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      28 Settembre 2007 alle 21:46 #874

      quale sarebbe la controindicazione di concimare in tardo autunno le palme?

      è noto che concimare in genere in autunno o addirittura in inverno è dannoso; si spingerebbe la pianta in un periodo di riposo, soprattutto in zone fredde.

      ma! , considerato che le palme non arrestano la crescita nel periodo invernale, ma la rallentano solo al “minimo” , mi chiedevo se l’eventuale concimazione può giovare a fornire nutrimento in un periodo di minore irradiazione solare?

      sono curioso di leggere i commenti.
      🙂

      paolob44Posts: 768
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        28 Settembre 2007 alle 22:04 - Views: 596 #11828

        Usando un concime organico non ci sono problemi, anzi è meglio farlo adesso spargendolo sul terreno ed incorporandolo in superficia. Poi le piante vanno in riposo per le temperature e per le poche ore di luce, mica per la disponibilità o meno di concime.

        Paolo

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        green68
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          3 Ottobre 2007 alle 11:07 - Views: 691 #11829

          Io ti riporto quanto consiglia di fare l’IFAS (Institute of Food and Agricultural Sciences dell’Università della Florida);
          considerato che molte specie di palme in inverno possono subire gravi danni a causa del freddo , appare utile la somministrazione di concime a fine estate ed in autunno proprio per permettere alla pianta non tanto di svilupparsi, quanto di poter affrontare l’inverno nelle condizioni ottimali, senza il rischio di eventuali carenze di qualche microelemento che possa renderla più debole e quindi meno resistente al freddo.

          It is evident that palm tissue deficient in one or more essential plant nutrients is less tolerant of exposure to freezing temperatures. Thus, it is important that palms receive a balanced fertilization in late summer or early fall to insure that foliar nutrient levels are near optimum as winter approaches

          CaioPosts: 1336
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            3 Ottobre 2007 alle 11:26 - Views: 684 #11830

            Problemi di freddo in Florida ???
            L’unico aiuto che si può dare alle tropicali è quello di somministrare del potassio a fine inverno, al fine “invitare” la pianta ad un aumento della massa lignifica, a scapito di quella verde, proprio per preparla ai climi rigidi invernali, ma qui in italia, non i florida.
            Cmq le Palme io le concimo in inverno, ma solo per apportare nutrimenti, e senza calcare la mano.
            Saluti, caio.

            quote:


            Io ti riporto quanto consiglia di fare l’IFAS (Institute of Food and Agricultural Sciences dell’Università della Florida);
            considerato che molte specie di palme in inverno possono subire gravi danni a causa del freddo , appare utile la somministrazione di concime a fine estate ed in autunno proprio per permettere alla pianta non tanto di svilupparsi, quanto di poter affrontare l’inverno nelle condizioni ottimali, senza il rischio di eventuali carenze di qualche microelemento che possa renderla più debole e quindi meno resistente al freddo.

            It is evident that palm tissue deficient in one or more essential plant nutrients is less tolerant of exposure to freezing temperatures. Thus, it is important that palms receive a balanced fertilization in late summer or early fall to insure that foliar nutrient levels are near optimum as winter approaches


            green68
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              3 Ottobre 2007 alle 12:11 - Views: 692 #11831

              Non credo che uno studio fatto in Florida non sia valido anche in Italia, è il principio di fondo che è lo stesso (concimare anche in autunno aiuta la pianta ad affrontare l’inverno nelle migliori condizioni), oltretutto le specie che si coltivano lì non sono certo le stesse che siamo abituati a vedere in Italia e poi la Florida non è tutta “Tropicale”, basta vedere qua quali minime storiche si possono raggiungere
              ….

              http://www.infoplease.com/ipa/A0930165.html

              Saluti
              Gianpiero

              green68
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                3 Ottobre 2007 alle 13:08 - Views: 690 #11832

                …per maggior precisione provo ad inserire la cartina delle “Hardiness zone” della Florida dove si vede che ben 2/3 del territorio è incluso nelle zone 8a 8b 9a, cioè grosso modo come gran parte delle zone costiere della nostra penisola.

