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  • Elio Gulino
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      11 Luglio 2007 alle 19:45 #783


      Lo Stephanotis floribunda (sin. jasminoides)appartiene alla famiglia delle Asclepiadacee; è un interessante rampicante che produce fiori profumatissimi, tubulari, cerosi e, in condizioni favorevoli anche dei frutti contenenti molti semi piumati.
      La pianta si trova in natura in Madagascar, nei boschi tropicali dell’Africa e in Asia; Probabilmente a causa del sinonimo (S.jasminoides) e dell’origine del Madagascar viene comunemente chiamato e venduto come “Gelsomino del Madagascar”.
      E’facilmente coltivabile in vaso (30/35cm. diam.), anche in casa, e raggiunge anche 3m. di altezza; in piena terra anche di più.

      Le foglie, opposte, da ovate a ellittiche, sono coriacee e di colore verde scuro.
      Lo Stephanotis è soggetto ad attacchi violenti di cocciniglia cotonosa: la difesa preventiva consiste nel far crescere la pianta in modo tale da creare una ventilazione all’interno e, quindi evitare che i rami si attorciglino tra di loro o sui tutori, “spalmando” i rami stessi su un graticcio a “ventaglio” e non come viene presentata nei vivai arrotolata su un cerchio di metallo; evitare, inoltre, in presenza di temperature elevate, spruzzature con acqua che creerebbero le condizioni ideali per la proliferazione della cocciniglia!

      Se nonostante tutti gli opportuni accorgimenti la maledetta cocciniglia dovesse colpire, personalmente non uso alcun medicinale, ma mi limito a violenti getti mirati (con il vaporizzatore) di acqua semplice o, in casi più gravi, acqua tiepida addizionata con scaglie di sapone di Marsiglia e una spruzzatina di alcool (dopo circa mezz’ora rispruzzare bene con acqua semplice per eliminare le tracce di sapone e alcool).

      Il frutto impiega circa un anno per la maturazione. La fruttificazione è un evento non comune in Italia: la mia pianta che ha oltre 15 anni ed è coltivata in un vaso di 35cm., ha fruttificato solo quest’anno.

      Il frutto maturo, come si può vedere dalle foto, cambia colore (tende al giallo/verde) e si apre per rilasciare (in natura) i semi che, come dicevo sopra, sono piumati per essere più facilmente trasportati dal vento.

      Un’ ultima informazione: l’anno scorso ho seminato alcuni semi di Stephanotis da frutti raccolti da un mio vicino e ho ottenuto un paio di piantine che, in questi giorni stanno per fiorire: sembrano abbastanza simili alla specie.

      Scritto Da – Elio Gulino il 11 Luglio 2007alle ore 19:57:12

      Scritto Da – Elio Gulino il 12 Luglio 2007alle ore 00:12:47

      pieraPosts: 604
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        15 Luglio 2007 alle 19:59 - Views: 578 #11178

        Ciao,

        Elio! è bello rileggerti! 🙂

        Mi hai preceduta, anche il mio Stephanotis è pieno di boccioli.
        Per favore, posso accodarmi al tuo post per raccontare pure la mia esperienza?

        Complimenti e grazie per i suggerimenti di coltivazione e per le foto! 🙂

        Ah! scordavo… per favore come lo poti?

        Grazie! 🙂

        ciaociao…… piera.
        provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

        NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
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        Elio Gulino
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          16 Luglio 2007 alle 20:56 - Views: 647 #11179

          quote:


          …..Per favore, posso accodarmi al tuo post per raccontare pure la mia esperienza?

          Ah! scordavo… per favore come lo poti?



          Come credo di aver già detto altre volte, la funzione più importante del Forum consiste nello scambio di informazioni, esperienze ed esperimenti vari. Tenendo conto di ciò….NON devi chiedere permessi per accodarti , ma…. DEVI assolutamente raccontarci la tua esperienza e i tuoi risultati , affinchè possano essere d’aiuto a tutti (me compreso).

          Riguardo la seconda domanda, limito le potature all’eliminazione di getti secchi, o getti troppo lunghi, lasciando crescere la pianta come più le aggrada (tecnica da me usata per tutte le mie piante: sono fissato che la coltivazione deve essere il più possibile simile a ciò che avviene in natura, anche se, magari, le mie piante non saranno mai da “esposizione”

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            19 Luglio 2007 alle 23:30 - Views: 580 #11180

            Ciao! 🙂

            Grazie Elio 🙂 effettivamente anch’io la penso come te, ma ora guarda e dimmi come farò se non la poto! 😉

            Ora vi racconto la mia esperienza con questa pianta. Chiedo in anticipo scusa per la lunghezza del post!

            al 29 dic. 2005, da oltre 5 anni con me, come si presentava…libera! senza nessuna potatura

            a fine giugno 2006 (anno scorso) decido che devo dargli una sistemata, anche perchè fiorisce poco e mi ritrovo la pianta così

            Cambiato vaso e messa in uno da 35 di diametro, ma basso. Ho usato terriccio completamente “acido” (una mia prova) con pomice e due manciate di letame “sfarinato”.
            Super consigliata (grazieeee! 😉 ) decido di metterlo in “gabbia”.
            Compro una rete da recinzione alta mt. 1,80 e mio marito prepara e sistema il tutore da inserire nel vaso.

