• Open
  • 16 Settembre 2011 alle 21:17 #2024

    Ciao

    Orchidea della tribù delle Oncidiinae del Messico e del Centro America, cresce ad altitudini considerevoli, dai 1400 ai 2700 metri. Il nome deriva da tal J. Ross, raccoglitore di orchidee in Messico all’inizio dell’Ottocento.

    Viene coltivata in serra fredda/intermedia, nel classico bark e sfagno, bagnandola molto durante la crescita e molto poco durante il riposo, subito dopo la maturazione degli pseudobulbi. Ha bisogno di molta luce, tanto di inverno quanto d’estate, e di tanta aria, altrimenti le foglie si macchiano facilmente per le crittogame.

    La pianta ritratta in foto fu selezionata tantissimi anni fa da parte degli stabilimenti Vacherot-Lecoufle: si distingue per i fiori, molto grandi, e per il colore, più intenso che nelle forme più diffuse.

    I fiori sono fantastici, e molto grandi (16/17 cm. di diametro nelle varietà più selezionate, come questa), lucidi ma poco consistenti. I fiori non profumano e si macchiano facilmente con l’acqua, soprattutto se si bagnano di sera.
    Un difetto: quando è in fiore, la pianta non è praticamente trasportabile, perché i fiori si stracciano e si sgualciscono per niente: basta che i fiori aderiscano a qualcosa (le pareti di una borsa, una scatola o altro) e i petali si strappano o i fiori si emasculano, appassendo precocemente.

    Non è una pianta facile: io sono a quota un morto.

    Saluti

    Tasha
    Monza