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  • Elio Gulino
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      5 Dicembre 2007 alle 18:48 #922

      La P.capsularis è stata una delle mie prime Passiflora e, da subito, ne ho apprezzato i suoi molti pregi: in particolare, il delizioso profumo (molto raro nel subg. Decaloba) di vaniglia della varietà “vanilla cream”. Ho, quindi, immaginato che sarebbe stato interessante creare un ibrido della capsularis con fiore dal colore diverso (giallo/rosso), ma sempre gradevolmente profumato di vaniglia
      Altra caratteristica che mi invogliava ad operare con la capsularis risiedeva nel fatto che le piantine ottenute da seme fiorivano regolarmente entro l’anno di germinazione .
      Avevo, inoltre, accertato che esistevano già tentativi di ibridazione con la capsularis come “madre”: un paio con sanguinolenta e almeno una con citrina (“golden jubilee”), che, era accreditata di un debole, ma non identificato profumo.

      Nell’autunno dello scorso anno ho avuto a disposizione contemporaneamente fiori di capsularis e di citrina : ho proceduto, quindi, all’ impollinazione ^caps. X citrina^ e ^citrina x caps.^. La prima è andata a buon fine e nel mese di ottobre ho raccolto un frutto; ho interrato 6 semi dai quali sono spuntate 6 piantine, che, però, si sono ridotte a 2 .
      I due cloni sopravvissuti hanno avuto una crescita iniziale lenta (come normalmente avviene per le Passiflora); al 5.8.07 si presentavano così:


      Clone 1: 15cm.


      Clone 2: 10cm.

      Le misure delle due piantine a fine mese di agosto erano diventate 60cm. clone 1 e 20cm. clone 2; al 18 settembre ulteriore crescita e……..primo fiore dal clone 1
      :

      Il fiore, simile a quello della pianta madre (capsularis) ha petali giallo pallido, e, purtroppo, nessuna presenza di odore : l’obiettivo era stato solo parzialmente raggiunto!
      Le foglie , simili a quelle della capsularis, hanno delle venature di bianco (non molto gradevoli in verità) sulla pagina superiore (come nella “golden jubilee”).

      Alla fine del mese le due piante, continuando la crescita, hanno raggiunto m.1.30, con getti laterali di 0.50, la prima e m.0.75 la seconda. Per quanto riguarda i fiori il clone 1 ne ha formati un altro paio, sempre senza profumo, mentre nel clone 2 si è sviluppato un bocciolo che, però, a causa di un peggioramento delle condizioni atmosferiche (abbassamento delle temperature, pioggia e, ancora peggio, vento forte) non è mai sbocciato!
      Nel mese successivo si sono ripetuti e aggravati i fenomeni atmosferici negativi e le due piante si sono completamente defogliate
      , senza, per fortuna, morire: piano piano si vanno riprendendo e, in questi giorni, sembra stiano ricominciando a vegetare .
      Al momento la “storia” si ferma qui , ma non mi fermo io : se le piante si riprendono e fioriscono nuovamente, è possibile che il profumo si presenti nella nuova produzione ; in caso contrario…..Vi farò sapere cosa ho in mente!!!!

      paolob44Posts: 768
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        5 Dicembre 2007 alle 19:00 - Views: 622 #12220

        Quando ho visto le foto pensavo ad una clorosi, per via delle foglie chiare, poi ho capito il perchè.

        Non amo le variegature, però la forma non mi dispiace, e anche il fiore ha una sua originalità, peccato per il profumo.

        Dirò una bestialità, ma con un ulteriore incrocio non è che il profumo possa saltare fuori? D’altronde certi caratteri si prendono più facilmente dai nonni che non dai genitori 😀 😀

        Paolo

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        Elio Gulino
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          5 Dicembre 2007 alle 19:26 - Views: 719 #12221

          …..Dirò una bestialità, ma con un ulteriore incrocio non è che il profumo possa saltare fuori? ….
          Paolo

          [/quote]
          …mi hai scoperto!!!!Avevo scritto: “Vi farò sapere….”. In ogni caso, per ora, non intendo dire altro .. !!!

          lulu
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            6 Dicembre 2007 alle 7:31 - Views: 627 #12222

            Vogliamo sapere che nome gli darai….. 😀

            Lulù

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              6 Dicembre 2007 alle 10:37 - Views: 809 #12223

              quote:


              …..Dirò una bestialità, ma con un ulteriore incrocio non è che il profumo possa saltare fuori? ….
              Paolo



              …mi hai scoperto!!!!Avevo scritto: “Vi farò sapere….”. In ogni caso, per ora, non intendo dire altro .. !!!


              [/quote]

              Ciao Elio, l’incrocio di due varietà è una attività che mi ha sempre appassionato, pertanto vorrei chiederti alcune cose:

              1 – una volta che ottieni le piante frutto del primo incrocio, le sottoponi a purificazione (impollinando la pianta con se stessa), per alcune generazioni, onde consentire la stabilizzazione delle caratteristiche.

              2 – In questo caso, siccome non hai ottenuto la caratteristica che cercavi (cambio colore con mantenimento del profumo), come pensi di procedere, ad esempio:
              La pianta ottenuta la impollini nuovamente con la varieta colorata che hai utilizzato inizialmente, fino ad ottenere la variazione di colore, e successivamente la incroci nuovamente con la varietà profumata fino ad ottenere finalmente anche la caratteristica del profumo.

              Scusa se sono stato un pò confusionario, spero di essere stato sufficientemente chiaro

              Elio Gulino
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                6 Dicembre 2007 alle 16:50 - Views: 720 #12224

                quote:


                Vogliamo sapere che nome gli darai….. 😀

                Lulù



                Cara Lucia io non sono Maurizio : non ho la sua preparazione specifica, nè la sua abilità! Questo esperimento l’ho fatto solo per divertimento e per desiderio di sperimentazione : anche se dovesse venir fuori qualcosa di interessante (una capsularis gialla con profumo intenso di vaniglia : la “golden jubilee”, registrata regolarmente, profuma solo debolmente ), non penserei mai di registrare e/o nominare il risultato ottenuto:

                Scritto Da – Elio Gulino on 06 Dicembre 2007 16:54:28

                Elio Gulino
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                  6 Dicembre 2007 alle 17:21 - Views: 720 #12225

                  …….1 – una volta che ottieni le piante frutto del primo incrocio, le sottoponi a purificazione (impollinando la pianta con se stessa), per alcune generazioni, onde consentire la stabilizzazione delle caratteristiche.

                  2 – In questo caso, siccome non hai ottenuto la caratteristica che cercavi (cambio colore con mantenimento del profumo), come pensi di procedere, ad esempio:
                  La pianta ottenuta la impollini nuovamente con la varieta colorata che hai utilizzato inizialmente, fino ad ottenere la variazione di colore, e successivamente la incroci nuovamente con la varietà profumata fino ad ottenere finalmente anche la caratteristica del profumo……..


                  1- Il termine “purificazione” da te usato mi è sconosciuto : lo sento per la prima volta. Dal tuo messaggio riesco a capire cosa intendi (stabilizzare le nuove caratteristiche ottenute), ma, nel caso nostro, direi che non ha alcun senso in quanto non si è ancora conseguito lo scopo prefissato . In ogni caso, ammesso che tale tecnica abbia efficacia, il tentativo di “purificazione” sarebbe subordinato alla possibilità che la nuova pianta sia “autocompatibile” .
                  2- Avevo detto a Paolo che non intendevo aggiungere altro , anche perchè, come ho detto a Lucia nell’altro messaggio, non sono un ibridatore specializzato (tutt’altro ): farò diversi tentativi (tu ne hai indicati alcuni), tenendo presente che, ripeto, lo faccio per divertimento .
                  Per completezza della risposta, aggiungo che ho solo fatto un paio di questi “esperimenti” nel passato che, purtroppo, non hanno avuto seguito perchè ho dovuto interrompere il processo di sperimentazione per dedicarmi ad altri problemi, purtroppo, ben più seri!

                  paolob44Posts: 768
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                    6 Dicembre 2007 alle 18:05 - Views: 624 #12226

                    Forse Luigi si riferisce a sucessive propagazioni per seme, come nei peperoncini 😀 😀 , mentre invece per le passiflore, quando si ottiene la varietà voluta la si propaga per talea.

                    Per questo parla di purificazione o stabilizzazione.

                    Paolo

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                    Lilio apuloPosts: 310
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                      6 Dicembre 2007 alle 22:20 - Views: 726 #12227

                      si però come ha già detto Elio è necessario che la pianta sia autocompatibile per ottenere semi dall’ibrido e vedere se nella generazione successiva si manifestano i caratteri del genitore ‘nascosto’.
                      Reincrociandola con una delle due specie genitrici (backcrossing) si può ottenere una progenie fertile, almeno così accade in altri generi e famiglie, da cui selezionare un ibrido stabile che successivamente può essere riprodotto da seme

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                        7 Dicembre 2007 alle 11:09 - Views: 844 #12228

                        Era questo che volevo capire, avevo infatti letto nei vostri post che le passiflore vengono normalmente propagate per talea, mi mancavano però le modalità di esecuzione degli incroci, infatti utilizzando il termine (sicuramente improprio) purificazione, intendevo chiedere se effettuavi delle impollinazioni successive per ottenere delle varietà stabili (vedi leggi di Mendel).
                        Infatti le generazioni successive presentano sempre delle variazioni rispetto agli ibridi F1.
                        Non avevo considerato assolutamente il problema di una autoincompatibilità, perchè avevo in mente proprio lo scopo dell’incrocio e cioè la ricerca di un ibrido con la caratteristica della profumazione, insieme a dei colori diversi.
                        Immagino che però qualche prova di fecondazione con polline della stessa pianta la farai, sia per verificare l’autocompatibilità, sia per vedere se nella generazione successiva si presenta qualche gene paterno
                        E solo in quel caso se il risultato è soddisfacente propagare per talea