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  • hans.thomas
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      10 Dicembre 2015 alle 9:50 #5800

      Buongiorno a tutti, mi serve un consiglio in merito alla mia Cyrtostachys. L’ho acquistata quest’estate ed è andata ovviamente benissimo per tre mesi mettendo foglie nuove più velocemente di quanto mi aspettassi, ovviamente però adesso deve prepararsi ad affrontare tre mesi sotto le sue possibilità.
      Già da un mese è in appartamento dato che le notturne sono ormai stabili sotto i 18 gradi (purtroppo non entra in germinatoio); su consiglio quindi del mio spacciatore di palme il mese scorso l’ho portata dentro, impacchettata per mantenere l’umidità alta e posizionata davanti ad una finestra dove riceve il sole diretto per circa sei ore al giorno. La crescita si è arrestata e l’unico segno di vita è la velocità con cui svuota il sottovaso (praticamente lo riempio a giorni alterni).
      Ora ho due dubbi: mi conviene concimare in questo periodo invernale per darle maggiori risorse per superare il freddo? Se si con cosa? Sangue di bue misto a microelementi oppure le classiche palline a rilascio lento?
      Poi, dato che è bella impacchettata, mi conviene utilizzare un fungicida o spacchettarla ogni tanto per farle prendere aria? ho notato che, ovviamente, sulle parti morte tende a formarsi la muffa.
      Ho letto su qualche sito americano che comunque con questo sistema supera brillantemente l’inverno.
      Non vedo l’ora che arrivi aprile per rimetterla fuori.

      Salvatore

      Giardino in Ragusa, Playa Grande, Marina di Modica

      hans.thomas
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        27 Dicembre 2015 alle 11:46 - Views: 692 #41891

        Poiché nessuno mi ha dato consigli ho agito di testa mia seguendo qualche indicazione da palmtalk, magari le mie osservazioni possono essere utili a qualcuno.
        Non ho messo un fungicida ma ho aperto l’imbaaggio ( 😀 ) e le temperatura e l’umidità dell’aria erano elevate, ho concimato con un normale concime per piante verdi e rimescolato in terreno poiché in superficie mostrava la classica patina bianca da risalita dei sali dato che irrigo solo riempiendo il sottovaso. La pianta appare immobile ma ho notato sottoterra alla base due piccoli futuri polloni che non ricordo.
        Il metodo sembra funzionare, aspetto sviluppi per l’inverno che sta arrivando.

        Salvatore

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        hans.thomas
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          29 Settembre 2016 alle 17:00 - Views: 693 #41892

          Dopo un periodo di assenza per motivi personali torno a scrivere qualcosa…

          In merito a questa palma, vorrei riportare solo che il metodo dell’imballaggio ha funzionato, durante l’inverno la piccola non ha preso nè funghi nè muffe (qualche lichene ehehe) sebbene la sua attività vegetativa di sia totalmente azzerata. L’ultima foglia è stata a novembre e la prima a giugno, sebbene da giugno ad adesso ne ha messe due ed in più ha fatto capolino un piccolo pollone.

          È sopravvissuta abbastanza bene in appartamento da settembre a giugno (sempre imballata, non ho neanche aggiunto acqua perché ho ricreato un piccolo sistema autosufficiente) ad una temperatura media di 18 gradi in un ambiente molto luminoso.
          In estate l’ho posizionata all’esterno in un luogo ombreggiato ed umido, ma sempre impacchettata per evitare che bruciasse per colpa dell’aria troppo secca.
          Vorrei provare ad abituarla all’abbassamento dell’umidità e vorrei un parere su come fare; approfitto dell’inverno che per lei dovrebbe essere di base poco umido per togliere l’imballaggio? Il problema è che l’aria in appartamento è ovviamente secca. Oppure faccio qualche buco nella copertura per abbassare l’umidità ma non troppo? Vorrei vederla arrivare al secondo anno ma mi piacerebbe molto che potessi anche metterla in veranda in estate.
          Opinioni?

          Eccola allo stato attuale

          Salvatore

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          ffeeddee
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            29 Settembre 2016 alle 17:03 - Views: 1000 #41893

            potresti provare a coltivarla in idrocoltura, io sto provando con una cocos nucifera

            Federico

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              29 Settembre 2016 alle 20:18 - Views: 646 #41894

              Ciao,
              l’esperimento dell’imballaggio ha avuto successo, ma se pensi di toglierlo devi stare attento alle temperature. In prossimità del vetro di una finestra in inverno la temperatura può essere sensibilmente inferiore rispetto a quella media dell’ambiente. Ho avuto per molti anni una pianta adulta in similserra riscaldata col vaso a un metro dal suolo e temperature minime, al suo livello, di 17/18 °C, quando per l’altezza raggiunta sono stato costretto a metterla a terra è morta. Ipotizzo temperature minime al livello del suolo intorno a 15 °C.

              Pietro Puccio
              Palermo
              Zona climatica 9b (USDA)
              Temperato subtropicale (Koppen)

              Pietro
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              Zona (USDA) 9b
              https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

              hans.thomas
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                30 Settembre 2016 alle 9:06 - Views: 703 #41895

                Federico, mi era venuta la tentazione dopo aver visto le foto di alcune Cyrtostachys a mollo nelle vasche dei centri commerciali a Singapore, avrei potuto coltivarla all’interno del filtro esterno dell’acquario che è pure riscaldato. Però mi sono posto il problema crescita, perché una volta abituata all’idrocoltura è difficile farla riabituare al terreno. Magari quando e se potrò togliere qualche pollone proverò.

                Pietro, la pianta è sempre stata a terra però nel mese di gennaio l’ho tolta dalla finestra è messa in un corridoio vetrato e riscaldato che da sulle scale e che è molto luminoso. L’unica accortezza è stata comunque di isolare il vaso dal pavimento.
                Per togliere l’imballaggio ho l’umidità a favore ma le temperature no, in estate viceversa; posso forse tentare in primavera, magari nebulizzando, e posizionandola in estate in un punto umido del giardino, magari dove ormai mi sopravvivono le calathee. Che ne pensi?

                Salvatore

                Giardino in Ragusa, Playa Grande, Marina di Modica

                pietropuccio
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                  30 Settembre 2016 alle 19:26 - Views: 649 #41896

                  Salvatore, secondo me l’importante, per stare tranquilli, è avere temperature superiori a 16 °C, anche se può sopportare qualche grado in meno, purchè eccezionale e per brevissima durata (al FTBG di Miami sono tenute in serra!). Per l’umidità in estate basterebbe tenere costantemente umido, come al solito, il terriccio, le nebulizzazioni solo in caso di ondate particolari di caldo secco e se il posto è umido forse si potrebbero anche evitare (se hai acqua calcarea, le macchie sul rosso, quando ci sarà, sono poco gradevoli).

                  Pietro Puccio
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                  https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                  hans.thomas
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                    1 Ottobre 2016 alle 11:14 - Views: 703 #41897

                    Ok, grazie Pietro, gentile come sempre. La posiziono in un punto comunque più caldo come suggerisci e la lascio impacchettata, magari stavolta la fase non vegetativa dura di meno; ho già notato che la foglia nuova ha rallentato lo sviluppo.
                    Tenterò di abituarla dalla tardissima primavera in poi mettendola in un posto umido, vorrei provare ad evitarle il tipico aspetto bruciacchiato da caldo secco. Per adesso niente terrazza 😀

                    P.s da me l’acqua è molto calcarea, purtroppo tutte le piante in giardino su cui arriva L’irrigazione sono macchiate di bianco 😡

                    Salvatore

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