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Che bruttissima notizia che ci dai Pietro.
Per fortuna il Punteruolo Rosso qui non è ancora arrivato, ma mi limitavo a riprotare quanto citato in bibliografia.
Scusa ma nella tua citazione “Palme e non”, parliamo sempre di monocottilendoni, oppure “l’Amico” si ciba proprio di tutto ???? 👿
Sempre grazie per gli interventi ed un saluto a tutti, Claudio.
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Al momento per il punteruolo sembra che la dieta è specifica e non ha in corso mutazioni.In realtà la dieta non è specifica (verso la canariensis), solo una preferenza, anche per l’abbondanza da noi di questa specie, la dactylifera è ugualmente attaccata (del resto è arrivata con questa specie) e sono già noti attacchi sporadici ad altri generi di palme e non.
CiaoPietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Scritto Da – Caio on 23 Agosto 2007 14:16:21
Benvenuto e complimenti per la tua pazienza/passione.
I frutti prova a mangirLi prima che maturino troppo, hanno un sapore “più fresco” e risultano meno fibrosi, poi mi farai sapere.
Per le prossime fruttificazioni, che saranno abbondanti, mi permetto di suggeririti di raccoglierli per farne delle ottime marmellate. Ho unito il succo e la polpa senza fibra dei datteri di Butia con i frutti di Feoja.
Saluti e buon lavoro.
Caio. 😀
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Grazie per il benvenuto.magari domani posto qualche foto anche della mia butia capitata di cui oggi ho gustato i suoi primi frutti dopo 10 anni di pazienza,e pensare che era un seme mi vengono i brividi
Scritto Da – Caio on 23 Agosto 2007 16:47:39
Salve Pietro, e grazie per il contributo.
Intanto conoscere il male è già qualcosa per prevenirLo…..
Al momento per il punteruolo sembra che la dieta è specifica e non ha in corso mutazioni.
Diverso è per la Paysandia, la quale è arrivata in Italia con le Trithrinax del Sud America, ma già si è ben adattata sulle nostre Chamaerops e sopratutto Phoenix.
Anche se quest’ultimo parassita è meno invasivo del Penteruolo, se lasciato fare, con pochi cicli riesce ad uccidere la piante ospite, inziando le colonizzazioni degli esemplari vicini.
Qui per il momento abbiamo solo Paysandia e per esperienza diretta ho notato (sino ad oggi) che ha provato ad attaccare Syagrus e Jubaea ma è stata una prova negativa, in quanto hanno solo lasciato i segni su una foglia “di prova” per poi migrare su altre varietà, mentre Erythea, Sabal e Syagrus sono rimaste indenni.
Per la tua Phoenix, sembra che il detterrente per il punteruolo, rimane quello di inserire acluni contenitori con della Naphtalina sulla Palma, da sostituire ogni 2-3 mesi, questo espediente serve solo a coprire l’odore delle infiorescenze maschili della Palme, che con il loro odore, o con l’odore dei tagli fogliari non protetti, attirano il coleottero.
Per la lotta diretta, la pianta infestata con Paysandia può essere “ripulita con cura”, lavorando intorno alle ascelle fogliari, dove si annida al 90% la larva per una rimozione diretta e manuale.
Larve dietro lamine fogliari di Trakykarpos f.
La Farfalla di Paysandia invece, è solita volare ripetutamente su un areale molto ristretto, per cui con un pò di pazienza la si riesce a catturare.
Tutto quanto riportato “purtroppo” è frutto di esperienze dpersonali, è se qualcuno conosce altre metodologie è pregato di contribuire in merito. Grazie 😀
Saluti Pietro. 😉 😉 😉
Possibile che nessuno ha avuto ha che fare con questi attacchi ?????
Non è adottando la politica dello Struzzo, che si possono risolvere le cose in meglio, sopratutto per gli operatori del settore.
Agire quando i buoi sono ormai fuggiti dalla stalla è troppo tardi.
Anche se ancora non è stato individuato un protocollo o un pricipio attivo efficace contro questi parassiti, divulgare al massimo le informazioni, può per lo meno attivare un azione diretta di contrasto e monitoraggio.
Nell’attesa che qualcuno prenda il coraggio per scrivere, cordialmente saluto. 😉
Sai i bamboo non sono il mio forte, ma se non erro il modo migliore di propagazione è tramite rizoma.
Quando ho un attimo, vedo se trovo qualcosa in tal senso.
Saluti a todos………..ma non c’è nessun’altro nel Forum specializzato in bambusa ? 😉 😉 😉
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grazie mille claudio provedero’ domani stesso a procurarmeli sai sto notanto che esistono vari tipi di bamboo faro una selezione x il mio uso,ps ti volevo chiedere i semi di bamboo debbono essere freschi e prima di metterli a dimora conviene farli idratare con una carta umida?colgo anche l’occasione x fare un saluto a tutti,ciaooo
Una curiosità Paolo, come è andata con la cocoloba uvifera ?
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Non credo, il primo seme è stato in acqua solo due giorni, era gonfiato subito, l’ultimo invece è stato parecchio in acqua, ogni giorno una grattatina finchè non è gonfiata la pellicina.Comunque una pianta mi basta, spero tenendola in serra di vederla fiorire.
Mi interessa la Delonix perchè alcuni anni fa’, in Corsica, avevo visto questa magnifica pianta in fiore (era in un grosso vaso che credo al riparo in inverno) e quando ho chiesto cos’era mi hanno detto Flamboyant.Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Se vuoi creare un bell’effetto cromatico, prova anche Phyllostachys bambusoides viridis sulphurea, e P.B. quadrangolaris.
