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  • 18 Settembre 2011 alle 21:06 #2030

    Ciao

    Il nome Phragmipedium deriva dai termini greci phragma (suddivisione) e pedilon (pantofola, pianella) con riferimento alla forma a sacco del labello e all’ovario triloculato di queste orchidee, che le distingue dagli altri generi del gruppo delle Cypripedioideae (gli altri esponenti sono Selenipedium, Cypripedium, Paphiopedilum, Mexipedium).

    Ibrido bellissimo tra due specie fascinose, fonde la forma del fiore di Phrag. pearcei e la dimensione di Phrag. wallisii, con un notevole allungamento dei petali laterali. Fiorisce con abbondanza, grazie a Phrag. wallisii ma la pianta è più ridotta nella taglia grazie al pearcei. I fiori sono quasi privi di profumo e, quel poco che si sente, insomma…

    Molta luce, serra intermedia, una quantità spropositata di acqua pura (quella dell’acquedotto, alla lunga, se calcarea o ricca di altri ioni, provo problemi metabolici), concime, e molta aria circolante (vista la quantità di umidità in cui le piante permangono causa il terreno fradicio) sono le condizioni necessarie per far crescere in salute queste belle piante del Sud America.

    Ciao

    Tasha
    Monza

    Scritto Da – nelumbo il 28 Settembre 2011alle ore 21:10:53