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  • 27 Aprile 2009 alle 10:57 #4643

    ciao,

    qualcuno disse tempo fa che questa chamaedorea resiste sino a -6°C, sto prendendo in considerazione di provare a coltivarla in piena terra ma vorrei sapere, se qualcuno la coltiva o se ha esperienza indiretta, se c’e’ il rischio che perda la parte aerea se le temperature scendessero al di sotto dei -6°C anche se solo la notte per qualche ora…

    ( pietro, la tua era davvero stupendamente tropicaleggiante! 😛
    ..tanto che mi e’ venuta l’acquolina.. )

    Laretta!

    LarettaPosts: 144
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      5 Maggio 2009 alle 15:29 - Views: 579 #39963

      ..porcaccia, forse dovrei proseguire nella sezione “discuss. geneali” nel post “metrosideros”…

      vi aspetto di la…
      grazie e scusate il fuori tema rocambolesco.. 😀 😈

      Laretta!

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        6 Maggio 2009 alle 14:37 - Views: 551 #39964

        la penso come Alex72,la c.cataractarum,secondo la mia esperienza, si è dimostrata molto sensibile alle basse temp. anche di poco sopra lo 0 se prolungate per più giorni consecutivi.

        francesco papagni

        ffeeddee
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          6 Maggio 2009 alle 17:05 - Views: 389 #39965

          Attenzione che di Callistemon ce ne sono diverse specie, io ne ho due, una a foglie verde chiaro, morbide pelosette meno resistente al freddo, e se si brucia poi non fiorisce ed uno con foglie rigide e più scure, più resistente.
          Non conosco i nomi esatti purtroppo
          ciao

          Federico

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          GabrielPosts: 300
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            6 Maggio 2009 alle 18:00 - Views: 484 #39966
            Quote:
            Attenzione che di Callistemon ce ne sono diverse specie, io ne ho due, una a foglie verde chiaro, morbide pelosette meno resistente al freddo, e se si brucia poi non fiorisce ed uno con foglie rigide e più scure, più resistente.

            Ciao Federico,

            Si in effetti v’è una differenza tra i due da te citati. Il primo “citrinus” è un po’ meno resistente del secondo probabilmente “linearis”. L’inizio della discussione era nato da una mia foto di Callistemon citrinus di cui Laretta aveva chiesto il nome. E vero che per chiarezza si sarebbe potuto ricordare anche nei “post” successivi che ci si riferiva al “citrinus”.

            I due da te evocati sono comunque nettamente più resistenti di Metrosideros. Il “citrinus” può resistere senza danni a punte di -10°C.
            L’ho visto (raramente) anche nelle zone più miti del nord delle Alpi, che hanno comunque inverni rigidi.

            Come alternativa a Metrosideros è sicuramente interessante, ma certamente a 1000 m è una pianta a rischio.

            Gabriel