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  • 9 Dicembre 2007 alle 18:43 #925

    Quest’anno si sta verificando una cosa strana per me.
    Un paio delle mie plumerie,quella somala di 20 anni e la Lei di quattro, entrambe non protette dalla pioggia, non sono andate in riposo, tra l’altro la Lei, ha uno scapo florale di sei sette cm, che (solo questo però) ho protetto insieme alle foglie con una sacchetto trasparente.

    Anche il pachypodium lamerei, non accenna ad andare in dormienza ed ostenta ancora un paio di fiori, ma questo per precauzione l’ho ricoverato al riparo dalla pioggia.
    Le temperature nella mia zona si mantengono intorno ai 10° notturni.
    Delle altre plumerie una Celadine leggermente più riparata della Lei ha perso le foglie, mentre un’altra riparata insieme alla Aztec ne mantiene ancora qualcuna, verde e turgida.

    La causa di questa “insonnia” potrebbe ricercarsi nel trattamento a base di 20-20-20 + oligoelementi,iniziato alla fine di agosto e terminato a metà ottobre?
    La cosa mi stupisce perchè l’anno scorso di questi tempi e con temperature più elevate e piovosità praticamente assente, erano andate in riposo perdendo tutte le foglie.

    Ciao,

    Nicola

    Nicola Prisco
    m. 70 s.l.m.
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    paolob44Posts: 768
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      9 Dicembre 2007 alle 22:40 - Views: 709 #12240

      Io non posso fare paragoni perchè è il primo hanno che coltivo queste piante, ma tutte e tre hanno ancora delle foglie, anche se una metà le due palermitane le hanno perse.

      Una ha ancora qualche fiore, oltre al frutto che ha preso un colore rossastro, tutte hanno ancora foglie giovani in crescita.

      L’acutifoglia invece ha ancora tutte le foglie, ma ha iniziato a vegetare più tardi delle altre. Io uso concime organico, le piante sono in serra fredda ma vicino ad un’apertura e le minime anche qua sono di 10° quasi costanti (il mare è un ottimo volano termico).

      Però non credo ci sia di che preoccuparsi, sicuramente al primo calo di temperatura le foglie cadranno. Piuttosto credo che il problema sia un altro, con le concimazioni in genere si favorisce la crescita vegetativa a discapito della fioritura.

      Ma io non so resistere e concimo spesso.

      Paolo

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        10 Dicembre 2007 alle 12:31 - Views: 898 #12241

        quote:


        Ciao Paolo,

        quote:


        Io non posso fare paragoni perchè è il primo hanno che coltivo queste piante, ma tutte e tre hanno ancora delle foglie, anche se una metà le due palermitane le hanno perse.



        Io personalmente le coltivo da svariati anni ma solo quest’anno ho provveduto ad una concimazione più regolare anche perchè il caldo rovente di piena estate le aveva stressate. Sono piante che in habitat godono si di calore ma anche di grande umidità mentre qui da me su un grande terrazzo assolato per gran parte della giornata di umidità ce n’era ben poca.
        Tra l’altro consiglio, a chi si trova nelle mie condizioni, di usare il sistema del doppio vaso in modo da evitare eccessivo riscaldamento delle radici. Il sistema è semplice ed associa ai benefici che la pianta riceve anche una collocazione esteticamente gradevole, dato che i vasi di plastica sono inseriti in vasi di due misure più grandi di terracotta o di cemento, colmando l’intercapedine con argilla espansa o pezzi di polistirolo e coprendo il tutto con pomice, lapillo o ghiaia a grana grossa.

        quote:


        Una ha ancora qualche fiore, oltre al frutto che ha preso un colore rossastro, tutte hanno ancora foglie giovani in crescita.



        Bene, sicuramente la zona in cui vivi gode di condizioni climatiche eccellenti per cui, una volta che le piante si saranno ambientate ed il tronco comincerà a lignificare, potrai tranquillamente piantarle in terra piena, a patto di proteggerle da eventuale grandine o da occasionali gelate con una tenda di plastica.

        quote:


        L’acutifoglia invece ha ancora tutte le foglie, ma ha iniziato a vegetare più tardi delle altre. Io uso concime organico, le piante sono in serra fredda ma vicino ad un’apertura e le minime anche qua sono di 10° quasi costanti (il mare è un ottimo volano termico).



