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  • 17 Ottobre 2011 alle 22:45 #2072

    Buongiorno a tutti

    le foto della mia pianta di Phragmipedium “Paul Eugene Conroy” (Phragm. longifolium x Wallisii)

    Ibrido gigantesco tra Phrag. longifolium e Phragm.Wallisii, produce spighe molto alte (talmente alte da risultare difficili da fotografare), anche ben oltre un metro, di fiori molto grandi, soprattutto per la lunghezza dei petali laterali che arrivano fino a 40 cm. nelle forme più selezionate.
    In questo ibrido prevale decisamente l’aspetto del Wallisii che, purtroppo, come spesso accade nei suoi derivati, trasmette la caratteristica delle foglie troppo grandi e lunghe (anche oltre 80 cm.) rispetto alla consistenza, con il risultato che si spiegazzano per un niente.

    La pianta è molto imponente e la fioritura spettacolare, anche perché, al contrario di quanto avviene in altri Phragm., tutti i fiori sullo stesso stelo tendono ad aprirsi contemporaneamente.

    Ama molto la luce e la solita acqua scarsamente calcarea che si dovrebbe utilizzare per i Phragmipedium in generale. Viene concimata ogni 15 gg. ad una concentrazione di 1 gr./l.
    Purtroppo, ogni tanto, bisogna prendere le piante una ad una e “lavare” il substrato facendo scorrere molta acqua (anche di rubinetto, in questo caso) per sciogliere i Sali accumulatisi nel substrato e farli scorrere via. È necessario lavare anche i vassoi o i sottovasi (se utilizzati) perché i Sali dell’acqua e il concime tendono a concentrarsi proprio lì (tutte operazioni che in passato non facevo e si sono visti i risultati ma, del resto, sbagliando si impara…).
    Per avere sempre a disposizione acqua pura per le bagnature di queste piante ho recentemente acquistato un piccolo impianto per la decalcificazione dell’acqua delle rete idrica, non particolarmente costoso.

    I Phragmipedium, per alcuni versi, sono piante assai forti mentre, per altri, sono assai scoccianti (qualità dell’acqua, talvolta le dimensioni della pianta stessa, luce, rinvasi più o meno annuali, crittogame che sguazzano nell’umidità che questo genere di piante reclama, ventilazione…): il che ne fà soggetti da sconsigliare caldamente a chi comincia con le orchidee ma da raccomandare a chi si vuole dedicare a questo fascinosissimo genere di orchidee dalle forme così inusuali, con petali lunghi anche oltre 60 cm. e dai colori così freddi o, più raramente, assolutamente ardenti (Phragm. Jason Fischer, Phragm. boisserianum var. reticulatum x besseae, Phragm. China Dragon etc.).

    Ciao

    Tasha
    Monza