            Nel frattempo districo per bene tutta la pianta impiegando ben 5 ore! Una volta a terra tutti i rami, l’ho svasata e tutta disinfettata, lasciata all’aria per una notte intera.

            Nei giorni seguenti impiego quasi 7 ore per far passare ogni ramo con tutte le foglie nelle maglie della rete!!
            Alla fine non ne potevo più! qualche ramo l’ho potato, mentre molte foglie si sono rotte..

            Felicemente stanca al 1 luglio 2006 finalmente lavoro ultimato!!

            consiglio vivamente, qualora si volesse adottare questo sistema di utilizzarlo dall’inizio quando la pianta è ancora piccola!

            Nel frattempo cresce, cresce, ma non fiorisce e me la ritrovo al 20 agosto 2006 così
            vi mostro due lati

            Quando le minime sono più o meno sugli 8/10 gradi lo ricovero in casa.

            Durante l’inverno la tengo in casa appiccicata alla finestra a prendere il sole con terriccio umido, come al solito, e inizia a perdere foglie gialle! non lo aveva mai fatto così copiosamente: in quasi sei anni che ho la pianta non ho mai visto così tante foglie gialle in un sol giorno. Praticamente sono almeno una ventina e la pianta in generale sta con le foglie abbassate, anche se la crescita esiste e anche bene!
            Negli anni scorsi perdeva si e no una decina di foglie in tutta la stagione invernale, ma quest’anno è un disastro, e sempre negli anni scorsi solitamente questo fenomeno era da attribuire alla pianta assetata. Così ho innaffiato, ma niente continua imperterrita nel suo defogliamento.

            Al 15 dicembre 2006 faccio le foto e ve le mostro. E’ da qualche settimana che mi fa disperare: continua a fare foglie gialle,

            Al peggiorare della cosa l’ho osservata per bene e ho deciso di fare le foto per il mio archivio personale.

            Primo stadio, le foglie iniziano così

            poi proseguono, fase intermedia,

            fino ad arrivare così

            ma nell’osservare le foto al pc, mi sono accorta che?.. li vedete quei puntini neri all’attaccatura della foglia e delle foglie nelle immagini precedenti?

            allora ho provato con l’unghia

            e??…sono venuti via, senza danneggiare la superficie della foglia.

            Avevo sottomano l’olio minerale per le cocciniglie e contro tutte le uova di insetti/acari… che ho spruzzato per bene!

            Tutto risolto con un solo trattamento, nel giro di poche settimane ha smesso di fare foglie gialle!
            Nel frattempo mi sono ricordata che le cocciniglie in casa arrivano quando il terriccio rimane troppo tempo più umido del solito. Così mi sono messa a pensare che avevo fatto di diverso rispetto agli altri anni….. lampo di genio! è in terra completamente acida, che, come sappiano rimane più a lungo bagnata.
            Da qui, sono partita a bagnare la pianta, quasi mai! e così ho risolto definitivamente il problema!

            Al 5 maggio 2007 lo porto all’esterno perchè le temperature minime esterne sono più o meno uguali come in casa.
            Lo metto dritto sotto al sole di Bergamo dall’alba fino le 16 del pomeriggio circa.
            Nel frattempo incorporo al terriccio due pugni Nitrophoska gold ed ecco come si presentava la pianta

            Fiorisce sui rami nuovi dell’anno e all’apparire dei boccioli ho incorporato nel terreno due manciate di humus di Lombrico.
            Ormai sono parecchie settimane che sta emettendo boccioli a non finire ed in questi giorni iniziano pure ad aprirsi e a profumare.

            foto del 19 luglio 2007
            la pianta in generale, che tengo girata sovente affinchè cresca bene in ogni lato.

            dalla parte dove prende più sole = più fiori!!

            dall’altro lato dove ne prende meno = meno fiori!!

            i fiori

            Talee

            Quando ho fatto tutto il lavoraccio al mio Stephanotis, come precedentemente scritto ho pure tagliato i rami perchè stanca. Ebbene ho provato a fare le talee

            Ho preparato il substrato con metà torba e metà perlite ed ho interrato tutti i rami “avanzati”. Pezzi di fusto e pezzi di punta.

            Ho ricoperto il tutto con un sacchetto trasparente e chiuso sul vaso con un elastico ed ho posizionato il vaso dove prendesse anche il sole durante la giornata per fare in modo che si formasse condensa ed avesse maggior caldo possibile.

            Poi l’ho scordato, credo di averlo bagnato in tutto una volta e in quell’occasione aver tolto le foglie gialle o ammuffite e richiuso di nuovo il sacchetto.

            al 28 ottobre 2006 me lo ritrovo davanti e tolgo il sacchetto, eccolo

            particolare della crescita in atto sempre al 28 ottobre 2006.

            Le talee di punta sono tutte marcite, (infatti non si fanno in questo modo, ma io ho voluto provare lo stesso) mentre solo due talee di fusto hanno preso.

            Durante l’inverno ho tenuto il vaso in casa, senza sacchetto, davanti ad una finestra al sole mattutino e poi con l’arrivo della bella stagione l’ho messo fuori, ma soffre perchè non gli ho cambiato nè substrato, nè vaso!

            ***********************

            Vi aggiorno al 24 luglio 2007

            I boccioli ormai sono quasi tutti aperti

            nel frattempo sono in formazione altri fiori sui rami nuovi

            Spero di non avervi annoiato. Naturalmente è solo mia esperienza personale! 😉

            ciaociao…… piera.
            provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

            NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
            AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.

            Scritto Da – piera on 11 Agosto 2007 21:17:25

            pietropuccio
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              1 Agosto 2007 alle 12:58 - Views: 518 #11181

              Ciao,
              mi permetto di sottoporre una proposta a Piera ed Elio, in primo luogo, ed a tutti se i suddetti sono d’accordo, di trasferire questi due messaggi nella sezione “Monografie” con lo stesso titolo, in modo da darne l’evidenza che meritano.

              Pietro Puccio
              Palermo
              Zona climatica 9b/10a (USDA)
              Temperato subtropicale (Koppen)

              Pietro
              Palermo
              Zona (USDA) 9b
              https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

              pieraPosts: 604
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                11 Agosto 2007 alle 21:19 - Views: 579 #11182

                Ciao,

                @ Pietro,
                ti ringrazio molto per la proposta: per me è davvero un onore! 😮 Grazie! 🙂 richiesta da te, poi, mi fa felice assai. 🙂

                Per questo motivo, ho provveduto a correggere il mio primo messaggio affinchè risulti completo alla lettura, scusandomi con tutti voi per aver omesso alcune cose importanti, tra i quali,

                – Terriccio completamente “acido”. E’ una mia prova!
                Dato che la pianta esige molta acqua e molto concime. A ragionamento ho scelto di utilizzare tale substrato proprio perchè trattiene più a lungo l’acqua. Solo l’anno prossimo, penso, saprò con certezza se questo terriccio è adatto o meno.

                – In prossimità della stagione fredda, quando le minime sono più o meno sugli 8/10 gradi lo ricovero in casa, mantenendo poco umido il substrato

                – Lo porto all’esterno quando le temperature minime sono più o meno uguali a quelle che ci sono in casa.

                – Le talee di punta. Anche questa è stata una mia prova perchè non si fanno in questo modo: ho voluto provare lo stesso.
                Si progagano *solo* per talee di fusto.

                – E’ una pianta che fiorisce sui rami nuovi dell’anno.

                – Ho aggiunto la foto della gabbia inserita nel vaso, che avevo scordato e ho messo pure l’aggiornamento al 24 luglio.


                Ora, io mi vergogno assai e non mi sento a mio agio, poichè non è nel mio modo di essere vantarmi o riferire in pubblico le mie cose private, ma per correttezza credo lo debba dire, almeno io la penso così.
                😳 😳 Anche in un altro forum mi è stato chiesto di far diventare il mio post un articolo del loro sito ed ho accettato. 😳 😳 quindi sarebbe uguale, uguale …. non so…. a voi la decisione finale. Grazie e scusate 😳

                ciaociao…… piera.
                provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

                NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.

                Scritto Da – piera on 11 Agosto 2007 22:51:30

                Elio Gulino
                Partecipante
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                  12 Agosto 2007 alle 19:03 - Views: 647 #11183


                  Solo ora rispondo alla proposta di Pietro, che condivido perfettamente, perchè da circa un mese lotto con il mio PC! Prima ha esalato l’ultimo respiro il monitor e a breve distanza ha cominciato a dare i numeri il processore! Ho, quindi, sostituito prima il monitor e poi il PC che ha installato VISTA. Tutto ciò ha comportato (e non è ancora finita ) un “rodaggio” per riuscire ad adattarmi alla nuova realtà!
                  Ciò premesso, tra qualche giorno (spero !), una volta presa più confidenza con i comandi del nuovo PC, inizierò a trasferire il mio messaggio iniziale e il successivo (che contiene il richiamo al primo intervento di Piera) su una nuova discussione nella sez. Monografie con un titolo nuovo: successivamente Piera farà lo stesso con il suo messaggio, inserendolo come risposta al mio iniziale.
                  Spero di essere stato chiaro nell’illustrare la tempistica dell’operazione; eventualmente, prima di procedere (mi sto rivolgendo a Piera) ci sentiamo, anche privatamente per non appesantire il Forum, per eventuali chiarimenti/aggiustamenti .