        Il concime caprino è eccellente, superato solo da quello equino. Io mi trovo molto bene con il greenleaf 20-20-20 foliare. All’inizio del trattamento ho usato una soluzione che mi ha permesso di aumentare il titolo di anidride fosforica, proprio per incrementare la fioritura, ed abbassare quello dell’azoto, non era necessario data la grande massa foliare, e del potassio che però non mi ha portato decadimento nei colori.

        Quote:
        Però non credo ci sia di che preoccuparsi, sicuramente al primo calo di temperatura le foglie cadranno. Piuttosto credo che il problema sia un altro, con le concimazioni in genere si favorisce la crescita vegetativa a discapito della fioritura.



        Infatti, per questo motivo la fertilizzazione deve essere finalizzata. Con la concimazione organica il trattamento è mirato a mantenere la fertilità nel terreno mentre con quella bilanciata si stimolano, variando il titolo di N-P-K, le varie funzioni vegetative e quindi massa foliare la fioritura e la fruttificazione, motivo questo che all’inizio del nuovo periodo di trattamento credo che userò un po’ più di potassio. E con il segnalare che la plumeria, data la sua velocità di crescita e la sua veloce risposta agli stimoli, è pianta che insegna molto al giardiniere, ti saluto iniziando a fare gli auguri per le festività.

        Nicola

        Scritto Da – Nicola_P on 10 Dicembre 2007 12:25:05

        Nicola Prisco
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          10 Dicembre 2007 alle 19:17 - Views: 710 #12242

          Ti ringrazio per le precisazioni, mi sono molto utili perchè come ho già detto mi sono proprio innamorato di queste piante che qui da noi non sono molto conosciute e coltivate; qui in Liguria ci sono parecchie zone che godono di un clima particolare, sia nella Riviera di Levante che sopratutto qui nel Ponente.

          Nelle vecchie ville inglesi vi sono piante tropicali da tutto il mondo, non solo nella più famosa che è la villa Hanbury della Mortola, però non ho notizie di plumerie.

          Il mio terreno è quasi tutto terrazzato, da quando sono in pensione ho rifatto (con aiuto, ovvio) molti muri crollati e a ridosso dei muri c’è l’ambiente adatto per piante delicate come la plumeria, sopratutto riparo dal vento da nord (al momento ci coltivo piccantissimi habaneros messicani di tutti i colori, i miei alberelli di Natale).

          Paolo

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            10 Dicembre 2007 alle 22:47 - Views: 899 #12243

            Ciao Paolo,

            quote:


            Ti ringrazio per le precisazioni, mi sono molto utili perchè come ho già detto mi sono proprio innamorato di queste piante che qui da noi non sono molto conosciute e coltivate; qui in Liguria ci sono parecchie zone che godono di un clima particolare, sia nella Riviera di Levante che sopratutto qui nel Ponente.



            non mi devi ringraziare, cerco solo di apprendere cose nuove e comunicare quello che so :-).
            Come non innammorarsi delle plumerie, ma anche di tante altre apocynacee?; ti confesso che mi sono preso una cotta pe le ex asclepiadacee (ora apocinacee) come huernia, stapelia e caralluma e sto cercando di procuramene quante più sia possibile.
            Sono piante che danno grande soddisfazione e che in genere sono abbastanza semplici da coltivare.

            quote:


            Nelle vecchie ville inglesi vi sono piante tropicali da tutto il mondo, non solo nella più famosa che è la villa Hanbury della Mortola, però non ho notizie di plumerie.
            Il mio terreno è quasi tutto terrazzato, da quando sono in pensione ho rifatto (con aiuto, ovvio) molti muri crollati e a ridosso dei muri c’è l’ambiente adatto per piante delicate come la plumeria, sopratutto riparo dal vento da nord (al momento ci coltivo piccantissimi habaneros messicani di tutti i colori, i miei alberelli di Natale).



