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  • 3 Agosto 2005 alle 10:23 #282

    caro Elio, ecco… il fatto è che non capisco come eliminare il messaggio doppio…
    Avevo già letto tutto quello che mi hai elencato e ti ringrazio comunque per la gentile risposta. Mi rimangono ancora molti dubbi sulla mia tanto amata p. vitifolia
    1- quando devo ritirarla
    2- è in quel momento che la devo potare? e quanto?
    3- non avendo una serra dove la posso ospitare?
    4- quando posso pensare di cambiare il vaso senza procurarle troppo stress?
    5- due ore di sole al giorno sono sufficienti?
    Come vedi sono totalmente inesperta 😡 .
    grazie a tutti

    Susanna

    Elio Gulino
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      3 Agosto 2005 alle 17:59 - Views: 956 #7756
      Quote:
      caro Elio, ecco… il fatto è che non capisco come eliminare il messaggio doppio…

      Chi inserisce un messaggio nel Forum (e solo Lui o l’Amministratore del Forum) ha successivamente la possibilità di modificarlo o cancellarlo del tutto. Nel primo rigo in capo al messaggio proprio (dopo il LOG IN) compaiono, oltre le quattro icone uguali per tutti, altre due icone: l’ultima con il simbolo di un secchio (puntandola con il mouse appare “elimina risposta”) e la terz’ultima con il simbolo di una matita (“modifica messaggio”). 😉
      Come ho scritto nel mio precedente messaggio (“ulteriori seguiti verranno inseriti qui'”), non si deve aprire una nuova discussione, con titolo diverso, ad ogni risposta, ma continuare sempre sullo stesso messaggio utilizzando “Rispondi” (in alto a destra o in basso a sinistra a fianco di “Nuova discussione”, da utilizzare, appunto, quando si apra una Nuova Discussione).
      Altra possibilità di rispondere, sempre continuando la stessa discussione, è data cliccando sulla penultima icona “rispondi citando”, che si trova tra “modifica messaggio” ed “elimina risposta” (come ho fatto ora io 😉 ): il messaggio citato può essere parzialmente cancellato prima di inserire il nuovo messaggio (come ho fatto ora io .
      Spero di essere stato chiaro: in caso contrario, non esitare a chiedere ancora 🙂 .
      Per quanto riguarda le tue domande sulla Vitifolia ti risponderò più tardi o, al massimo, domani; è necessario, però, che prima tu mi fornisca alcuni chiarimenti.
      1_ Quali sono le temperature minime registrate nella “corte chiusa” e quando e per quanto tempo si verificano.
      2- Se lo sai , quale è l’età della tua pianta; quali dimensioni ha raggiunto ad oggi?
      3- Misure del vaso attuale e composizione del terriccio (solo torba? con aggiunta di perlite, sabbia, vermiculite, pomice?).

      P.S.:
      😉 Rispondi utilizzando “Rispondi” (in alto a destra o in basso a sinistra)in questo messaggio

      Elio Gulino
      PALERMO
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      SusannaPosts: 2
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        4 Agosto 2005 alle 10:35 - Views: 813 #7757

        Ciao Elio!!!! sono contenta di risentirti! Accidenti!!! se ti dicessi che non riesco a rispondere a nessuna delle tue domande!!!!
        La temperatura minima registrata non la so. Mi procurerò un termometro.
        L’età della pianta nemmeno. L’ho presa sabato, i fusti più lunghi superano i 2 metri di altezza e su questi ci sono dei boccioli che spero si apriranno!!
        La misura del vaso sarà all’incirca di 20 cm di diametro. Il terriccio direi che è essenzialmente composto da torba, ma posso permettermi ora di cambiarlo con quello consigliato da te?
        Spero di risentirti presto.

        Susanna

        lulu
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          4 Agosto 2005 alle 16:43 - Views: 711 #7758

          Cara Susanna ( e Elio ). Io sono quasi certa che la passiflora che hai preso sia una di quelle varietà olandesi, ( in commercio infatti sta circolando la vitifolia ), per cui confermo quello che tu scrivi, cioè che il substrato sia torba. Se l’hai quindi presa da un Garden direi che la sostituzione del terriccio sia cosa da fare abbadtanza presto, se invece proviene da un Vivaio che conosci e di cui ti fidi puoi aspettare per il rinvaso.
          Ad ogni modo senti i consigli di Elio, maggior esperto di me sulle passiflore.
          Ciao.
          😎