Saluti, Claudio.
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GRAZIE CAIO INIZIO PRIMA COSA X USO ORNAMENTALE INFATTI STO IMPIANDANDO IL BAMBOO NERO MOLTO BELLO NON CREDO CHE IN ITALIA COSTRUERANNO PONTI O CASE MA CREDO CHE SERVIRANNO COME DECORI IN GIARINI E VILLE ANCHE SE UN CHIOSCO TUTTO IN BAMBOO NON SAREBBE TANTO MALE..
Strano, la mia e in piena vegetazione, con ancora l’utlimo strascico di fiori.
Non penso che le temperature Liguri si differenzino molto da quelle di Roma, sopratutto in questo perido.
Se le hai ancora in vaso, proverei anche a variare la frequenza delle innaffiature.
Saluti, Claudio.
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Ho fatto 5 piante di E. crista-galli da seme, sono diventate alte 150 cm. con un bel tronco, ira però hanno smesso di crescere e le foglie ingialliscono e cadono.Rientra nella normalità o magari sono problemi di parassiti come il ragnetto rosso (che però non vedo…)?
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Non sò se vuoi allacciare rapporti commerciali con la Cina, dove vengono usati anche in edilizia, ho visto ponteggi alti almeno 20 mt. e più, sono anche utilizzati per la costruzione di abitazioni con porticati tradizionali molto suggestivi, poi sono utilizzati per costruire mobili ecc.
Qui da noi l’elemento non rientra “nell’uso comune”, sono per lo più utilizzati come ornamento per i giardini.
Per l’impianto, deve prestare molta attenzione alle loro radici, che se poste vicino a muretti, marciapiedi, tubazioni e serbatoi interrati, posono causare cospiqui danni.
Per delimitare la loro “esuberanza radicale”, si può eseguire una trincea profonda tra i 40-50 cm. circa, ed al suo interno un foglio di tessuto non tessuto ed un foglio di resina (verde o giallo, in vendita a rotoli nelle ferramente).
Buona fortuna.
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mi sto’ documentando sempre piu in materia ho notato che il bamboo a’ una crescita molto intenza e veloce e molteplici usi sia in edilizia che altri usi. una resistenza poco meno dell’acciaio una buona flessione un settore in crescita e in via di sviluppo il bamboo non a’ bisogno di molte cure particolari credo che investiro’ su questo settore..(quale delle moltecipli specie e’ piu indicato x la sicilia e soprattutto quale e’ piu ricercato??) 😉 🙂
😎 😎
Grazie per il tuo consiglio Franco.
Ora i frutti sono a fine maturazione e stanno virando dal colore verde al giallo, speriamo bene.
Saluti, Claudio.
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Ciao,
i frutti dell’Asimina, vanno lasciati sulla pianta finchè maturano da soli, quando sono pronti, cadono spontaneamente e sono pronti per la consumazione; possiedo una pianta in piena terra da circa 11 anni, e fruttifica da 4 o 5… e sono ottimi… contengono dei semi neri che se seminati danno origine a piante a crescita lenta e per essere produttivi devono essere innestati con varietà adatte.. Buona fortuna…
😉
Si, ma dato il mio clima, purtroppo mi devo limitare ai soliti Phoenix, Chamaerops, Sabal, Jubea, Trakykarpos, Livingstonia e Camadorea.
Sono ora alla ricerca di Nannhorops e Tritrinax per le prove di rito sulle Palme, poi mi diletto anche con le Cycadacee e tropicali in genere, oltre i Cactus, ma con molta molta calma e pazienza.
Saluti, Caio.
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di saribus è spuntata un altra mentre di jenkinsiana ancora niente,
a caio tu di palme ne hai qualche genere?delli paoli giuseppe
😀 😀
Scritto Da – Caio on 15 Agosto 2007 23:00:04
Allora buona fortuna per le prove di adattamento sulle due nuove nate.
Cordialità, Caio.
Se può servire, io abito almeno 10 Km. più a nord di Aprilia ed almeno 150 mt. di altitudine in più della citata località, ho messo a terra oltre 10 anni fà una livistonia decipiens, non protetta a nord, con ottimi risultati, non teme il Ns. freddo neanche sulle foglie si rilevano bruciature.
Ora ha un tronco di circe due metri e delle foglie bellissime.
A resistito ad un picco di minima di -7° per 8 ore senza riportare alcuna conseguenza.
Saluti.
Claudio.
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dove abito io il clima e uguale a quello di napoli che altre livistona potrei coltivare?Nella zona costiera di Napoli dovrebbero crescere senza problemi Livistona decipiens, L. nitida, L. rigida e probabilmente L. saribus. In ogni caso avendo a disposizione più piante di una stessa specie un tentativo andrebbe fatto.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
😀 😀 😀
E’ sicuramente un ricovero ottimale.
Se riuscirai a farLa fruttificare, mi farà piacere sapere com’è il loro sapore.
Saluti, Caio. 😎
Sembra una Plumeria Rubra, splendido fiore profumato.
Data la delicatezza, qui dalle mie parti non riesce a vivere all’aperto…… 😡 Sob.
Saluti, Caio. 🙂
Francesca, non sò se la tua Carissa è coltivata in vaso od in terra, cmq vista la tua ubicazione, mi permetto di consigliarti di mantenerla in vaso per un ricovero invernale adeguato.
Io abito vicino a Roma, ed ho provato per cinque anni e con diverse piante a coltivarLe all’aperto e anche se ben riparate, sono tutte defunte…..e mi sono arreso.
Saluti, Caio.
Scritto Da – Caio on 12 Agosto 2007 00:21:40