            Sai che ti dico, sfatiamo una volta per tutte la convinzione che le plumerie siano piante delicate. Sono piante molto rustiche ed oltremodo resistenti, certo non possono sopravvivere se esposte alle nevicate o alle gelate, per cui occorre qualche precauzione all’approssimarsi dell’inverno. Ma in fondo sono le stesse precauzioni che si usano per gli agrumi, a mio parere molto più delicati. Precauzioni semplici, come una rete per limonaie se c’è pericolo di grandine, un telo di plastica trasparente per le più delicate, o un angolo riparato sono sufficienti a farle svernare con tranquillità. In un certo senso sono meno vulnerabili d’inverno, quando, dopo aver perso le foglie, vanno in animazione sospesa che in primavera o in autunno quando sono in fase vegetativa. E poi hanno un grande vantaggio, quello di riprodursi molto facilmente. Muore? La si taglia e si ripianta la talea. Più vecchia è, più facilmente attecchisce e velocemente fiorisce. Iniziai a coltivarle nell’85. Avevo una talea portata dalla Somalia. Era novembre ed allora abitavo sul golfo di Napoli in una zona dove era tutt’altro che infrequente avere improvvisamente temperature anche di tre o quattro gradi sotto zero. Pensa che nell’83 per cinque giorni avemmo -5 di notte e ci fu una falcidie di olivi letteralmente esplosi per il gelo!! Che cosa feci? Piantai la talea in un vaso con semplice terra di giardino e misi il vaso in un piccolo ripostiglio senza finestre della casa. Di giorno accendevo un paio di lampade e la sera le spegnevo.
            A febbraio i primi segni di ripresa, a Luglio la esposi in una mostra a Sorrento. Per i primi anni, prima di trasferirmi a Positano, d’inverno la ricoveravo in garage dove la sera a volte la temperatura raggiungeva lo 0°. Ne ho parlato spesso in questo forum, le sue vicissitudini, le sua malattia la sua morte presunta. Tutte cose che ha superato egregiamente e in questo momento uno dei suoi cloni è esposta al vento ed alla pioggia. Per cui… continua a coltivarle e ne trarrai enormi soddisfazioni. In fondo l’unica cosa che teme veramente è il ristagmo d’acqua sulle radici.
            Ciao e chiedo scusa a tutti per essermi dilungato, ma quando si parla di plumerie non mi so trattenere.

            Nicola

            Nicola Prisco
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              11 Dicembre 2007 alle 19:24 - Views: 913 #12244

              Quanto pare il ” Mal di Plumeria ” dilaga…. 😉
              Concordo col dire che sono piante dalle misere esigenze e molto adattabili.
              Unici veri nemici: gelo, ristagno ed eccesso di cure.
              Però…. le Plumerie almeno profumano… le huernia, stapelia e caralluma …. 😡 puzzano di carne marcia…. ma piacciono alle mosche della carne… Sarcophaga carnaria, che provvede all’impollinazione ingannata dall’odore!
              👿

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                11 Dicembre 2007 alle 20:39 - Views: 895 #12245

                quote:


                Quanto pare il ” Mal di Plumeria ” dilaga…. 😉



                Ciao, spero di essere annoverato tra gli “untori” :-)

                quote:


                Concordo col dire che sono piante dalle misere esigenze e molto adattabili.
                Unici veri nemici: gelo, ristagno ed eccesso di cure.



                L’ultima che hai citato è la più pericolosa 👿

                quote:


                Però…. le Plumerie almeno profumano… le huernia, stapelia e caralluma …. 😡 puzzano di carne marcia…. ma piacciono alle mosche della carne… Sarcophaga carnaria, che provvede all’impollinazione ingannata dall’odore!
                👿



                Beh, “non c’è rosa senza spine” mi verrebbe di citare. Si, queste neo apocynacee emettono effluvii non troppo gradevoli, ma è un bene, almeno quando viene qualcuno da me, si tiene lontano dal toccarle, specialmente dopo averne assaporato gli aromi :-). Con le plumerie è una lotta continua, detesto chi davanti ad un bel fiore lo tocca o lo annusa senza il permesso. Se qualcuno dei m iei ospiti vuole un fiore, me lo chiede e glielo offro, ma la pianta la devo toccare io.I fiori sono fatti per essere ammirati non toccati.
                Aggiungo che non è solo l’odore ad attrarre la mosca carnaria, ma anche i colori, specialmente di alcune varietà di caralluma, la più “profumata”, che imitano con i bruni ed i gialli quelli della carne putrefatta.
                In ogni caso sono convinto che il vero giardiniere non deve tenere conto dei cattivi odori, specialmente quando concima.

