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  • lulu
    Participant
      25 Febbraio 2005 at 11:56 #220

      Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla Adansonia. Ho pensato di inserirlo nel Forum, pensando che potesse interessare qualcuno.
      Adansonia digitata

      Curiosità:
      Il più grosso rappresentante delle Bombacaceae è IL BAOBAB (Adansonia digitata), grottesco abitante delle aride savane dell’Africa orientale. Alla nascita è una graziosa piantina, pio il suo tronco si ingrossa e si dilata fino a raggiungere u diametro di 9 metri, mentre la chioma risulta da un insieme di rametti contorti. Secondo una leggenda locale, il Baobab era stato piantato dal Creatore nella foresta pluviale del Bacino del Congo, ma l’albero si lamentò che l’umidità gli faceva gonfiare il tronco. Il creatore lo spostò sulle pendici elevate del Ruvenzori, i “Monti della luna” di dove la vista è magnifica nei giorni sereni; ma il Baobab continuò a lagnarsi della grande umidità. Irritato il Creatore acciuffò il tronco rigonfio e lo conficcò nel suolo degli aridi altipiani africani, ma, inavvertitamente lo piantò a rovescio, con le radici all’aria; ecco perché, secondo gli africani, il Baobab sembra ammalato di elefantiasi.
      Il tronco mostruoso è effettivamente un serbatoio di acqua, protetto da una corteccia esterna fibrosa che gli indigeni usano talora come materia prima per corde o tessuti. Essi battono le nocche sui vecchi Baobab per scoprire quelli nei quali i cuore si è essiccato lasciando una cavità delle dimensioni di uno stanzino. Se attraverso la stessa parete si intaglia una porticina l’albero offre alloggio a una intera famiglia. In un Baobab così sfruttato presso le coste del Mozambico, ricordato nel diario di David Livingstone, si trovarono recentemente le iniziali dell’esploratore incise nella parete interna, intatte dopo quasi un secolo.
      L’albero è stato dichiarato monumento nazionale e protetto e data la sua vicinanza a fiumi perenni non sembra minacciato dagli elefanti assetati, come lo sono invece i Baobab delle regioni più interne. Durante le siccità prolungate, infatti, i grossi pachidermi lacerano con le zanne la corteccia per raggiungere l’umidità interna lasciando l’albero asciutto e morente. E’ raro vedere pendere in mezzo al fogliame i fiori bianchi lunghi 15 cm. Questi di notte emanano un “disgustoso” profumo e sono impollinati dai pipistrelli. I fiori sono singoli, pendenti, anche di 25 cm di diametro , con 5 petali di calice e 5 petali ( carnosi e tondeggianti, spesso piegati all’indietro ) della corona.
      Ma quando le fronde cadono, all’inizio della stagione asciutta, i grandi frutti legnosi, simili a cetrioli sono ben visibili contro il cielo sui rami alti. Questi sono lunghi 12_20 cm. di color grigio felpato con la buccia lignea. Tomentoso all’esterno, ogni frutto contiene molti piccoli semi, inclusi in una polpa mucillaginosa che ha un gradevole sapore leggermente acidulo. Appunto per questa loro polpa dal sapore fresco i membri del genere Adansonia ( circa 10 specie nell’Africa continentale, nell’isola del Madagascar e nell’Australia settentrionale ) sono conosciuti anche come gli “alberi del cremor tartaro”. In Africa i frutti del Baobab sono anche chiamati “ pane delle scimmie”.

      Lucia Barabino

      pietropuccio
      Participant
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        25 Febbraio 2005 at 19:25 - Views: 1121 #7387

        Ciao Lucia,
        grazie per questo interessantissimo intervento.

        Pietro Puccio
        Palermo
        Zona climatica 9b/10a (USDA)
        Temperato subtropicale (Koppen)

        Pietro
        Palermo
        Zona (USDA) 9b
        https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

        blasco CampbellPosts: 90
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          25 Febbraio 2005 at 22:57 - Views: 1074 #7388