                Saluti
                Gianpiero

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                  3 Ottobre 2007 alle 16:08 - Views: 644 #11833

                  E dici bene Gianpietro, zone costiere.
                  Io abito a meno di 20 km. dalla costa, che tra l’altro vedo dalla mia zona, ma nonostante ciò, ci sono alcune palme che per piccole differenze di temperature umidità e differenza di durata delle minime temperature, sul litorale vivono (magari al limite) e qui nisba.
                  Prove già sperimentate con Archontophoneix Alexandrae ed Howea Fosteriana.
                  Le tue notizie giungono da fonte autorevole, il periodo attuale è quello citato, prova a concimare e poi facci sapere.
                  Monitorizza sopratutto le Palme che li da te sono al limite come temperature e vedi la differenza con le altre, prive di extra nutrimento, “poi se son rose fioriranno” .
                  Saluti, caio.

                  quote:


                  …per maggior precisione provo ad inserire la cartina delle “Hardiness zone” della Florida dove si vede che ben 2/3 del territorio è incluso nelle zone 8a 8b 9a, cioè grosso modo come gran parte delle zone costiere della nostra penisola.

                  Saluti
                  Gianpiero


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                    3 Ottobre 2007 alle 19:35 - Views: 696 #11834

                    grazie per aver accolto la mia domanda!

                    per green 68: la penso esattamente uguale, volevo avere qualche parere per capire se ho fatto bene sino ad ora, precisamente l’anno scorso ho dato del magnesio per agevolare le palme durante l’inverno, considerate che abito in provincia a nord di milano, e oltre alle temp. rigide devo combattere con galaverna e umidità al 94% tutte le notti, e per canariensis e filifere sono sempre a rischio.

                    per ora ringrazio tutti, e spero in altri interventi ( non si finisce mai di imparare )
                    😉

                    green68
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                      3 Ottobre 2007 alle 22:46 - Views: 693 #11835

                      ….purtroppo non ho la possibilità di effettuare studi del genere ma sarebbe interessante valutare gli effettivi benefici…..
                      a proposito raccontami un pò la storia della Archontophoenix e della Howea, (quanto tempo hanno resistito, a che temperature, età…. posizione…..) sono specie delle quali in futuro sacrificherò certamente qualche esemplare anche io……per ora li tengo in crescita in vaso.
                      Saluti
                      Gianpiero

                      Quote:
                      E dici bene Gianpietro, zone costiere.
                      Io abito a meno di 20 km. dalla costa, che tra l’altro vedo dalla mia zona, ma nonostante ciò, ci sono alcune palme che per piccole differenze di temperature umidità e differenza di durata delle minime temperature, sul litorale vivono (magari al limite) e qui nisba.
                      Prove già sperimentate con Archontophoneix Alexandrae ed Howea Fosteriana.
                      Le tue notizie giungono da fonte autorevole, il periodo attuale è quello citato, prova a concimare e poi facci sapere.
                      Monitorizza sopratutto le Palme che li da te sono al limite come temperature e vedi la differenza con le altre, prive di extra nutrimento, “poi se son rose fioriranno” .
                      Saluti, caio.

                      CaioPosts: 1336
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                        4 Ottobre 2007 alle 9:57 - Views: 640 #11836

                        Gianpiero, vista la tua località ti sconsiglio tale prova, eviterai di condannare a sicura morte le tue cavie.
                        Archontophoenix e Howea (piantine di circa 8-10 anni) sono vissute bene per due anni, poi il terzo inverno, abbiamo toccato per una notte e per poche ore -7° è le ho perse entrambe, compresa una Annona cerimola, in fruttificazione già da 5 anni 👿 👿 👿 👿
                        Di contro un amico, vivaista (litorale di Anzio) con esemplari di almeno 20 anni, hanno resistito, con danni alle foglie, ma cmq in vita.
                        Sono quelle piccole differenze sulle durate e le temperature minime che fanno la loro differenza.
                        Saluti, caio.