                Ciao,

                Nicola

                [/quote]

                Nicola Prisco
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                Scritto Da – Nicola_P on 11 Dicembre 2007 20:42:53

                Carlo MoriciPosts: 263
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                  15 Dicembre 2007 alle 1:42 - Views: 801 #12246

                  Qua a Tenerife ho in piena fioritura alcune varietá tardive, come Heidi o Madame Pono.

                  La specie Plumeria pudica continua a fiorire imperterrita. Le pianti piú giovani, non fiorite, crescono come se fosse estate.

                  Sono invece sorpreso dalla “palermitana”, che lungi dall’essere un ibrido qualunque, ha sicuramente “sangue” di qualche specie selvatica. Adesso sta crescendo a vista d’occhio, ma anziche produrre foglie i nuovi fusti crescono con foglie-squame (senza lamina) che cadono dopo qualche settimana. In poche parole, a fine stagione fa rami senza foglie ?!?

                  Carlo

                  Carlo MoriciPosts: 263
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                    20 Dicembre 2007 alle 22:41 - Views: 795 #12247

                    Con il freddo arrivato improvvisamente negli ultimi giorni, stanno tutte iniziando a cadere le foglie.

                    Chiedevo nel messaggio anteriore se sia normale che la palermitana faccia a fine stagione rami senza foglie.

                    Carlo

                    paolob44Posts: 768
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                      20 Dicembre 2007 alle 23:50 - Views: 715 #12248

                      Anche qua hanno capito che è ora di andare a nanna, le foglie stanno cambiando colore, solo 4° in serra domenica scorsa.

                      Anche la mia palermitana gli ultimi tempi allungava i rami con foglioline che però non crescevano.

                      Ho visto in rete una foto di un alberello di plumeria con dei gusci d’uovo sui germogli apicali 😀 😀 sarà certo una cosa funzionale, però è tanto buffa!

                      Paolo

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                      pietropuccio
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                        21 Dicembre 2007 alle 0:00 - Views: 627 #12249

                        Ciao Carlo,
                        a volte lo fa ad inizio stagione (e non solo la “palermitana”), forse per il clima particolare delle Canarie ha perso la cognizione del tempo, ma ora dovrebbe riprendere la retta via. Ad ogni modo qui la vegetazione è praticamente ferma, solo una piccola parte (in vaso completamente all’asciutto), ha perso le foglie, quelle che sono esposte alla pioggia hanno ancora buona parte o tutte le foglie, come pure quelle in piena terra, cominceranno a perderle consistentemente a partire da gennaio, come ogni anno.

                        Pietro Puccio
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                        Temperato subtropicale (Koppen)

                        Pietro
                        Palermo
                        Zona (USDA) 9b
                        https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                        Carlo MoriciPosts: 263
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                          21 Dicembre 2007 alle 21:50 - Views: 811 #12250

                          Sono arrivato alla conclusione che grazie a un autunno caldo, le palermitane sono partite a fine stagione con questi rami senza foglie perché pare che vogliano fiorire. Piú che logico, rami senza foglie a fine stagione forse e’ la norma ai tropici e a Palermo spostano questo comportamento a primavera?!?

                          Foto di oggi:

                          vista generale:

                          Palermitana

                          Palermitana con infiorescenza in vista – scusate lo “sfoco”.

                          “Etichetta persa” Hawaii, fa come la palermitana

                          Altra “Etichetta persa” Hawaii, che invece vuole fiorire.

                          Una Madame Pono in fiore. E’ piú “tropicale” di tante altre e dunque fiorisce male e tardi.

                          Scritto Da – Carlo Morici on 21 Dicembre 2007 21:51:07

                          pietropuccio
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                            22 Dicembre 2007 alle 11:59 - Views: 627 #12251

                            quote:


                            Piú che logico, rami senza foglie a fine stagione forse e’ la norma ai tropici e a Palermo spostano questo comportamento a primavera?!?


