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Chonemorpha fragrans (Apocynaceae)
Con gratitudine a Lucia che due anni fa mi ha procurato questa pianta che ho cercato per anni.
Si tratta di un vigoroso rampicante originario del sud-est asiatico, noto nei paesi anglofoni come “frangipani vine” (plumeria rampicante). Se coltivato in condizioni ottimali può allungarsi per qualche decina di metri con foglie lunghe fino a circa 40 cm e larghe 15. I fiori sono bianchi con centro giallo di circa 8 cm di diametro, di forma molto particolare con i petali fortemente asimmetrici. I fiori dovrebbero profumare di notte (non ho avuto modo di appurarlo, ma altri sì).
Si tratta di una pianta interessantissima per tanti versi, ma anche con dei risvolti negativi, alcuni dei quali possono essere mitigati con una scelta attenta dell’esposizione (cosa che io non ho fatto), come spero riferirà Attilio (cui è fiorita lo stesso giorno). Benché in teoria andrebbe in pieno sole, per la grande superficie fogliare non sopporta in queste condizioni le nostre estati piuttosto secche, tanto da andare in crisi, anche con terra umida, a metà giornata. E’ inoltre tendenzialmente acidofila, anche se riesce lo stesso a vegetare e fiorire, a parte un lieve aspetto clorotico. Il maggiore inconveniente estetico è che i fiori apparentemente ‘robusti’ sono in realtà molto delicati e si macchiano se sbatacchiati dal vento e lo stesso colore… cappuccino assumono quando seccano, permanendo per qualche giorno prima di cadere, anche se i fiori che sbocciano con continuità tendono a nasconderli. E’ certamente molto fiorifera, la mia pianta, che come si sarà compreso è in una posizione assolutamente sfavorevole, pur cresciuta in due anni di soli 20 cm (!), ha prodotto due infiorescenze con un gran numero di fiori che si stanno aprendo in successione. Non dovrebbe sopportare temperature poco sotto lo zero, ma può essere coltivata in vaso.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
che interessante Pietro, mi attizza assai 😛
quindi dici che tenuta in vaso, con terriccio un pò acidofilo, al sole i fiori ma le foglie non tanto, riparata dal vento, dovessi mai trovarla da Lucia, potrei tentare anch’io?
Chiamato in causa da Pietro, intervengo volentieri in questa discussione sulla Chonemorpha fragrans, verso cui sono stato attratto dalla mia passione per le Apocynaceae. Essendo veramente difficile aggiungere qualcosa alla trattazione di un argomento affrontato da Pietro, parlerò brevemente della mia esperienza. Ho avuto da Lucia una prima Chonemorpha due anni fa; sulla base di informazioni sbagliate l’ho collocata in pieno sole, ma il trauma dell’impatto con l’estate siciliana l’ha fatta avvizzire e morire in breve tempo. Poco più di un anno fa ne ho avuto da Lucia un altro esemplare che, forte dell’esperienza fatta e delle maggiori informazioni acquisite nel frattempo, ho trattato diversamente. L’ho collocata a mezzombra in un vaso con una buona percentuale di torba, per rispettarne l’acidofilia. In inverno ha perso del tutto le foglie, ed io ho sospeso le innaffiature. Le ho riprese, con ritmo settimanale, all’inizio della primavera quando la pianta ha dato i primi segnali di ripresa vegetativa. La crescita è stata rapida e vigorosa, con il raggiungimento di un’altezza superiore al metro e la produzione di bellissime ‘foglione’ morbide, lunghe quasi una quarantina di cm. A maggio la pianta ha prodotto due grandi infiorescenze e il primo fiore si è aperto circa tre settimane fa, esattamente lo stesso giorno della pianta di Pietro, tenuta in terra in condizioni differenti. I grandi fiori, conformati ad elica, sono spettacolari ma delicati e caratterizzati, come indica il nome della pianta (fragrans), da un delicato profumo con sentori di frutta esotica. Dall’inizio della fioritura la pianta ha iniziato a manifestare maggiori esigenze idriche e le innaffiature sono dovute diventare quasi quotidiane.
Attilio Carapezza
Palermo
Ciao,
spettacolare! grazie Attilio e grazie Pietro 🙂
ciaociao…… piera.
provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.
NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.
Naturalmente, visto gli ottimi risultati ottenuti da Attilio (grazie!), appena possibile sposterò la pianta in un angolo del giardino più fresco ed ombroso.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
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