          Elio Gulino
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            5 Agosto 2005 alle 1:46 - Views: 961 #7759


            Anche se non hai fornito tutte le informazioni richieste penso di poterti dare ugualmente qualche suggerimento.
            Prima di rispondere ai tuoi cinque dubbi ritengo necessario avvertirti che, poichè tu vivi a Verona, il voler coltivare la Vitifolia è un’impresa eroica 😮 (ancor di più poichè non disponi di serra riscaldata). La Vitifolia, infatti, cresce in natura nelle foreste delle terre basse del Nicaragua, Venezuela, Colombia, Equador e Perù: è, quindi, una Specie TROPICALE 😎 : le colline veronesi hanno un clima alquanto diverso 😡 . Ciò detto desidero chiarire che non è affatto nelle mie intenzioni dissuaderti dal tentare e, men che mai, avvilirti! Personalmente, nel campo del giardinaggio, più volte mi sono lanciato (e continuo a farlo) in pazze imprese quasi senza speranza 😛 : più è difficile l’obiettivo, maggiore sarà la motivazione e più gratificante il risultato (se ci sarà risultato 😀 )!
            Rimettendo i piedi a terra 🙂 , cerco di rispondere ai tuoi cinque quesiti.

            ” 1- quando devo ritirarla”.
            Lucia ti ha già risposto; aggiungo che non devi aspettare l’inverno, ma provvedere non appena le temperature scendono sotto 12°C .
            “3- non avendo una serra…..”.
            Direi che c’è poco da scegliere: in casa, vicino ad una finestra dove prenda il più possibile luce e sole, assicurandole temperature mai inferiori a 12°C.
            “2- è in quel momento che la devo potare? e quanto?”
            vedi Sez. MONOGRAFIE Passiflora cap.3° Coltivazione sub e).
            “4- quando posso pensare di cambiare il vaso….”
            la presenza di boccioli e la lunghezza dei getti mi fa ritenere che la pianta abbia almeno 2 anni (probabilmente di più). Il vaso di 20 cm. è insufficiente: dovresti trasferire la pianta in un vaso (meglio se di coccio) di 30/35cm.; ancora più necessaria e urgente è la sostituzione del terriccio con quello da me descritto(Monografie cap.3° Coltivazione sub b) per evitare ristagni d’acqua che potrebbero creare marciumi radicali. Indubbiamente operare mentre la pianta è in piena vegetazione (boccioli) è alquanto rischioso: l’operazione andrebbe fatta al primo accenno di rallentamento e, comunque, con tutte le accortezze da me descritte a pag.3 della discussione “Passiflore” (21.2.05) in risposta a GIANNI.
            A tal proposito sarebbe utile e interessante sapere da GIANNI, che abita a Rovigo (anche se dispone di una “serra temperata a 20°C”), quali sviluppi ha avuto la sua Vitifolia.
            Nel caso decidessi di rinviare il rinvaso con sostituzione del terriccio, ti raccomando di fare la massima attenzione alle innaffiature: accertati, ad ogni innaffiatura, che l’acqua fuoriesca da fondo del vaso e aspetta che il terriccio sia asciutto prima di innaffiare nuovamente.
            “5- due ore di sole……”
            Non sono sufficienti
            😡 .
            Spero di esserti stato utile e, nel caso avessi bisogno di chiarimenti o ulteriori consigli, ti rinnovo la mia disponibilità. Ti prego soltanto di tenermi informato sugli ulteriori sviluppi affinchè la tua esperienza possa essere di qualche utilità anche ad altri.

            Elio Gulino
            PALERMO
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            SusannaPosts: 2
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              5 Agosto 2005 alle 10:41 - Views: 808 #7760

              grazie. grazie a tutti e due, Lulù ed Elio. Mi auguro di riuscire nell’impresa che sembra essere piuttosto ardua!
              Tra 1 anno cambierò casa, avrò la grandissima fortuna di avere un piccolo giardino e una veranda che spero potrà ospitare ancora la passiflora!! Nel frattempo appena le temperature scenderanno al di sotto dei 12° la porterò in casa. Ma sinceramente secondo voi quante possibilità di sopravvivenza ha?
              grazie.

              Susanna

              Elio Gulino
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                7 Agosto 2005 alle 19:53 - Views: 947 #7761

                quote:


                grazie. grazie a tutti e due, Lulù ed Elio. Mi auguro di riuscire nell’impresa che sembra essere piuttosto ardua!
                Tra 1 anno cambierò casa, avrò la grandissima fortuna di avere un piccolo giardino e una veranda che spero potrà ospitare ancora la passiflora!! Nel frattempo appena le temperature scenderanno al di sotto dei 12° la porterò in casa. Ma sinceramente secondo voi quante possibilità di sopravvivenza ha?
                grazie.