                            Ciao Carlo, non sono certo di aver ben compreso, posso però riferirti le mie impressioni vedendo le tue foto. In primo luogo l’aspetto generale delle tue plumerie in vaso è praticamente identico a quello che al momento hanno a Palermo quelle esposte alla pioggia, e ciò malgrado 10 paralleli di differenza. Anche qui, a seconda delle annate si possono avere ancora fiori (anche se piccoli e sbiaditi) in pieno gennaio, ed anche qui succede che qualche pianta accenni a fiorire nel tardo autunno (anche se poi abortiscono). Mi sembra quindi che non ci siano differenze di comportamento, ma che tutto rientri nella normale variabilità intrinseca alla specie (parliamo sempre di Plumeria rubra). Riguardo alla tua palermitana, a me sembra di vedere una pianta che dopo il periodo di riposo abbia ripreso regolarmente a vegetare, come si vede dal netto passaggio tra il fusto senza foglie con evidente inizio di suberificazione, e la parte fogliata, poi, per cause che non posso conoscere (mancanza d’acqua, attacco di acari…) abbia avuto un periodo di stallo da cui si è ripresa recentemente. Mia impressione è che non ci siano differenze di comportamento, fatti salvi i singoli casi dipendenti da fattori contingenti, nelle varietà della rubra in qualsiasi parte del mondo. E siccome nemo profeta in patria evito riferimenti personali e ti riporto testualmente quanto scritto da Jim Little (se non sbaglio hai il libro), che è una delle massime autorità nel campo, ed in campo, di plumerie che vive ed opera alle Hawai’i:
                            Every year this deciduous tree will lose its leaves and go to sleep for several months as winter approaches and temperatures dip. It will reawaken in the early spring as the branch terminals start to turn a bright waxy color and initiate new leaf growth [Ogni anno questo albero deciduo perde le foglie e va in dormienza per alcuni mesi quando si avvicina l’inverno e le temperature diminuiscono. Si risveglierà ad inizio primavera con gli apici vegetativi che diventano lucidi e cerosi ed inizia la crescita di nuove foglie (la libera traduzione non è naturalmente per te, ma un atto dovuto visto che siamo in Italia)]. Da ciò si deduce che il comportamento “medio” è identico ad Honolulu come a Palermo, a Bologna (in serra in inverno) ed in Thailandia. Sembrerebbe invece anomalo il comportamento delle tue (poche) che stanno fiorendo o tentando di fiorire, ma Little aggiunge: Flowers begin to appear in the spring and continue into november or later depending on the tree and geographical area . Quindi secondo Little anche il comportamento singolo di alcune tue piante rientrerebbe nella normale variabilità intrinseca della specie.

                            Pietro Puccio
                            Palermo
                            Zona climatica 9b/10a (USDA)
                            Temperato subtropicale (Koppen)

                            Pietro
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                            https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                            Carlo MoriciPosts: 263
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                              22 Dicembre 2007 alle 21:54 - Views: 805 #12252

                              >Ciao Carlo, non sono certo di aver ben compreso…

                              Nemmeno io 😀 . Dico che la plumeria “penserá”: “Fa caldo e posso crescere ma, perché mai dovrei fare foglie a dicembre se fra poco le dovró far cadere? Faccio rami che almeno dureranno e ricomincio a fogliare fra qualche mese.”

                              >l’aspetto generale delle tue plumerie in vaso è praticamente identico a quello che al momento hanno a Palermo quelle esposte alla pioggia, e ciò malgrado 10 paralleli di differenza.

                              Adesso si, ma vi sono parecchie differenze: da me a primavera fa fresco e non partono con la forza che hanno nel Mediterraneo. Iniziano a far foglie ad Aprile-Maggio, ma fino a fine maggio ne hanno solo 3 o 4 per apice, perché l’aliseo rinfresca un po’ troppo.

                              Invece qui l’autunno e’ caldissimo. Novembre e’ come Palermo a Luglio. Il primo freddo arriva a metá dicembre. Poi d’inverno non scende sotto i 10 C, dunque la vegetazione autunnale non soffre danni in inverno, anche se non lignificata.

                              >anche qui succede che qualche pianta accenni a fiorire nel tardo autunno (anche se poi abortiscono).

                              Qui e’ piú comune, l’autunno e’ caldo e fioriscono bene. Le infiorescenze in inverno non abortiscono, ma si bloccano per poi fiorire a primavera con le pile un po’ “scariche” e i colori un po piú pallidi.

