• Open
  • 19 Dicembre 2010 alle 12:19 #1764

    Buongiorno a tutti

    Phragmipedium besseae

    Piccola orchidea sudamericana di recente scoperta (1981), produce, col tempo, piante molto estese, emettendo stoloni che collocano i nuovi germogli abbastanza lontano dal getto che li ha generati.
    Quando fu scoperto, per puro caso, tra l’altro (nonostante il colore vistosissimo, pare che nessuno si fosse accorto di lei fino alla fine del XX secolo, vai a capire…), rilanciò la coltivazione dei Phragmipedium che, per il colore (verde, marroncino, rosa, giallino) e la forma dei loro fiori, erano considerati troppo “sobri”. Cominciò, di fatto, un programma di ibridazione a tappeto per introdurre il colore rosso negli ibridi derivati, in parte riuscito (Phrag. “Jason Fischer”, Phrag. “China Dragon”), in parte (anzi, mi correggo: spesso) dai risultati piuttosto deludenti.
    All’epoca, le prime piante della specie pura arrivate in Europa venivano pagate anche 10.000 dollari l’una: ora il costo è sensibilmente sceso :-).
    Successivamente, l’interesse per questo gruppo di orchidee è di nuovo calato, esperienza che, di fatto, non hanno mai vissuto altri gruppi di piante (Pahiopedilum, Cattleya, Phalaenopsis et al.), relegandolo alla coltivazione di qualche sparuto coltivatore. Le stesse pubblicazioni divulgative sulle orchidee a “scarpetta” (Selenipedium, Mexipedium, Paphiopedilum, Phragmipedium, Cypripedium) trattano in maniera molto marginale questo gruppo di piante interessantissime e così generose, che mi hanno sempre stregato con i loro fiori così originali ed esotici.

    Phragm. besseae viene coltivato in serra intermedia, in posizione luminosa, dove il Sole arriva solo nelle ore più fresche e se la pianta vi è stata avvezzata, mantenendo il substrato sempre fradicio (non umido: proprio fradicio), substrato costituito di bark e sfagno, senza grossi problemi per l’alcalinità dell’acqua. Viene concimato come le altre orchidee (1 gr/l.) procedendo, con regolarità, al lavaggio del substrato, facendo scorrere nel vaso molta acqua, per allontanare i sali che, con l’acqua e le concimazioni, si depositano nel substrato e che configgono con l’attività metabolica delle piante.
    Note dolenti: soffre in maniera esasperata il ristagno di aria (ne ho perso una pianta proprio per questo motivo, accidenti) che, soprattutto col caldo, favorisce lo sviluppo di crittogame. Inoltre, tra la prima fioritura e le successive, possono passare alcuni anni.

    Curiosità: una delle leggende su questa pianta vuole che sia stata scoperta da una tale Mrs. Elizabeth Besse che, durante una gita in Perù, facendo pipì, si fosse appartata dietro un cespuglio e il suo sguardo fosse stato attirato da una miriade di fiorellini rosso corallo che trapuntavano il sottobosco della foresta andina. Un’altra versione, meno simpatica, vuole che questa pianta sia stata scoperta per caso dalla stessa signora, attratta da strani “fiorellini rossi” di cui non conosceva il nome e che porto con sè negli Stati Uniti, sotto forma di exsiccata e piante.

    Fede, che ne dici? So che ti piacciono le orchidee!

    Desclaimer:
    tutte le mie orchidee, quando richiesto dalla legge, vengono regolarmente dichiarate e/o registrate sui registri CITES del venditore. Inoltre sono in possesso dei necessari documenti di cessione.

    Tasha
    Monza

    Scritto Da – nelumbo il 19 Dicembre 2010alle ore 12:25:59

    Fede76Posts: 644
      • 53Topic
      • 644Risposte
      • 697Post totali
      19 Dicembre 2010 alle 14:35 - Views: 421 #18403

      Tasha, come diciamo da queste parti:Fore te capu!!!!!(per indicare qualcosa di strepitoso).
      Dico che è incantevole nella forma e quasi magnetica nei colori. Le tecniche colturali e la storia che trasuda interesse-disinteresse e rarità la rendono ancor più affascinante di quanto già notevolmente è. Una Specie invidiabile ma alquanto difficile!
      Complimenti e grazie per la grande collezione che proponi di tanto in tanto alla nostra vista, proiettandoci con dettagliate descrizioni che accompagnano questi splendori in giardini virtuali, nella storia passata, nel mistero delle leggende, al cospetto di essenze rare e misteriose..un effetto benefico che ogniqualvolta si parla di piante, con mia somma delizia percepisco. 🙂

      NelumboPosts: 255
        • 137Topic
        • 255Risposte
        • 392Post totali
        20 Dicembre 2010 alle 11:51 - Views: 489 #18404

        Ciusca, Fede, che componimento! 😀
        Grazie!

        Per te e tutti gli interessati, le foto di altre due piante, purtroppo senza fiori:

        Mexipedium xerophyticum

        Questa pianta è stata riclassificata solo nel 1992 e, nell’ambito del gruppo dei Phragmipedium, è veramente un caso strano: le foglie sono cuoiose (sembra una piccola Vanda), i rizomi lunghissimi, ama posizioni luminose, quasi soleggiate e piuttosto asciutte (ma non aride), sulle rocce. I fiori sono piccoli e bellissimi: sembrano piccoli granchietti bianchi e rosellini.
        E’ poco diffusa anche in natura.

        http://www.orchidspecies.com/mexxerophyticum.htm

        Phragmipedium kovachii

        Questa pianta fu introdotta in coltivazione solo nel 2001 da Mr. Kovach, che ne acquistò alcune piante esitate sulla bancarella di una donna india, in Perù, che le raccolse in natura e che non sapeva di aver fatto una delle scoperte più interessanti nell’ambito dell’orchidologia degli ultimi decenni.
        Kovach portò le piante negli Stati Uniti, illegalmente, le fece classificare, si fece dedicare il nome della specie, poi fu scoperto (fu l’Orto botanico a denunciarlo), denunciato, processato e le piante furono restituite al Governo peruviano, scatenando un vero e proprio caso diplomatico, perchè furono reintrodotte nel territorio peruviano senza permessi di reimportazione… insomma: una gran vespaio.
        Fu impedito immediatamente l’esportazione, la raccolta e l’espatrio di polline, semi, piante e germogli, restrizioni che furono, in parte, progressivamente ridotte. La mia pianta è stata autorizzata all’espatrio dal Governo peruviano.
        I fiori sono assolutamente anomali, nell’ambito dei Phragmipedium, per colore e dimensione:

        http://www.phragmipediumkovachii.com/Photogallery/gallery/PK-Ana.htm

        Ciao

        Tasha
        Monza

        Fede76Posts: 644
          • 53Topic
          • 644Risposte
          • 697Post totali
          20 Dicembre 2010 alle 14:10 - Views: 422 #18405

          Interessanti! 😎