                Susanna


                Nel messaggio precedente ho dimenticato di aggiungere che, oltre ad assicurare una temperatura non inferiore ai 12°C, è necessario assicurare un discreto grado di umidità ambientale, con vaporizzazioni quotidiane (attenzione al riscaldamento ! 😮 ).
                Se riesci ad ottemperare a tutto quello che ti è stato suggerito dovrebbe esserci fondata speranza di sopravvivenza
                😛 . In ogni caso il tentativo va fatto anche contro tutte le indicazioni contrarie: proprio oggi consultando un libro del grande Guglielmo Betto ho riletto questa frase che desidero riportare.
                ” Il giardinaggio dev’essere anche sperimentazione, tentativi da fare contro ogni regola codificata, gusto dell’avventura coltivata in pochi metri quadrati di terra”.
                Buona fortuna!!!!!!!!!!! 😉 😉 😉

                Elio Gulino
                PALERMO
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                gianniPosts: 58
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                  14 Agosto 2005 alle 11:08 - Views: 859 #7762

                  La mia Passiflora vitifolia sta bene però non si sta sviluppando e non fiorisce perchè ha abbondantemente riempito il vaso di 30 cm.
                  Con la stagione calda l’ho portata all’aperto in posizione a mezz’ombra dove ha fiorito ancora per un po’
                  Ora capisco che dovrei metterla in un vaso più grande (almeno 40 cm), ma per me i cm sono preziosi quando devo riparare d’inverno, avendo una moltitudine di piante.
                  Sono scettico sul fatto di rimuovere la torba mentre la pianta è in attività. Io ho preferito non toccare la zolla e rinvasare con terreno più adeguato attorno.
                  Sono tentato di ridurre un po’ i tralci della pianta dopo la sostituzione del vaso: dite che riprenderà a fiorire su nuovi rami ?

                  quote:



                  Anche se non hai fornito tutte le informazioni richieste penso di poterti dare ugualmente qualche suggerimento.
                  Prima di rispondere ai tuoi cinque dubbi ritengo necessario avvertirti che, poichè tu vivi a Verona, il voler coltivare la Vitifolia è un’impresa eroica 😮 (ancor di più poichè non disponi di serra riscaldata). La Vitifolia, infatti, cresce in natura nelle foreste delle terre basse del Nicaragua, Venezuela, Colombia, Equador e Perù: è, quindi, una Specie TROPICALE 😎 : le colline veronesi hanno un clima alquanto diverso 😡 . Ciò detto desidero chiarire che non è affatto nelle mie intenzioni dissuaderti dal tentare e, men che mai, avvilirti! Personalmente, nel campo del giardinaggio, più volte mi sono lanciato (e continuo a farlo) in pazze imprese quasi senza speranza 😛 : più è difficile l’obiettivo, maggiore sarà la motivazione e più gratificante il risultato (se ci sarà risultato 😀 )!
                  Rimettendo i piedi a terra 🙂 , cerco di rispondere ai tuoi cinque quesiti.

                  ” 1- quando devo ritirarla”.
                  Lucia ti ha già risposto; aggiungo che non devi aspettare l’inverno, ma provvedere non appena le temperature scendono sotto 12°C .
                  “3- non avendo una serra…..”.
                  Direi che c’è poco da scegliere: in casa, vicino ad una finestra dove prenda il più possibile luce e sole, assicurandole temperature mai inferiori a 12°C.
                  “2- è in quel momento che la devo potare? e quanto?”
                  vedi Sez. MONOGRAFIE Passiflora cap.3° Coltivazione sub e).
                  “4- quando posso pensare di cambiare il vaso….”
                  la presenza di boccioli e la lunghezza dei getti mi fa ritenere che la pianta abbia almeno 2 anni (probabilmente di più). Il vaso di 20 cm. è insufficiente: dovresti trasferire la pianta in un vaso (meglio se di coccio) di 30/35cm.; ancora più necessaria e urgente è la sostituzione del terriccio con quello da me descritto(Monografie cap.3° Coltivazione sub b) per evitare ristagni d’acqua che potrebbero creare marciumi radicali. Indubbiamente operare mentre la pianta è in piena vegetazione (boccioli) è alquanto rischioso: l’operazione andrebbe fatta al primo accenno di rallentamento e, comunque, con tutte le accortezze da me descritte a pag.3 della discussione “Passiflore” (21.2.05) in risposta a GIANNI.
                  A tal proposito sarebbe utile e interessante sapere da GIANNI, che abita a Rovigo (anche se dispone di una “serra temperata a 20°C”), quali sviluppi ha avuto la sua Vitifolia.
                  Nel caso decidessi di rinviare il rinvaso con sostituzione del terriccio, ti raccomando di fare la massima attenzione alle innaffiature: accertati, ad ogni innaffiatura, che l’acqua fuoriesca da fondo del vaso e aspetta che il terriccio sia asciutto prima di innaffiare nuovamente.
                  “5- due ore di sole……”
                  Non sono sufficienti
                  😡 .
                  Spero di esserti stato utile e, nel caso avessi bisogno di chiarimenti o ulteriori consigli, ti rinnovo la mia disponibilità. Ti prego soltanto di tenermi informato sugli ulteriori sviluppi affinchè la tua esperienza possa essere di qualche utilità anche ad altri.

                  Elio Gulino
                  PALERMO
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                  Elio Gulino
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                    15 Agosto 2005 alle 0:38 - Views: 954 #7763
                    Quote:
                    La mia Passiflora vitifolia sta bene però non si sta sviluppando e non fiorisce perchè ha abbondantemente riempito il vaso di 30 cm.
                    Con la stagione calda l’ho portata all’aperto in posizione a mezz’ombra dove ha fiorito ancora per un po’
                    Ora capisco che dovrei metterla in un vaso più grande (almeno 40 cm), ma per me i cm sono preziosi quando devo riparare d’inverno, avendo una moltitudine di piante.
                    Sono scettico sul fatto di rimuovere la torba mentre la pianta è in attività. Io ho preferito non toccare la zolla e rinvasare con terreno più adeguato attorno.
                    Sono tentato di ridurre un po’ i tralci della pianta dopo la sostituzione del vaso: dite che riprenderà a fiorire su nuovi rami ?

                    – Sostituzione vaso.
                    Il vaso di 30 cm. può essere ancora sufficiente per quest’anno; se non ricordo male, hai trasferito la Vitifolia proprio nel 2005: cambiare il vaso, sia pure con tutte le precauzioni, è sempre un trauma per le piante. In ogni caso la dimensione massima da raggiungere è, a mio parere, 40 cm., come hai ipotizzato. Per quanto riguarda la fioritura, anche se è vero che la Vitifolia, se ben ambientata e ben coltivata, può fiorire tutto l’anno, ciò non significa che non esistono pause nella fioritura (come, peraltro, accade per tante altre piante).

                    – Sostituzione substrato.
                    Credo di aver chiaramente detto che l’operazione fatta con la pianta in vegetazione è estremamente rischiosa, ma, a mali estremi, estremi rimedi! Va ricordato, inoltre, che, come sopra detto, se la Vitifolia è ben ambientata e ben coltivata, è sempre in vegetazione 😮 . In ogni caso, quello che tu hai fatto (“non toccare la zolla…terreno più adeguato attorno”) è un’ottima soluzione che anch’io, talvolta pratico 😉 ; per migliorare il terreno del pane di terra si può inserire con delicatezza del materiale inerte (sabbia, perlite, pomice,…), aiutandosi, poi, con le innaffiature.

                    – Potatura.
                    Per una risposta più completa e organica ti prego di vedere il Cap.3 sub e)-potatura della Monografia. 😉 .

                    Elio Gulino
                    PALERMO
                    USDAzone 9b/10a

                    gianniPosts: 58
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                      15 Agosto 2005 alle 20:19 - Views: 867 #7764

                      Voglio porre una questione che non vale solo per le passiflore coltivate in vaso.
                      Molto spesso una pianta finisce comunque per riempire con le radici il vaso più ampio che le si può offrire. A questo punto che si fa ?
                      Molte delle mie piante fuoriescono con le radici dal vaso e penetrano nel terreno, con la conseguenza che, al momento del ritiroautunnale, queste radici vengono strappate e la piante ne soffre molto.
                      La soluzione che ho visto praticare e che anche io adotto in molti casi, è di ridurre contemporaneamente la chioma e le radici che hanno occupato il vaso, in modo da mantenere un rapporto “sostenibile” fra le due componenti della pianta. Questa operazione va fatta ovviasmente con la pianta a riposo (inizio primavera), nonostante ciò, spesso il problema della fuoriuscita delle radici si ripresenta al momento del ritiro autunnale. E allora, seppur con dispiacere, e con una buona dose di coraggio, via con drastiche potature ai lunghi rami cresciuti d’estate…
                      Mi sa che potrebbe toccare una cosa del genere anche alla passiflora….
                      Fermatemi prima che io compia delitti !