                              >Riguardo alla tua palermitana, a me sembra di vedere una pianta che dopo il periodo di riposo abbia ripreso regolarmente a vegetare (…)poi, per cause che non posso conoscere (…) abbia avuto un periodo di stallo da cui si è ripresa recentemente.

                              Non si e’ mai fermata del tutto, pero’ e’ ripartita in quarta a Ottobre, con il primo calo di temperatura (e dunque aumento di umiditá). La palermitana e’ “diversa” dai tanti altri ibridi che coltivo, sospetto che abbia “sangue” di qualche specie differente.

                              >Da ciò si deduce che il comportamento “medio” è identico ad Honolulu come a Palermo, a Bologna (in serra in inverno) ed in Thailandia.

                              Si, anche se i giorni lunghi del Sud rendono tutto piú semplice, e sono molto piú fiorifere.

                              > Sembrerebbe invece anomalo il comportamento delle tue (poche) che stanno fiorendo o tentando di fiorire.

                              D’accordo, credo che dipenda molto dalla varietá. Anno dopo anno vedo che i periodi di fioritura si ripetono. Le primaverili sono primaverili e le autunnali, autunnali.

                              Carlo

                              Scritto Da – Carlo Morici on 22 Dicembre 2007 21:56:42

                              lulu
                              Partecipante
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                                24 Dicembre 2007 alle 8:33 - Views: 714 #12253

                                Ciao,
                                le mie Plumetie in serra, a 12°C. hanno perso tutte le foglie ma adesso le stanno già rimettendo. Premetto che essendoci quasi sempre il sole le temperature diurne, in alcuni giorni non troppo freddi, si alzano abbastanza per cui può essere questo il motivo. Certo però che vedere le foto sopra addirittura con fioritura 👿 . Quelle che erano bocciolate a fine stagione hanno abortito facendo cadere lo scapo fiorale insieme alle foglie.

                                Lulù

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                                  7 Gennaio 2008 alle 12:06 - Views: 842 #12254

                                  Buongiorno a tutti
                                  sono un nuovo iscritto, mi chiamo domenico e vivo sul litorale laziale a nord di Roma.
                                  Anch’io ho una plumeria sul terrazzo, la quale a dicembre ha tentato di fiorire, mantenendosi rigogliosa come vegetazione.
                                  Preoccupato per la possibilità che arrivasse una gelata l’ho spostata sotto una tettoia sempre all’aperto. Adesso credo che si stia fermando, perchè comincia a perdere qualche foglia. Pensate sia un comportamento normale andare in dormienza così tardi?
                                  Siccome nello spostamento si è spezzato un ramo di circa 80 cm, volevo chiedere se sia possibile tentare di fare una talea? Che avvertenza occorre avere?
                                  Scusate se appena sono arrivato, ho già messo tanta carne al fuoco.
                                  Saluti
                                  Domenico

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                                    7 Gennaio 2008 alle 17:34 - Views: 624 #12255

                                    Se hai letto bene il post avrai capito che è un comportamento normale, anche le mie hanno ancora foglie che però stanno ingiallendo.

                                    Per la talea devi tagliare in maniera netta, poi lascia pure al fresco il ramo che cicatrizzerà sul taglio, a marzo lo metti in vaso, istruzioni più precise sul sito Tropicamente.it che ci ospita.

                                    Paolo

                                    un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                                    http://caprettetibetane.splinder.com

                                    pietropuccio
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                                      8 Gennaio 2008 alle 8:13 - Views: 527 #12256

                                      Ciao Domenico e benvenuto,
                                      hai già fatto passare altri inverni fuori, anche se sotto tettoia, alla tua plumeria? Mi sembra una situazione a rischio; anche se riescono, asciutte, a sopportare brevi puntate intorno allo zero, prudenzialmente è bene tenerle a temperature sempre almeno di qualche grado (5, 6) sopra lo zero.