          la pianta in questione è forse la più imponente che io abbia mai visto.
          ho avuto la fortuna di ammirarla dal vivo ed è incredibile ed ho portato a casa quanti più semi possibili( al mio ritorno dall’africa avevo almeno una busta e mezzo di semi vari e non mi hanno fermato!!!)
          Nel Kalahari(spero si scriva cosi’ perche’ non ho tempo di controllare)esiste un lago fossile ora soltanto un deserto salato(sporadicamente si riempie,qui tra l’altro vivono quei pesci che rimangono vivi per lunghissimi periodi senza acqua, “imbozzolati bentro un guscio di muco e fango). esiste anche quella che una volta era una isoletta in questo lago che ospita 7 baobab riuniti vicinissimi. Questi baobab vengono chiamati” The Seven Sisters” ed uno di questi, oltre a recare purtroppo testimonianza dei molti viaggiatori “moderni”, venivano usati come deposito della posta ovvero le lettere venivano lasciate dentro uno dei baobab per essere poi prelevate dai vari”destinatari”.
          un’altra particolarita’ di questa pianta(particolarita’ che posso aggiungere, ma purtroppo non botanica) e che viene usata spesso dai Leopardi come “mangiatoia”.l’ampiezza delle fronde e la loro “orizzontalita'” li rende molto comodi…
          Io ,da parte mia l’ho utilizzato come “postazione d’osservazione Tramonto” in compagnia dell’ormai immancabile Gin Tonic Africano!!!

          AntoninoPosts: 58
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            19 Dicembre 2009 at 17:03 - Views: 1114 #7389

            Qualcuno ha esperienza sulla coltivazione di questa pianta partendo da seme.
            Ciao

            Antonino

            AndreaGabrieliPosts: 764
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              20 Dicembre 2009 at 19:52 - Views: 919 #7390

              quote:


              Qualcuno ha esperienza sulla coltivazione di questa pianta partendo da seme.
              Ciao

              Antonino


              Sì, l’ho fatto questa primavera con i semi portatemi da Costiero da Capo Verde!
              E’ molto facile, sono nati dopo due settimane! E’ importante rimuovere i resti del “frutto” lasciando quindi a nudo il seme nero!

              Semi (ancora avvolti nei resti del frutto:

              Piantine appena nate:

              dopo un mese:

              Andrea Gabrieli,
              Numana(An):
              -zona climatica 8b/9a (USDA)
              -clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
              Milano:
              -zona climatica 7a/b (USDA)
              -clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)

              AntoninoPosts: 58
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                20 Dicembre 2009 at 22:46 - Views: 1114 #7391

                Si Andrea, fino alla pulizia dei semi ci sono, ma dopo vanno scarificati, messi in acqua bollente per qualche ora, raschiati o cos’altro, o basta alzare la temperatura fino alla germinazione. Grazie delle info

                Antonino

                AndreaGabrieliPosts: 764
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                  22 Dicembre 2009 at 20:54 - Views: 932 #7392

                  quote:


                  Si Andrea, fino alla pulizia dei semi ci sono, ma dopo vanno scarificati, messi in acqua bollente per qualche ora, raschiati o cos’altro, o basta alzare la temperatura fino alla germinazione. Grazie delle info

                  Antonino


                  Dopo averli puliti, io li ho semplicemente messi in terra senza far altro…
                  Le temperature erano quelle tipiche di maggio…

                  Andrea Gabrieli,
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                  HoracePosts: 831
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                    23 Dicembre 2009 at 14:12 - Views: 823 #7393

                    anche io non ho fatto niente di particolare…è una pianta che cresce molto velocemente però ha bisogno di tanto caldo, già a 15 gradi soffriva parecchio

                    Moris

                    AndreaGabrieliPosts: 764
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                      6 Gennaio 2010 at 15:56 - Views: 930 #7394

                      Qualcuno di Voi sa che temperature minime è in grado di tollerare una Adansonia Digitata con substrato secco???

                      Grazie,

                      Andrea Gabrieli,
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                      HoracePosts: 831
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                        6 Gennaio 2010 at 17:21 - Views: 821 #7395

                        non sotto i 15/16 gradi Andrea

                        Moris

                        angeloPosts: 2490
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                          27 Ottobre 2016 at 11:51 - Views: 890 #7396

                          quote:


                          la pianta in questione è forse la più imponente che io abbia mai visto.
                          ho avuto la fortuna di ammirarla dal vivo ed è incredibile ed ho portato a casa quanti più semi possibili( al mio ritorno dall’africa avevo almeno una busta e mezzo di semi vari e non mi hanno fermato!!!)
                          Nel Kalahari(spero si scriva cosi’ perche’ non ho tempo di controllare)esiste un lago fossile ora soltanto un deserto salato(sporadicamente si riempie,qui tra l’altro vivono quei pesci che rimangono vivi per lunghissimi periodi senza acqua, “imbozzolati bentro un guscio di muco e fango). esiste anche quella che una volta era una isoletta in questo lago che ospita 7 baobab riuniti vicinissimi. Questi baobab vengono chiamati” The Seven Sisters”


                          le 7 sorelle!!

                          http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN