera yucca elephantipes…
questa delle foto è quella che vendono anche all’ikea e in ogni altro centro commerciale…
avete ragione! cercherò du inserirle al più presto… saluti!
Scritto Da – maculato on 05 Luglio 2013 06:57:06
…si me la ricordo cresce lungo i muri e le scarpate come erba selvatica… mi pare che li, non è tanto valorizzata, vero?
Ciao Antonio….
se posso darti un suggerimento: visto che la lampada al neon la tieni accesa sostituiscila con una fitostimolante, produce una luce rosata/rossastra, ce ne sono in commercio di varie marche e grandezze.
Al commerciante chiedi “lampada per piante fitostimolante” spiegando che è a luce rosa/rossastra!! Le altre anche se hanno la dicitura per acquario sono da complemento a questa, vengono usate insieme per dare uno spettro luminoso migliore.
Costa un po’ di più di un neon normale ma ne vale la pena.
Ah un ultimo consiglio: le hanno sia i rivenditori di roba elettrica( ..e magari la ordini) che i negozi di acquari; ovviamente questi ultimi hanno prezzi più alti!! 😡
senza diluirla quanta ne basta, penso che una bottiglietta possa bastare, considera che è un ultimo tentativo non una certezza… e poi la natura farà il suo corso! Ti incrocio aanche gli alluci! 😀
…E poi se si fa vivo chi il sistema l’ha già utilizzato sarebbe il massimo!!
salutoni a presto Daniele
La foto non è chiara, ma la situazione da ciò che dici è abbastanza lampante: sembrerebbe che i tessuti meristematici della parte apicale siano marciti. La causa? boh forse la troppa acqua, anche se questa è palma di montagna e quindi avvezza… ha fatto parecchio freddo li da te quest’inverno? Comunque il da farsi è questo: a detta di altri forumisti che l’hanno già sperimentato e collaudato, puoi buttar dentro il buco da cui è venuto via l’apice vegetativo una bottiglietta di acqua ossigenata; se non ricordo male con questo metodo sono state salvate diverse specie di palma!! incrocio le dita per te!! 😀
saluti a tutti!! l’autunno passato ho visto una canariensis colpita da punteruolo, con la chioma in fase di apertura, durante la pioggia, sulla quale erano ad aspettare appollaiati corvi e gazze… non avevo fotocamera ma l’immagine era veramente emblematica!!
Secondo voi perchè erano tutti sopra questa palma???
…forse a volte siamo un po’ troppo pessimisti…
comunque la mia Carludovica ha passato indenne l’inverno, ovviam in casa, e ora mi appresto a sistemarla in un vaso più grande all’aperto per apprezzarne la sua bellezza. L ho trattata come un banano, e cioè irrigazioni abbondanti ma una volta ogni 40-50 gg e cmq quando dava segno di avere davvero sete!! a volte ci arrendiamo davvero per così poco!! 😀
ciao grazie Mau per le magnifiche immagini… ma di che palme stiamo parlando nella prima foto?
ciao per me sono bruciature da sole. Quella foglia è andata ma la pianta sta bene. Confermi che si è bruciata la foglia che non ha mai preso sole?? Come la pelle umana anche le piante vanno abituate gradualmente al sole.
Considera che il sole di marzo, inizi aprile ha la stessa inclinazione dei raggi solari di settembre!!
ciao a tutti. io ho 2 fulva, ma se non ricordo male la semina non è stata molto facile, nel senso che molti semi non sono nati e le restanti sono morte poco dopo.
Sopravvissute 4 ma 2 regalate!! e molto lente!! ancora senza foglie differenziate, passano l’inverno in stanza tiepida…
vedremo cosa combineranno… per il momento è tutto dallo Ionio, passo e chiudo! 😀
…dalla mia esperienza, ho visto che quelle che sono protette dai venti, crescono senza danni rispetto a quelle che sono in terreni aperti senza alberi intorno!!! la differenza è notevole addirittura tra la vita e la morte delle stesse!!! 😀
Augusto era in un grosso vaso davanti i giardinetti privati delle cabane, alla fine del viale stretto per andare dietro…
Ciao Mau, anch’io mi ritrovo le foto di questa pianta… guarda un po ha colpito pure me!!!
si anche la mia è cresciuta poco, ma è normale che sia così, erano talee che adesso stanno radicando!! aspetta che prenda possesso del terreno e poi ne riparliamo…
anche la mia sta benone, dentro casa al calduccio è protetta dal gelo…
ritornando al Potos, credo che il problema sia il Potos stesso!! Mi spiego! penso che sia un rampicante troppo vigoroso da far crescere laggiù, io opterei, a questo punto per le tante varietà di philodendro. Si sviluppa in modo un po più aperto e più “leggero”… creando anche meno resistenza alle tempeste tropicali che li di tanto in tanto si verificano!!
potrebbe essere un’idea, che ne pensi??
Immagini stupende, la vegetazione è molto simile a quella dello Sri Lanka, ricosco parecchie essenze utilizzate per abbellire parchi e aiuole…
Graziee bellissime immagini… continua ad aggiungerne se ne hai!!!
Daniele
… Mau io valuterei il rischio reale di perdere l’albero, proprio alla luce del fatto che come dici, il potos è diventato un mostro, sia di grandezza che di peso, senza considerare che quando c’è vento forte la resistenza alla forza del vento sarà impressionante….
Suggerimenti:
1. tagliare la base del Potos il giorno prima di partire per l’Italia, onde evitare sofferenze visive per la lenta agonia del rampicante. Al ritorno, suppongo dopo mesi, sarà più facile, tirarla giù, e sn sicuro che la natura farà il resto.
2. Aspettare che il Potos si rigeneri dalle sue vecchie radici, perchè nn illuderti che le radici muoiano così facilmente… e nel frattempo avrai alleggerito l’albero e godrai della ricrescita meravigliosa dello stesso!!
3. Oppure tirare anche le radici del Potos e piantare quel bel philodendro rosso e rosa “Pink Princess” che li da te cresce così lussureggiante e strabordante, tanto per spezzare la monocromia del verde!!!
Si lo so che è sempre un sacrificio eliminare una pianta, ma dovendolo fare io toglierei la pianta che ha meno anni!!!
Ciao a presto Daniele
Mau nooo che dici… per quanto mi riguarda si va molto di corsa e spesso si guardano le foto e non si commenta perchè non c’è nulla da aggiungere… ma non ci togliere la luce in questi gg. oscuri!!
Un abbraccio a tutti
Ciao, oramai sono passati quasi 2 anni da quando ho aperto questa discussione… e nulla di buono ne è venuto fuori.
Preferisco lasciare che la natura faccia il suo corso, per cui non uso nessun veleno o insetticida, dato anche che vicino le palme ci sono degli agrumi…
Come mi difendo? sto piantando piccoli seedling di moltissime specie, e fin quando arriveranno a grandezza da punteruolo, mi auguro che questo si sia già estinto prima!!!