                                      Pietro Puccio
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                                      Pietro
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                                        8 Gennaio 2008 alle 19:37 - Views: 753 #12257

                                        La mia plumeria, l’ho comprata a Palermo su una bancarella dietro alla Cappella Palatina ai primi di novembre del 2005 e poi l’ho lasciata fuori sia nell’inverno 2005 sia in quella specie d'”inverno 2006″.
                                        Non ha avuto alcun problema.
                                        Tieni a mente che dove mi trovo (a metà strada fra Roma e Civitavecchia) normalmente la minima rispetto a Roma è sempre 3 o 4 gradi più alta.
                                        Quindi, incrociando le dita, il rischio che corre dovrebbe essere ridotto.
                                        Diverso il discorso per il vento, perchè sulla costa tirrenica, sotto il maestrale urla e biancheggia il mar.
                                        Tuttavia se la Plumeria si decide a perdere le foglie non dovrebbe avere danno.
                                        Perdipiù i due inverni precedenti li ha fatti a cielo aperto, senza problemi, se non che ha cominciato a mettere le foglie ai primi di maggio.
                                        Questo è la mia esperienza con le Plumerie.
                                        A marzo proverò a mettere la talea per vedere se riesco a ricavare un’altra pianta.
                                        Dimmi dove lo devo tenere questo ramo che si è rotto fino ad allora.
                                        Grazie
                                        Domenico

                                        pietropuccio
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                                          8 Gennaio 2008 alle 21:30 - Views: 533 #12258

                                          Ciao Domenico,
                                          i rischi collegati alle basse temperature (ed elevata umidità) sono fondamentalmente due: danneggiamento degli apici vegetativi, e quindi la mancata fioritura per quella stagione, e marciume basale. Il primo, complice l’umidità, può avvenire a temperature relativamente superiori del secondo. La posizione sotto una tettoia sicuramente riduce questi rischi, ma se le temperature dovessero scendere e mantenersi per molte ore di qualche grado sotto lo zero il rischio di perdere prima la fioritura, e poi la pianta, diventa elevato.
                                          Il ramo lo puoi conservare, come già detto da Paolo, in locale non riscaldato e non umido, controllando periodicamente la zona del taglio (dagli eventualmente una ‘spolverata’ con un fungicida ad ampio spettro) e che non raggrinzisca eccessivamente.

                                          Pietro Puccio
                                          Palermo
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                                          Pietro
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                                            9 Gennaio 2008 alle 18:59 - Views: 751 #12259

                                            Grazie per i consigli sulla talea.
                                            per quanto riguarda il freddo è vero che la tolleranza al freddo delle Plumerie è differente a seconda delle specie?
                                            In particolare mi diceva il dr Nicola Torre, il vivaista di Milazzo, che le Plumerie a fiore rosso sono meno tolleranti al freddo, rispetto a quelle bianche.Me lo confermate?

                                            pietropuccio
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                                              10 Gennaio 2008 alle 17:42 - Views: 527 #12260

                                              quote:


                                              per quanto riguarda il freddo è vero che la tolleranza al freddo delle Plumerie è differente a seconda delle specie?


                                              Le plumerie che si vedono solitamente in giro sono varietà di una unica specie (dicono i botanici): Plumeria rubra, ad ogni modo è vero che esistono piccole differenze di comportamento tra differenti varietà. Fra le specie invece esistono differenze anche nette nei confronti delle basse temperature, in pratica le varietà della rubra sono più resistenti della obtusa ed ancor più della pudica.

                                              Pietro Puccio
                                              Palermo
                                              Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                              Temperato subtropicale (Koppen)

                                              Pietro
                                              Palermo
                                              Zona (USDA) 9b
                                              https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                                              domyPosts: 120
                                                • 15Topic
                                                • 120Risposte
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                                                24 Febbraio 2008 alle 20:18 - Views: 737 #12261

                                                Scusate siccome comunque la primavera si sta cominciando ad avvicinare, stavo pensando di mettere a dimora i due rami di Plumeria che si erano spezzati.
                                                E’ il caso di interrarli cosi come si trovano con la parte basale già lignificata, oppure accorciarli e dove ho fatto il taglio mettere dell’ormone radicante ?
                                                Grazie

                                                domy
                                                litorale nord roma

                                                lukrezioPosts: 53
                                                  • 23Topic
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                                                  24 Febbraio 2008 alle 20:32 - Views: 812 #12262

                                                  Non tagliare assolutamenteeeeee! La cicatrizzazione basale (callo) è essenziale per la radicazione.
                                                  Se vuoi mettere dell’ormone, poggia appena la base su una spugna bagnata e poi poggia sulla polvere ormonale. Scrolla un po e interra per pochi centimetri.
                                                  Se le temperature diurne non sono però stabilmente sopra i 20 gradi, ti consiglierei di aspettare o di farlo in casa dietro una finestra assolata. 😉