                      raimondoPosts: 1
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                        16 Agosto 2005 alle 21:15 - Views: 825 #7765

                        quote:


                        Voglio porre una questione che non vale solo per le passiflore coltivate in vaso.
                        Molto spesso una pianta finisce comunque per riempire con le radici il vaso più ampio che le si può offrire. A questo punto che si fa ?
                        Molte delle mie piante fuoriescono con le radici dal vaso e penetrano nel terreno, con la conseguenza che, al momento del ritiroautunnale, queste radici vengono strappate e la piante ne soffre molto.
                        La soluzione che ho visto praticare e che anche io adotto in molti casi, è di ridurre contemporaneamente la chioma e le radici che hanno occupato il vaso, in modo da mantenere un rapporto “sostenibile” fra le due componenti della pianta. Questa operazione va fatta ovviasmente con la pianta a riposo (inizio primavera), nonostante ciò, spesso il problema della fuoriuscita delle radici si ripresenta al momento del ritiro autunnale. E allora, seppur con dispiacere, e con una buona dose di coraggio, via con drastiche potature ai lunghi rami cresciuti d’estate…
                        Mi sa che potrebbe toccare una cosa del genere anche alla passiflora….
                        Fermatemi prima che io compia delitti !


                        Elio Gulino
                        Partecipante
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                          20 Agosto 2005 alle 19:04 - Views: 955 #7766

                          quote:


                          quote:


                          Voglio porre una questione che non vale solo per le passiflore coltivate in vaso.
                          Molto spesso una pianta finisce comunque per riempire con le radici il vaso più ampio che le si può offrire. A questo punto che si fa ?
                          Molte delle mie piante fuoriescono con le radici dal vaso e penetrano nel terreno, con la conseguenza che, al momento del ritiroautunnale, queste radici vengono strappate e la piante ne soffre molto.
                          La soluzione che ho visto praticare e che anche io adotto in molti casi, è di ridurre contemporaneamente la chioma e le radici che hanno occupato il vaso, in modo da mantenere un rapporto “sostenibile” fra le due componenti della pianta. Questa operazione va fatta ovviasmente con la pianta a riposo (inizio primavera), nonostante ciò, spesso il problema della fuoriuscita delle radici si ripresenta al momento del ritiro autunnale. E allora, seppur con dispiacere, e con una buona dose di coraggio, via con drastiche potature ai lunghi rami cresciuti d’estate…
                          Mi sa che potrebbe toccare una cosa del genere anche alla passiflora….
                          Fermatemi prima che io compia delitti !



                          Per Raimondo
                          Quale è il tuo messaggio? 😮 😮 😮

                          Elio Gulino
                          PALERMO
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                            20 Agosto 2005 alle 19:31 - Views: 947 #7767

                            quote:


                            Voglio porre una questione che non …..
                            Fermatemi prima che io compia delitti !


                            La tecnica di potatura da te descritta (“mantenere un rapporto sostenibile……”) è assolutamente corretta, ma,purtroppo, viene spesso disattesa da molti che si limitano alla potatura della chioma.
                            Ciò detto ti devo dire che non sarà con la potatura che puoi risolvere il tuo problema (radici che fuoriescono dal vaso).
                            Mi sono consultato, quindi, con Pietro Puccio che suggerisce due soluzioni:
                            1- utilizzare vasi che abbiano i fori di drenaggio laterali, anzichè sul fondo: quando le radici saranno venute fuori penetrando nel terreno e sarà giunto il momento di ritirare i vasi, sarà facile tagliare quelle che fuoriescono senza strappi 😉 ;tieni presente che l’operazione va fatta in due tempi, nell’arco di 15gg.(metà prima e metà dopo) per evitare eccessivo stress alla pianta 😉
                            2- Se il vaso ha i fori di drenaggio sul fondo l’unica soluzione consiste nel porre il vaso stesso su una superficie rigida (…..sottovaso, magari capovolto) in modo di avere la possibilità di tagliare le radici come nella prima ipotesi 😉 .
                            Buon lavoro 🙂 e non commettere delitti 😀 .

                            Elio Gulino
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