                                                  domyPosts: 120
                                                    • 15Topic
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                                                    8 Marzo 2008 alle 18:26 - Views: 706 #12263

                                                    Ho piantato le famose talee.
                                                    L’ho sciacquate un quarto d’ora in una soluzione di ormoni radicanti (NAA).
                                                    Poi l’hori sciaquato in acqua corrente, quindi fatto asciugare e poi piantato in un vaso con del terriccio per semina.
                                                    Non ho ancora innaffiato, vorrei aspettare uno o due giorni prima.
                                                    L’ho messo, come mi avete consigliato, dietro una finestra in casa, quindi temperatura sui 20 gradi più o meno costanti.
                                                    Quando le minime della notte raggiungeranno stabilmente i 13-15 gradi, penso di metterle fuori.
                                                    Sapete dirmi dopo quante settimane, le talee dovrebbero radicare?
                                                    Grazie
                                                    Saluti

                                                    domy
                                                    litorale nord roma

                                                    lukrezioPosts: 53
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                                                      8 Marzo 2008 alle 19:48 - Views: 806 #12264

                                                      In Estate con le temperature ottimali 40/60gg.
                                                      Ma si allungano notevolmente se le temperature sono incostanti.
                                                      Come ripeto sempre, le Plumerie non tollerano gli ansiosi e i frettolosi…. vanno pian pianino in tutto… crescita, fioritura, attecchimento… ma ne vale la pena!
                                                      Devi bagnarle da subito e poi basta.
                                                      Ti accorgerai che avranno messo le radici dalla comparsa delle prime foglie. Non farti ingannare dall’emissione di qualche fioritura o dalla semiapertura degli apici; per quello può bastare l’umidità attorno alla talea.

                                                      domyPosts: 120
                                                        • 15Topic
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                                                        8 Marzo 2008 alle 21:14 - Views: 708 #12265

                                                        quote:


                                                        Devi bagnarle da subito e poi basta.


                                                        OBBEDISCO !!

                                                        😎

                                                        domy
                                                        litorale nord roma

                                                        lukrezioPosts: 53
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                                                          9 Marzo 2008 alle 8:51 - Views: 809 #12266

                                                          😉

                                                          paolob44Posts: 768
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                                                            9 Marzo 2008 alle 22:09 - Views: 609 #12267

                                                            Ho visto lo scorso anno che le talee emettono le radici proprio nella zona del taglio, non sarebbe bene prima di interrarle rinnovare il taglio a pochi cm e ovviamente lasciar cicatrizzare qualche giorno?

                                                            Lo scorso anno avevo fatto così per una talea che non radicava con ottimo risultato.

                                                            Paolo

                                                            un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                                                            http://caprettetibetane.splinder.com

                                                            lukrezioPosts: 53
                                                              • 23Topic
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                                                              10 Marzo 2008 alle 8:15 - Views: 803 #12268

                                                              Ti è andata bene!!! Di solito marciscono.
                                                              Emettono le radici solo dal callo che si forma nella zona cicatriziale del taglio.
                                                              Al massimo per aumentare la parte di emissione, si possono fare dei tagli verticali alla base per circa 3cm e tutto in torno al tronco, usando un cutter. I tagli poi vanno spalmati di polvere ormonale e fatti asciugare qualche giorno.

                                                              paolob44Posts: 768
                                                                • 49Topic
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                                                                10 Marzo 2008 alle 16:34 - Views: 609 #12269

                                                                Io avevo rinnovato il taglio proprio perchè la parte basale iniziava a marcire o perlomeno a seccare senza emettere radici.

                                                                Poi avevo lasciato ben cicatrizzare alcuni giorni e messa la talea in sabbia umida ha prontamente radicato.

                                                                Era in un bicchierino trasparente in modo che ho potuto accorgermi subito delle nuove radici, così con cura l’ho trapiantata in vaso dov’è cresciuta bene. E’ un’acutifolia, era una talea piuttosto corta già in partenza.

                                                                Purtroppo invece un’altra talea, troppo annaffiata in mia assenza, aveva il marciume così avanzato che non sono riuscito a salvarla

                                                                Paolo

                                                                un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                                                                http://caprettetibetane.splinder.com